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sabato 5 luglio 2008

Superiorità morale


Mi viene segnalato un articolo tratto da Ma'ariv, un giornale ebraico.
A Betlemme un ragazzo palestinese di 18 anni ha subito il fuoco delle armi ebraiche.
A dispetto della tregua, da poco firmata, ma ormai più volte violata dal popolo eletto.
I soccorsi sono stati inutili, il ragazzo è deceduto, ma dalla sua morte nasce uno straordinario gesto d'amore che commuove.

Il padre ha deciso di procedere con la donazione degli organi. Questo gesto ha salvato la vita di 6 ebrei.
La dichiarazione del padre: All'inizio è stato difficile per me, ma Dio m'ha ispirato a prendere la decisione giusta di aiutare i pazienti con la donazione degli organi di mio figlio. Sono felice di questa decisione e non v'è differenza tra paziente arabi o ebrei. La mia sola intenzione è aiutarli e non voglio neanche sapere la loro identità.

E' questo quello che fa grande un popolo. Rispondere alla morte con la vita non ha nulla di naturale. E' molto di più.

Un giorno il mondo capirà dov'è la ragione in Palestina. Basta solo sperare che ci sia ancora una Palestina da dover salvare.

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