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venerdì 31 agosto 2007

Tassa sulla fede



Bene,ragioniamo un attimo sul caso che fa discutere tanto in Italia la stupida politica anticlericale. Il caso è ben noto,si asserisce che le agevolazioni fiscali di cui usufruiscono gli enti ecclesiastici rendono gli stessi (come noi tutti per lo stato italiano) degli evasori fiscali.
Partiamo da lontano e andiamo sul concreto.
Come è noto, l'ICI è la tassa sugli immobili. Immobile che è tassato al momento dell'acquisto, è tassato ogni anno che resta in possesso dell'acquirente ed è infine tassato al momento della vendita.
In buona sostanza,nella vita naturale della proprietà privata (forse è questo il problema) di un immobile, è come se questa tassa fosse una e trina(toh,guarda....come Dio). Tre diverse tasse in una sola.
Avendo al governo i diretti eredi del principe Giovanni,con cui tutti siamo chiaramente evasori perchè non concordiamo con gli studi di settore dalle loro eccelse menti forniti(pensateci:un gioielliere di valguarnera di sicilia osa dichiarare meno della metà di quello che guadagna Bulgari in via del corso a Roma!!! E i cerebrolesi al governo non riescono a capire il perchè!!....)come poteva non farsi sentire la propaganda anticlericale così largamente rappresentata nel carrozzone di governo?
La Chiesa non paga l'ICI per intero!E giù con lo scandalo.
In effetti la Chiesa ha agevolazioni nel pagare questa tassa iniqua. Solo che le ha come ente utile nel sociale,contrariamente ai parlamentari contro i quali propongo per la stessa motivazione di inasprire di 400 volte l'ICI.
Ora,vediamo di considerare le possibilità di applicare il volere anticlericale alla chiesa. Facciamo il calcolo con la chiesa del mio paesello.
Siamo precisamente del paese 5000 anime. Di queste,nei momenti topici della vita religiosa paesana 1000 ci riuniamo a messa.
La Chiesa con annesso convento e oratorio ospita tre frati ma dovrebbe agevolmente sistemare una sessantina di vani. A quanto ammonterebbe la tassa?
Diciamo ad occhio e croce 100000 euro,considerando che la struttura è del XI secolo(sto facendo questo conto per difetto)?
Bene.Considerati i 1000 parrocchiani che vanno a messa con frequenza assoluta,gli stessi dovrebbero fornire ogni giorno(comprese le altre spese per nutrire il clero e sostenerlo) tutti circa 3 euro ad ogni celebrazione.

Quindi cari italiani, LA TASSA SULLA FEDE SARA' PRESTO UNA REALTA'.
Che dire...quanto meno,a 3 euro la celebrazione il Signore non potrà certo dire
che la nostra fede non richieda sacrificio.
Presto ci troveremo a dover fare i conti in tasca per vedere se lo stato ci concede la messa domenicale. Magari le famiglie numerose potrebbero trovar difficoltà a sistemare i soldi per la messa.

Si aspettano notizie.