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martedì 1 luglio 2008

Sulle impronte dei bambini ROM


Maroni (inteso come il nostro ministro dell'Interno) propone di prendere le impronte digitali dei bambini ROM che risiedono sul suolo italiano.
Il censimento inizierà il 10 Luglio.
La teoria è quella di tenere sotto controllo l'emergenza ROM.

E' chiaro che stiamo parlando dei deliri di un folle.
I bambini, che innegabilmente commettono dei reati, sono vittime degli adulti della comunità che li costringono (anche sotto minacce) a perpetrarli.
Mi chiedo che vantaggi possa portare schedare i bambini.
Esclusivamente quello di rendere ancor più vittime, le vittime.

In Romania il 10% della popolazione è di etnia ROM eppure non avvertono la nostra stessa emergenza.
Il segreto sta nella loro politica interna (loro hanno David, non maroni).
La romania importa cervelli e lavoratori onesti. Esporta criminali e impedisce la formazione di campi nomadi.

Se i nomadi entrano e si stabilizzano compiono reati. Non è difficile arrivarci.
La soluzione è impedirne l'ingresso.
Che entrino solo quelli che hanno un lavoro.
Chi ha un lavoro può permettersi un affitto. E vivere in una comunità civile consente una sana integrazione.

La proposta di Maroni non è solo razzista, ma anche
1) INUTILE in quanto non darebbe alcun vantaggio oggettivo
2) CONTROPRODUCENTE, si creerebbe infatti un clima di odio. I bambini crescerebbero in odio al paese che li ospita diventando dei pericoli sociali.

Il problema ROM esiste ed è concreto. Il problema è l'organo con cui risolverlo.
I più, ai maroni, preferiscono il cervello.

mercoledì 7 maggio 2008

Lezioni di neolingua

L'ignoranza è forza, la schiavitù è libertà e la guerra è pace...
Berlusconi ha scritto:
«Il compleanno di Israele è il compleanno di tutti noi».


Il potere di Israele è il potere di tutti noi

Berlusconi ha scritto:
«Si tratta di una memoria del tutto particolare - scrive - che non accusa e non cerca vendetta, che viene anzi proposta al prossimo come tradizione comune di tutta l’umanità. Ciascuno di noi che ha con sé ricordi, principi e speranze è un discendente di Abramo e in tutti noi c’è un poco dei figli di Israele».


Si tratta di una memoria del tutto particolare - scrive - che accusa e cerca vendetta, che viene anzi imposta al prossimo come colpa collettiva di tutta l’umanità. Ciascuno di noi che ha con sé ricordi, principi e speranze è un discendente non sprituale di Abramo e in tutti noi c’è un poco di pensiero massonico e filosionista, ossia anticristico.


Berlusconi ha scritto:
«Questa è la storia di un popolo che lavora in continuazione sia nei momenti felici, sia nelle traversie - aggiunge Berlusconi - e che ha saputo preservare le tradizioni e costumi antichi in ogni tempo e in ogni luogo. Pur essendo uno Stato giovane (“democrazia nel cuore del Medio Oriente”) è difficile pensare a un Paese che abbia simile consapevolezza della profondità delle proprie radici e egualmente rifletta una sofferenza indimenticabile e una speranza che non si affievolirà».


Questa è la storia di un popolo che lavora in continuazione sia nei momenti felici, sia nelle traversie e che ha saputo preservare le tradizioni e costumi gnostico sincretisti in ogni tempo e in ogni luogo. Pur essendo uno Stato giovane (“plutocrazia nel cuore del Medio Oriente”) è difficile pensare a un Paese che abbia simile consapevolezza della profondità delle proprie radici anticristiche ed egualmente rifletta una sete totale di odio ed una speranza di conquista e sottomissione.


Berlusconi ha scritto:
«Come tale può essere oggetto di studio e metro di paragone per i vicini. Libertà e democrazia non sono mete acquisite una volta per tutte e vanno curate con dedizione quotidiana. Questo Paese rappresenta una lezione e un esempio che, pur tra le difficoltà e la logica delle lotte politiche, si sta diffondendo in Medio Oriente».


Come tale deve essere oggetto di venerazione e paragone per i vicini. Schiavitù e demagogia non sono mete acquisite una volta per tutte e vanno curate con dedizione quotidiana (nel controllo mentale e nella faslificazione della storia). Questo Paese rappresenta una lezione e un esempio (su come attuarli) che, pur tra le difficoltà e la logica delle lotte politiche, si sta diffondendo in Medio Oriente...

Berlusconi ha scritto:
«Con la sua dialettica tra i partiti, gli accesi dibattiti parlamentari, le crisi di governo, Israele rappresenta una sfida e un termine di paragone per i vicini, ancora alla ricerca di una identità che non sia frutto di sopraffazione»


Con la sua dialettica di facciata tra i partiti, gli accesi dibattiti nel chiuso delle logge, le finte crisi di governo, Israele rappresenta una minaccia e un ultimatum di sottomissione per i vicini, ancora alla ricerca dell'accetazione della loro identità di sopraffatti.


l'ambasciatore Gideon Meir ha scritto:
presentando le manifestazioni artistiche e culturali che si svolgeranno nel nostro Paese per festeggiare lo Stato «amico». «Vogliamo mostrare il vero volto d’Israele diverso dalle immagini di guerra dei telegiornali. Il volto di un Paese che in 60 anni di vita ha saputo creare un miracolo economico, tecnologico, scientifico e di fioritura artistica».


presentando le manifestazioni artistiche e culturali che si svolgeranno nel nostro Paese per festeggiare lo Stato «canaglia». "Vogliamo mostrare il vero volto d’Israele, identico alle immagini di guerra dei telegiornali. Il volto di un Paese che in 60 anni di vita ha saputo creare attraverso il furto della terra altrui, ed il tarpamento economico dei paesi vicini per mezzo di indiscriminati attacchi militari, una supremazia economica, tecnologica, scientifica e di mostruisità artistico-massonica."

Filius Mariae

venerdì 18 aprile 2008

Elezioni 2008


Alla fine delle elezioni è tempo di tirare le somme. Berlusconi stravince, Veltroni perde, gli altri straperdono.
Probabilmente la vittoria di Berlusconi si rivelerà il male minore.
Comunque non posso dirmi soddisfatto visto che se da un lato verranno tutelati di più (ma senza troppa enfasi) i valori etici, dall'altro possiamo prepararci al servo-sionismo più vergognoso ed alle politiche filoamericane che ormai sono poco rappresentate negli stessi USA.
La Lega trionfa su tutti. Ed è un successo pericoloso. Il cosiddetto federalismo è una patata bollente. Se mal realizzato può consegnare il meridione nelle mani della criminalità organizzata. E di certo i leghisti con la loro volgarità sguaiata e le frasi violente non mi fanno certo credere che si possa affidare nelle loro mani una così delicata questione.
Veltroni subisce una batosta che non mi ha sorpreso. Ripresentava gli stessi uomini del ridicolo governo Prodi. Ha puntato tutto sull'amnesia del popolo italiano, ma stavolta le ferite lasciate dallo scorso governo sono veramente profonde e dolorose. Il popolo ha valutato e ha punito.
Casini e la sua "cosa bianca" ha subito una sconfitta importante. Ma comunque ha avuto modo di trovare un comodo posto a sedere per Cuffaro. No comment.
Peggio è andata agli opposti.
La Destra della Santanchè affonda. Mi risulta realmente difficile vedere nella Santanchè i valori del fascismo che ha cercato di pubblicizzare. Il risultato delle elezioni dimostra che non sono stato il solo a non essersi convinto.
Giuliano Ferrara si aspettava il 7%. E' arrivato allo 0,3%. Non c'è bisogno di aggiungere altro. A lui comunque l'onore delle armi per aver smosso le coscienze su un argomento importante come l'aborto.
Fiore con FN prende la stessa percentuale. Paga la cattiva fama (spesso ingiustificata) del suo partito. Gli auguriamo le migliori fortune come neo-europarlamentare.
Sinistra Arcobaleno, non pervenuta. Per la prima volta non ci saranno comunisti al governo. Molto più interessati alle loro battaglie contro i valori morali, hanno abbandonato i lavoratori operai ed eccone le conseguenze.
Vi sorprenderò: la cosa non mi fa affatto piacere. E' evidente che questo governo non sarà rappresentativo della popolazione.
Sicuramente non ha aiutato la frammentazione in partitini. Il partito comunista dei lavoratori da un lato e la sinistra critica dall'altro si sono separati per mantenere nel simbolo la falce e martello. Ambedue hanno raggiunto la stessa percentuale di sodio nell'acqua Lete.

Eccoci quindi con Berlusconi3. Aspettiamo di vedere all'opera questo governo: il tempo delle critiche verrà.

domenica 16 marzo 2008

Il dialogo che non vogliono


Una delle pochissime cose che ricorderò con piacere del governo Prodi è la volontà del ministro degli esteri D'Alema a portare avanti il dialogo con Hamas.
Una dichiarazione coraggiosa che nessuno della combriccola di Berlusconi porterà mai avanti. Troppo schiavi di USrAele.
In un conflitto le parti sono due ed il dialogo deve essere affrontato con entrambe. Hamas è stato regolarmente eletto dal popolo palestinese, ma non ha mai potuto governare perchè scomodo per Israele. Così nascono sanguinosi conflitti che bagnano di sangue la Terra Santa.
D'Alema sapeva bene a cosa andava incontro. Le comunità ebraiche e i media gli danno addosso. Fiamma Nirenstein vomita su di lui i suoi deliri.
In realtà c'è ben poco da fare: se si vuole ottenere la pace in Palestina il dialogo deve passare per Hamas. Il servilismo nei confronti di Israele ci rende complici dello sterminio che lo stato ebraico sta perpetrando nei confronti dei palestinesi e, naturalmente, ci inimica a questi.
Quì non si parla di trattare con i terroristi. Quella in Palestina è una vera e propria guerra portata avanti nell'unico modo con cui può farlo un paese del terzo mondo contro la terza potenza militare mondiale: colpisci e scappa.
I telegiornali hanno parlato per giorni e giorni della bomba nella scuola rabbinica, ma dimenticano i raid che Israele compie nella striscia di Gaza e negli ormai esigui territori rimasti sotto l'Autorità Palestinese. Ogni giorno decine di persone muoiono di stenti, quando non sotto i modernissimi missili israeliani, magari sganciati da elicotteri Apache che sorvolano il territorio senza dare un minimo di pace alla popolazione.
E poi ci sentiamo dire che i missili sono stati sganciati in risposta al lancio degli ormai famosi razzi Qassam.
La gente pensa a chissà quale arma di sterminio di massa quando sente parlare di razzi Qassam. Sono solo dei cilindri di ferro, spesso privi di esplosivo. Armi naturalmente inferiori anche ai peggiori pezzi dell'arsenale giudaico.
La soluzione per la pace non può passare unicamente per Israele perchè Israele non vuole la pace.
La sua politica nei confronti dei palestinesi mostra la precisa volontà di sterminarli.
Non possiamo permetterlo.
Quindi complimenti a D'Alema e speriamo che il suo successore sia in grado di portare avanti il lavoro che è stato cominciato.

mercoledì 12 marzo 2008

fascismo che ci consentono

Ecco il pericolo che incombe sull’Italia: Ciarrapico il fascista confesso. «La rabbia del leader di AN», scrivono i giornali, «Bossi: faccia un passo indietro». I TG strapieni di mal trattenuta indignazione, l’Unità figuriamoci. C’è un fascista nelle liste del Salame. Scandalo.

Almeno per un giorno, come richiede l’ammuina pre - elettorale, la sinistra regressista ritrova il suo riflesso condizionato preferito. Ciarrapico fascista? Per favore. Il fascismo fu un movimento combattentistico, esito della Grande Guerra, fu un movimento di massa, fu un movimento giovanile e giovanilista. Oggi non ci sono né combattenti, nè masse, né giovani: non fosse per la demografia calante, il fascismo sarebbe impossibile.

Ciarrapico è un senile miliardario un po’ losco, intimo in affari con Berlusconi, messo in lista, pare per togliere le «masse» a Storace, qualche decina di voti. Per favore, un minimo di serietà. L’incidente tuttavia è stato istruttivo.

«Le leggi razziali del ‘38» sono state ripetutamente indicate come il delitto massimo e delegittimante del fascismo; nessuna menzione all’entrata in guerra in totale impreparazione, evento alquanto più grave per l’Italia, che infatti è morta dall’8 settembre del ‘43. Istruttivamente, Il Messaggero s’è precipitato a intervistare Fiamma Nirenstein, candidata nelle liste del Salame accanto al Ciarra, sperando di raccogliere il suo sdegno o almeno imbarazzo.

Imbarazzo nessuno: «Sono perfettamente a mio agio», dice subito. Ma come, non dice a Berlusconi «o lui o io»? «Assolutamente no. Mi candido convintamente. Farebbero bene a imbarazzarsi nel PD, dove c’è D’Alema che ha come obiettivo il dialogo con Hamas e con l’Iran. Questa sì è una cosa grave». Ma molti altri ebrei dicono che una convivenza con Ciarra è impossibile per un ebreo, boccheggia il giornalista.

«Parole strumentali», replica la Nirenstein. E subito dopo: «Mi riconosco nel PDL perché sulla questione del Medio Oriente non si è fatto influenzare dalla propaganda anti-israeliana. Qui non c’è chi è andato a braccetto con un deputato Hezbollah in Libano. Io sono stata candidata da Fini, un politico che stimo enormemente perché è andato in Israele, con la kippà in testa, a riconoscere le colpe del fascismo».

Insomma Berlusconi ci fa votare una cittadina israeliana la cui sola preoccupazione è Israele, non l’Italia. Per la quale, di tutti i problemi e le sciagure che incombono sull’Italia, il solo discrimine che conta è: essere filo-israeliano. Essere andati in Israele con la kippà in testa. D’Alema che «ha come obiettivo il dialogo con Hamas e con l’Iran», questa sì «è una cosa grave». Dobbiamo intendere: più grave del fascismo.

E insiste: D’Alema «è andato a braccetto con un Hezbollah in Libano». Ciò che è veramente grave, male-assoluto, imperdonabile, è non appiattirsi sulle posizioni di Sharon, di Olmert. Nessuna minima autonomia è permessa. Altrimenti si è peggio che fascisti. Ma c’è di più. Fiamma Nirenstein è fascista.

Lo disse lei stessa, tutta giuliva, in un’intervista alla Jewish World Review del 15 luglio 2003. Dove spiegava «How I became an unconscious fascist», come sono diventata una fascista inconscia (eh già, gli ebrei hanno l’inconscio), abitando in Israele e prendendo parte alle lotte contro la razza inferiore. Una fascista così fanatica, raccontò, «che un famoso scrittore israeliano mi ha detto al telefono un paio di mesi fa: tu sei diventata una estremista di destra».

Naturalmente, il fascismo della Nirenstein non è quello di Ciarrapico. E’ il fascismo israeliano, venato di razzismo talmudico, che deriva direttamente da Vladimir Jabotinsky e dal suo partito cosiddetto revisionista: un partito armato, che già propugnava la guerra e l’espulsione dei palestinesi, e le cui milizie («Legione ebraica») furono addestrate da Mussolini, di cui Jabotinsky era un fiero ammiratore.

Il movimento di Jabotinsky è stato fertile di personaggi neri, o meglio bruni. Nel 1940 la Lehi (Banda Stern) contattò il Terzo Reich offrendo il suo aiuto nell’«evacuare» gli ebrei d’Europa, e proponendo «l’instaurazione di uno storico Stato ebraico su base nazionale e totalitaria, connesso al Reich germanico con un trattato». Non si tratta di elementi marginali nella storia sionista.

Yabotinski fu eletto membro del Congresso Sionista Mondiale (1921-23). Un esponente di primo piano della Banda Stern, terrorista attivo e promotore della alleanza coi nazisti, Yitzhak Shamir, fu capo del governo israeliano nell’83; era a destra persino di Sharon; entrambi esponenti del Likud, il partito nato dal movimento di Yabotinski. Il Gush Emunim, il movimento la cui yeshiva è stata colpita dal recente attentato, nido di coloni armati, è omogeneo alle idee razziste di Jabotinsky: simpatizzano per il Gush Emunim il 52% degli israeliani.

Movimento armato, che propugna la violenza come mezzo di affermazione politica, con milizie giovanili, assetato di «terra», di «spazio vitale» da portar via ai palestinesi con il sangue. Sembra qualcosa di più seriamente fascista di Ciarrapico. Dopo l’attentato, i militanti della yeshiva hanno gridato «Morte agli arabi». Provate solo a pensare se qualcuno gridasse «morte agli ebrei»…

Ma questo è il punto: c’è un solo fascismo legittimo, oggi. Potentemente armato, e intento ad espandere il suo «spazio vitale» con continue provocazioni e attacchi preventivi ai vicini. Su cui non si leva nessuno scandalo, e che non subisce alcuna discriminazione.

Le vedute di Fiamma Nirenstein sono, non si sa quanto «inconsciamente», perfettamente coincidenti con il nazifascismo israeliano. Lo ammette lei stessa, nella rivista ebraica sopra citata. Magari a forza di lapsus linguae, come insegna Freud, quando il subconscio rigurgita: «Solo perché mi identifico con un paese continuamente attaccato dal terrore sono diventata una estremista di destra?», protesta lei.

«Ogni Paese ha diritto a difendersi. Solo agli ebrei nella storia è stato negato il diritto all’autodifesa, e così è anche oggi».

«La parola d’ordine degli ebrei deve essere ‘Orgoglio ebraico’, nel senso dell’orgoglio
per la nostra storia e la nostra identità nazionale».

E ancora: «Orgoglio ebraico significa che dobbiamo rivendicare l’unicità identitaria del popolo ebraico e il suo diritto ad esistere: dobbiamo agire come non sia mai stati riconosciuto, perché oggi, di nuovo, non è più riconosciuto. Nella difesa della nostra identità dobbiamo essere, come dice Hillel Halkin, più duri che possiamo e più liberali di chiunque altro».

«Né destra né sinistra. Non diamo alla sinistra il potere di decidere dove collocarci. Noi decideremo le nostre alleanze da soli, secondo l’attuale posizione dei nostri partner potenziali».

Tutte queste frasi, camerata Fiamma, sono puro fascismo. Anche i tedeschi, negli anni ‘30, protestavano: ci chiamate estremisti di destra solo perché ci identifichiamo con il nostro Paese, attaccato da tutte le parti? La nostra parola d’ordine dev’essere «orgoglio ariano», orgoglio per la nostra identità nazionale. In questa difesa della nostra identità - sempre minacciata dalla «pugnalata alla schiena», dalla «vittoria mutilata», dallo «spazio vitale» che ci viene negato dal complotto demo-pluto giudaico, dobbiamo essere i più duri.

Anche gli italiani pensavano così, negli anni ‘30: che c’era una congiura mondiale che impediva alla razza italiana colonizzatrice di conquistare il suo spazio vitale. Anche il fascismo non volle essere «né destra né sinistra».

Solo che dalle nostre parti - se sia un bene o un male decida il lettore - queste cose non si possono più dire. Non si può identificarsi con la propria nazione. Non si può mostrare orgoglio per le armi della nazione e le sue vittorie, la storia e l’identità sono cancellate, o motivo di colpa. Quello era il fascismo «nostro». Se fu un errore o un delitto, fu un «nostro» errore o delitto - come una malattia di famiglia, che non dovrebbe essere negata ma semmai studiata, capita.

Invece no: il fascismo nostro ci è stato asportato. E in quel vuoto, ci trapiantano il fascismo ebraico. Potete ancora essere fascisti senza vergogna, purchè lo siate per Giuda.

La falsificazione della politica italiana, della stessa natura e storia italiana, non potrebbe avere sintomo più chiaro: ci è permesso di vivere politicamente solo dopo aver subìto il trapianto, di esistere solo con organi altrui, per scopi altrui. Oggi israeliani, ieri atlantici o sovietici, russi o americani. Italiani mai più.

Maurizio Blondet
www.effedieffe.com

sabato 23 febbraio 2008

La nostra posizione

Si avvicinano le elezioni del 13 aprile. E' il momento di mostrare chiaramente le nostre posizioni: su queste verrà scelto lo schieramento politico che avrà il nostro appoggio. (Per evitare di essere troppo prolisso sono costretto a rimandare il lettore agli articoli precedenti se volesse approfondire qualche punto. E' possibile aiutarsi con la ricerca delle parole-chiave nel motore di ricerca interno o con le etichette)

1) A sostegno della Vita.
Abrogare la 194 è attualmente impossibile. Chiediamo che venga modificata e applicata. Quindi ci auspichiamo
a) un sostanzioso sostegno economico alle donne con basso reddito che non potrebbero portare avanti la gravidanza. Durante la gravidanza e per i primi 2 anni della vita del bambino.
b) un sostegno psicologico alle donne che, vittime di violenza o di pressioni esterne, non sono mentalmente in grado di dare alla luce il figlio.
c) Dare sepoltura ai bambini abortiti (cosa attualmente consentita dalla legge, su richiesta)
d) Corretta informazione in merito alla possibilità dell'abbandono del figlio in ospedale e dell'affidamento a strutture specializzate. Mantenendo la possibilità da parte della madre, un giorno e se lo vorrà, di ritrovare il suo bambino.
e) Riconoscere il valore infinito della vita umana fin dal suo concepimento con una corretta informazione scientifica.
Che l'aborto sia l'ultima spiaggia. Non un metodo contraccettivo o un'arma al servizio dell'eugenetica.

Contro ogni droga. Aiuti sanitari a tossicodipendenti e inasprimento delle pene per i spacciatori. Ridimensionamento della dose personale (scelleratamente aumentata dalla ministro Turco).

Sgravi fiscali per le famiglie numerose.

Contro l'eutanasia e contro l'accanimento terapeutico. Fornire al paziente terminale alimentazione, cura del dolore e sostegno psicologico. Nei casi ingestibili anche indurre il coma. Anche se dovesse anticipare la morte.

2) Pace.
Quindi contro ogni guerra di conquista. Soprattutto quelle che non ci appartengono come accade sul fronte afgano ed iracheno. Il nostro servilismo nei confronti degli USA non costerà altro sangue italiano.

3) Difesa della famiglia
Quella tradizione, formata da un uomo e una donna. Quindi ci esprimiamo contro il matrimonio tra omosessuali. D'altro canto siamo contrari ad ogni forma di razzismo. Non trovo nessun problema se un omosessuale vuole lasciare al compagno i suoi averi in eredità (ovviamente mantenendo la legittima) o andarlo a trovare in ospedale.

4) Controllo dell'immigrazione
Umano rimpatrio dei clandestini, miglioramento delle condizioni dei centri di accoglienza, rimpatrio coatto degli immigrati che si macchiano di reati. Dall'altro lato ci auspichiamo un inasprimento delle pene per i datori di lavoro che sfruttano gli immigrati facendoli lavorare in nero in condizioni inaccettabili.

5) Corporazioni in difesa dei lavoratori
Corporativismo, al posto di sindacati che, quando non corrotti o servi del potere, spesso mostrano un'ottusità singolare. Tutelare i lavoratori nella ricerca della pace sociale, aumentando indirettamente la qualità del lavoro.

6) Contro la massoneria
Che muove come pupazzi i nostri politici. Contro ogni servilismo verso Stati oltreoceano.

7) Lotta contro la mafia
Instancabile lotta. Armare la magistratura di leggi efficaci per smantellare una delle piaghe della nostra terra.

8) Riconoscere il valore della Chiesa Cattolica
Sacra Istituzione a cui dobbiamo millenni della storia della nostra terra. Respingere il laicismo che vuole tappare la bocca alle persone colpevoli esclusivamente di avere Fede.

9) Case per il popolo
Attualmente sono insufficienti. Se esci di casa puoi trovare un altro che si è barricato dentro casa tua e neanche la polizia li può fare sloggiare. Una vergogna.

10) Libertà di parola
Cancellare i reati d'opinione e ogni legge liberticida. Mancino-Scelba in primis. Presto scrivere un libro potrebbe portarti in galera. Austria docet.

11) A sostegno delle popolazioni vittime di violenza.
Alludo alla Palestina, ma anche a tutte le altre popolazioni in Birmania, in Darfur o in ogni altra parte del mondo.

Mi dicono che alcuni punti sembrano scritti da uno di destra, altri da uno di sinistra. E' la dimostrazione che non obbedisco a nessuna logica di partito. Alle urne, da uomo libero.

lunedì 14 gennaio 2008

Feccia rossa

E' notizia di ieri che un gruppo di teppisti dei centri sociali (CS spartaco secondo alcune fonti) hanno aggredito alcuni militanti di Forza Nuova che facevano una manifestazione autorizzata dalla questura contro il precariato.
Ad un ingenuo potrebbero venire in mente diverse domande:
Ma la lotta al precariato non è un obiettivo comune? Sì, ma solo quando i capi dei rossi chiamano l'adunata. Loro non sanno neanche cosa significa la parola "precariato".
Ma non sono i comunisti quelli democratici? Quale ingenuità.
Ma i comunisti non sono pacifisti? Pacifisti i comunisti? e quando lo avrebbero dimostrato? E' più preciso dire che i ragazzi dei centri sociali sono il braccio armato della sinistra. Recentemente abbiamo avuto notizia che nei CSOA si dava asilo alle BR.

I centri sociali di sinistra non sono altro che dei drogatoi dove si riuniscono i teppisti per pianificare la prossima aggressione. E guai a chi dice di chiuderli!
Esistono anche i centri sociali di destra. Un esempio è Casa Pound, una OSA (Occupazione Scopo Abitativo). A Casa Pound trovano alloggio gli italiani sfrattati dalle loro case con le semplici regole di non portare nè armi nè droga all'interno della struttura. Un ambiente sano, ma Casa Pound rischia di essere sgomberata.
Sembra una cosa assurda eppure è così: politicamente inattaccabile il luogo dove regna lo spaccio di droga, minacciata la struttura che supplisce alle mancanze dello Stato.

Veltroni sembra non interessarsi alla questione. Mentre lui lavora per diventare il nuovo leader della sinistra a Roma si torna agli anni di piombo. Il quartiere S. Lorenzo ormai è deturpato dalle scritte sui muri inneggianti alle BR e alla lotta armata. Tutto questo odio è aumentato dai vertici della sinistra in quanto hanno trovato nell'antifascismo l'unico collante delle varie tonalità di rosso.

Vogliamo esprimere la nostra solidarietà ai ragazzi di FN. Quei debosciati dei centri sociali non hanno fermato la manifestazione dei ragazzi che alle 20 hanno lasciato la piazza accompagnati dall'applauso di un centinaio di persone.
Mi auguro che si prendano provvedimenti contro i teppisti dei CS: solo una giustizia efficace può fermare la spirale d'odio.

sabato 15 dicembre 2007

Follie sioniste


Leggete questo articolo di Deborah Fait pubblicato su Informazione Corretta.

Se lo avete fatto e il vostro cervello non ha subito traumi troppo devastanti dalle parole della scrittrice vi invito a guardare il video sulla Palestina che trovate a fine pagina del blog.

Mah!Io dico solo questo! Cioè…o la Signora Fait era sotto l’effetto di ettolitri di super-alcolici quando ha scritto l’articolo o è davvero pazza.
Riporto alcune frasi della suddetta perché da sole mi sembra mostrino i sentimenti di “tolleranza” e “apertura al dialogo” della stessa.

“Come li chiamava Oriana Fallaci? Figli di Allah? Io sarei meno gentile perche' hanno stufato, perche' hanno letteralmente rotto le scatole, perche' sono dei fetenti, perche' l'unica cosa che vogliono non e' la pace, ne' relazioni diplomatiche con Israele ma vogliono questo pezzo di terra, vogliono questi 20.000 kilometri di civilta' e cultura, di coltivazioni e giardini per ridurla a deserto, pascolarvi i loro cammelli e introdurre la legge della sharia.”


Fetenti?Hanno rotto le scatole?
E ancora….

“Ma come, Condie, lei ha osato obbligare il Ministro degli esteri di Israele ad entrare nella sala delle riunioni passando dalla porta di servizio per non offendere la sensibilita' di quei beduini grondanti miliardi anche dai buchi del naso”

E sono loro i razzisti?!
Dai che si continua….

“A questo punto chiunque abbia un po' di sale in zucca si chiede "Ma cosa sono andati a fare a Annapolis?"
Beh, gli israeliani sono andati a farsi offendere dai beduini miliardari nella speranza di aprire l'ennesima porta alla pace e al dialogo.”


E ancora….

“Aggiungiamo a tutta questa desolazione anche le ong italiane che,con il forum Palestina, amici di chiunque sia contro Israele, hanno preparato per tutto il 2008 una quantita' industriale di manifestazioni per "due popoli, uno stato".
Insomma, par di capire che non ci vogliono.


No cara Fait sei tu a non capire…“due popoli”= ebrei e palestinesi. Non è vero che non vi vogliono sennò avrebbero scritto “Juden Raus”.
Ma è sicuro che sappia leggere?
Ancora….

“Altro che cultura della pace e della non violenza, loro non sanno nemmeno cosa sia la pace. Ma sapete di chi state parlando voi laggiu' in America? State parlando di gente che strappa le budella al nemico , che mette al muro civili israeliani solo perche' sbagliano strada e li fucila, che usa la menzogna per mettere il mondo intero contro l'unica democrazia del Medioriente.”

Ma non le hanno fatte gli Israeliani le strade solo per gli Israeliani?
L’unica Democrazia lo Stato di Israele?
È notizia di pochi mesi fa che soldati ebrei scattano foto col cellulare alle vittime per gloriarsene in camerata.
Pubblico un pezzo dell’intervista ad Ariel S. Levi di Gualdo (ebreo) pubblicata dal giornale on line www.effedieffe.com

Ariel S. Levi:“Perché di quando in quando mi chiedo se a questi signori qualcuno ha mai spiegato che l'Italia è un Paese a maggioranza cattolica ma del tutto laico, mentre il divino Stato sionista, che certi laici anticlericali difendono anima e cuore, è un Paese in cui l'intero diritto di famiglia è gestito dal clero rabbinico.
Ai radicali, che in combutta con certi rimasugli del massonico Partito Repubblicano gridano contro il cardinal Ruini che osa richiamare i fedeli cattolici a certi valori cristiani, qualcuno dovrebbe spiegare, che in quel Paese del Medio Oriente l'istituto del matrimonio civile e del divorzio non esistono.
Il matrimonio è gestito dai rabbini e, quel che viene chiamato impropriamente divorzio, può essere realizzato solo attraverso il "ghet", vale a dire il formale atto di ripudio della moglie da parte del marito, senza il quale nessun tribunale rabbinico può sancire un divorzio.
Gli ebrei che vogliono sposarsi con dei non ebrei; per farlo sono costretti ad andare a contrarre matrimonio nell'isola di Cipro, perché nel divino Stato sionista esiste solo il matrimonio religioso.

Democratici eh?

Torniamo a Deborah Fait..


“Par di capire che questo piccolo stato, questa meraviglia, questo diamante incastonato nella sabbia che gli ebrei hanno creato con amore e la speranza di poter finalmente vivere in pace, gli dia proprio tanto fastidio.
Ma nel nostro inno nazionale sta scritto:
"Lihiot Am hofshi' be Arzeinu"
che significa
"essere Popolo libero nella NOSTRA TERRA".
Nostra perche' l'abbiamo amata e invocata mentre ci costringevano all'esilio, nostra perche' abbiamo sfidato il mondo intero per ritornarvi, nostra perche' l'abbiamo ricomprata da chi preferiva i soldi alle dune di sabbia, nostra perche' l'abbiamo coltivata con amore e disperazione rendendo ogni duna un giardino, nostra perche' l'abbiamo difesa da ogni guerra col sangue dei nostri figli.
Arzeinu, Terra nostra”


Cosa?
Nell’inno nazionale italiano sta scritto “dov’è la vittoria le porga la chioma che schiava di Roma Iddio la creò” ma non ci sogniamo nemmeno di avanzare pretese sui territori occupati da Roma 2000 anni fa!
Vorrei sapere a quale esilio si riferisce la Fait?
Terra Vostra?
Lo Stato di Israele esiste dal 14 maggio del 1948,quella terra è più Palestinese che Israeliana.
Gli Israeliani sono stati accolti lì e si sono allargati sul territorio Palestinese come fa una macchia d’olio sulla seta!

Ma smettetela una buona volta di fare le vittime…

Leonardo Zappalà

domenica 4 novembre 2007

Il Ku Klux Klan de’ noantri


Giungano i nostri più sarcastici applausi a quelli che in questi giorni picchiano i romeni:
hanno regalato alla Casta un alibi insperato.
La Casta, colpevole di tutto, era alle corde.
Ora può proclamare: restiamo al potere per salvarvi dai razzisti; dal fascismo che ritorna; dal Ku Klux Klan de' noantri.
Applausi alle tifoserie romaniste e serenissime, del Centro e del Nord (a Padova un serenissimo ubriaco e tossico ha travolto una zingarella e poi l'ha picchiata, il vendicatore), senza distinzione geografica.
Amato non aspettava altro per stringere le viti su chi protesta civilmente.
Mancino già esige che la sua legge famigerata contro la libertà di pensiero trovi la più ampia applicazione.
Tutte le cosche associate alla Casta, tutte le burocrazie inadempienti si sono messe dalla parte della ragione e moraleggiano, s'indignano, chiedono «provvedimenti».
Poi li applicheranno: non contro di voi, perennemente impuniti degli stadi e delle discoteche, ma contro di noi, che ci limitiamo a scrivere, e per questo è più facile prenderci.
La Casta infatti colpisce gli innocui, perché è vile.
Ma anche voi siete vili, e per questo siete anche voi ausiliari della Casta, che vi coccola e vi alimenta a partite, notti bianche e tutti gli altri «circenses» cafoni pensato apposta per voi.
Ora rischio la legge Mancino per ripetere quello che sa chiunque conosca la storia: la violenza è, e deve restare, come possibilità estrema della politica.
L'uso della violenza può essere persino necessario, come difesa ultima della dignità di un popolo oppresso e taglieggiato, quando tollerare oltre è vergogna - e noi pecore abbiamo già tollerato troppo.

Ebbene: voi avete deciso di saltare il fosso, di sfidare le leggi.
Come?
Picchiando qualche passante straniero, rom o romeno che sia.
Almeno non avreste potuto pestare qualcuno della Casta?
Partire in spedizione punitiva contro quel sindaco che paga coi soldi nostri il residence dello zingaro stragista?
Spintonare un senatore a vita cocainomane?
Gettare almeno qualche monetina a Veltroni?
No, naturalmente: quelli hanno le scorte.
Avete scelto la via facile.
Come quelli che sfregiano gli antichi muri di Roma con i loro anonimo sgorbi sub-umani, avete dato il vostro contributo all'inciviltà.
E magari alcuni di voi si sentono legionari, impegnati nella difesa della romanità.
Ovviamente, non sapete che Roma (l'antica Roma non la squadra di calcio) fu il più grandioso sistema d'incorporazione mai visto nella storia: incorporazione di genti diverse nella cittadinanza giuridica, senza la minima ombra di xenofobia.
Per questo lodò Roma Rutilio Namaziano: «Urbem fecisti quo prius orbis erat».
Ma è inutile sprecare il latino.
Voi siete parte di quella maggioranza di italioti che sono, a rigore, extracomunitari: ossia estranei alla comunità, irresponsabili verso di essa.
E' soprattutto per questo che io personalmente temo l'immigrazione accelerata in corso: perché è gente come voi che dà il cattivo esempio agli stranieri, i quali hanno già capito benissimo che aria tira qui: istituzioni sgangherate e vili coi pregiudicati quanto spietate con gli onesti innocui, corruzione e clientelismo come sistema, stracciona persino nella «carità», che distribuisce minestre e abiti usati ma mai, mai, un laboratorio di ricerca agli immigrati più intelligenti e dotati.
Una nazione così furba non è in grado di incorporare gli stranieri nel diritto - perché non ha diritto ma solo una sua maceria.

E' troppo ignorante per distinguere tra chi viene a lavorare e chi viene a rubare.
Di vedute troppo ristrette per avere un'idea di quali mondi questi hanno abbandonato, con quali dittature o oppressioni.
Troppo maleducata per insegnare con l'esempio la civiltà quotidiana.
Troppo incapace di riconoscere un'autorità a chi la deve (ho appena sentito a RAI2 un comico che imitava il Papa deridendolo) per poter imporre una legittima autorità.
Troppo densa di una sua ottusa ferocia per poter dare lezioni.
A Perugia si cerca ancora l'assassino di una studentessa inglese.
Sono quasi sicuro che finirà per risultare un italiano: non sia mai che ci lasciamo superare in stupro-assassinio da uno zingari danubiano.
Questo è un pullulare di bassezze e secessioni morali, non una comunità vivente: se integra qualcuno, lo integra nelle sue cosche e mafie, nel piccolo spaccio, nella camorra napoletana o politicante, nel branco dei bulletti che angariano lo studente bravo e povero.
Se poi qualcuno di voi intendeva difendere la «italianità», è meglio che lasciate perdere.
L'Italia, nata bastarda e falsa - con il saccheggio del Sud sotto il tricolore massonico - è morta per sempre l'8 settembre del 1943.
Da allora, non rimane che la carogna in avanzato stato di putrefazione.
La cui unica vita residua consiste nel pullulare di migliaia di vermi, ciascuno dei quali s'impanca a «comandare», imporre una sua «idea», proclamare il suo «diritto» ad esistere contro e in ostilità a tutti gli altri.
No, queste pullulare di particolarismi l''uno contro l'altro armati non farà alzare e camminare il cadavere: nessuno dei vermi è in grado di associarsi con alcun altro per questo scopo unitario e coerente.
Non siete voi soli, è chiaro.

I vermi peggiori navigano sui panfili di D'Alema e di Della Valle, e sono i più divoratori e pericolosi.
Verme è Prodi, il moralista che sta dilapidando il denaro pubblico per dare favori a destra e a manca e così tenere insieme - con la corruzione - il suo «governo».
Verme è la Rossana Rossanda, che decreta che questo popolo è «malato», proletaria da Parigi, dove (ci dicono le agenzie) «vive ormai stabilmente», grazie alla pensione d'oro di ex-parlamentare: mai che queste avanguardie proletarie si adattino a vivere a Tor Bella Monaca o al Corviale, per dare esempio missionario di come si accolgono i rom, «socialmente vicini».
Vermi i dipendenti di Alitalia che scioperano pure, mentre paghiamo il loro non-lavorare.
Vermi i dipendenti del Comune di Roma, settemila dei quali (uno su tre) risultano assenti ogni giorno.
Ma la lista è infinita, bisogna finirla.
Quel che conta è vedere quel che unisce tutto il verminaio: stesso anonimato e stessa viltà, stessa furbizia e rozzezza primitiva.

Ecco cosa avete ottenuto: dare l'alibi a questa casta farabutta che ha decretato in Finanziaria 55 euro annui di bonus fiscale per i disabili nostri (4,6 euro al mese), mentre ad ogni capo-cosca rom assegna, appena entra, 780 euro mensili.
Che fa pagare il ticket sanitario al pensionato italiano da 900 euro mensili, ma niente al marocchino, allo zingaro o al romeno, per il fatto che è marocchino, zingaro o romeno.
Se non è razzismo questo!…
E invece possono dire che i razzisti siete voi, che siete il KKK der Tufello, la reazione in agguato.
E' facile placare dei coglioni come voi.
Vi hanno dato il «decreto d'espulsione» d'emergenza: con il quale naturalmente continueranno a pagare i 780 al capocosca rom, e invece vieteranno l'ingresso e metteranno ostacoli alla infermiera romena che, al suo Paese, per quel lavoro qualificato, ne guadagna 300.
Così fan sempre: perseguono chi sgobba e lo tartassano, ma passano le vacanze sull'evasore con yacht che inalbera la bandiera di un paradiso fiscale.
E' più facile, meno pericoloso.
Poi un giorno voi vi lamenterete della «malasanità».
Ma per intanto hanno calmato il vostro «allarme sicurezza».
E sono al potere più saldi che mai.

Maurizio Blondet
da www.effedieffe.com

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mercoledì 24 ottobre 2007

Difetti di traduzione


Narra la Bibbia che l'uomo,volendo raggiungere Dio, iniziò la costruzione di un'imponente torre che lo portasse fino al cielo. Dio,vedendo la superbia dell'uomo,decise di confonderlo modificando le lingue. Gli uomini si dispersero per l'incapacità di comunicare tra loro.

Il problema delle lingue adesso può dirsi risolto. Si riesce a comunicare nelle principali lingue,e quando le lingue sono troppo difficili(che so,l'iraniano e il siriano,per fare due rapidi esempi) abbiamo i traduttori.
Già,i traduttori. Ogni tanto sbagliano anche loro.
Proviamo a fare due esempi rapidi:
Il presidente iraniano Amhadinejad ha detto "cancelleremo Israele dalla carta geografica". Questo è quello che è stato tradotto e pubblicizzato. La vera frase è stata "il regime che occupa Gerusalemme, come il regime dello shah e come l'Unione Sovietica, finirà per scomparire dalle pagine del tempo"
Ben diverso. Messo a tacere,ma molto più tranquillizzante.
Sia per gli isterici neocon che per gli ebrei iraniani.
Ebbene si,esistono ebrei iraniani. Sono 25000,rappresentati al parlamento iraniano(si,esiste un parlamento iraniano)nonostante non abbiano il numero per essere rappresentati. Sono quasi tutti economicamente agiati e si dicono più che contenti di come vengano trattati dalla popolazione iraniana.

parliamo di Siria. Ricorderete che israele la bombardò proditoriamente qualche settimana fa. Così l'ambasciatore siriano al palazzo di Vetro dell'ONU"Il 6 settembre scorso Israele ha violato lo spazio aereo del mio paese e bombardato i nostri reattori nucleari"
Tutta la stampa italiana ed estera,con in prima linea il venefico Magdi Allam,a dar giù alla Siria con "visto??? ce l'avevano le bombe!!".
Era un piccolo errore di traduzione anche questo. Partì una denuncia e la necessità di una rettifica. La vera frase era: "Israele è il quarto esportatore di armi al mondo….e viola lo spazio aereo di stati sovrani e scatena aggressioni belliche contro di esse, come è accaduto il 6 settembre contro il mio paese"
Ovviamente la smentita è stata tacitata bellamente.
E allora perchè bombardare la Siria e cercare questi spregevoli inghippi?
perchè nella battaglia finale,l'ormai promessa terza guerra mondiale, a capeggiare le "truppe del male" di Gog,re di Magog(brano biblico di Ezechiele,nuova propaganda sionista dei cristiano-evangelici e degli ebrei ortodossi) sarà la Russia. Russia che ha venduto lo scudo antiaereo alla Siria.
Che Israele lo abbia voluto testare per capacitarsi della forza militare della Russia?
Spero di si. Gli aerei israeliani sono stati abbattuti e quelli sopravvissuti hanno dovuto lasciare i serbatoi supplementari per velocizzare la fuga.
Bene,c'è speranza.


Ps. per inciso,sfortunatamente le parole di Bush non hanno bisogno di alcun interprete. Sono drammaticamente chiare

domenica 21 ottobre 2007

Abbiamo toccato il fondo



Come tutti ben sappiamo,l'inchiesta WHY NOT sul presunto utilizzo illecito dei finanziamenti pubblici è stata tolta dalle mani del pm De Magistris.
La motivazione è folle: l'incompatibilità sarebbe dovuta alla "presunta inimicizia tra il pm e l'indagato(segnatamente mastella,ndr)".
Avete capito? per indagare su mastella e le sue eventuali nefandezze bisogna averlo in simpatia. Clausola eccezionale,in questo modo credo solo la moglie potrebbe fare il pm.
E così vince ancora lui,non si indaga contro le sue nefandezze.
Tra le risate crasse il nostro surreale ministro si dice sereno. Lascerà solo quando verranno provate le accuse(notare il classico "non avete le prove" tipico dei gentiluomini).
Puoi stare tranquillo,ministro. Sostituire i pm è il modo migliore per non farle trovare. Magari potessero essere ministri della giustizia pure i mafiosi a cui fai da testimone alle nozze!
Avrebbero meno grane.
Ma fortunatamente sei generoso. "la famiglia prima di tutto",recita il tuo motto di partito. E infatti Prodi,indagato con te nella stessa inchiesta, già ti ringrazia. I tuoi amichetti di coalizione ti ringraziano per i cavilli che fai trovare contro la Forleo. E chissà quanti sposini a cui hai fatto da testimone ti ringraziano.
Almeno sappiamo in che modo riempi la casa di pupi siciliani,carretti,cannoli e pesci spada nelle piscine.

Solo,noi persone oneste senza il tuo potere,senza le tue amicizie più o meno lecite abbiamo lo stesso sospetto di De Magistris: che sia finito lo stato di diritto? Che la giustizia non esista realmente più?


Regge ancora dunque la coalizione mafioso-massonica che governa la calabria e in generale il Sud. La magistratura ha le mani legate,i magistrati sono soli. E i ministri gongolano.

Aiutateci

sabato 20 ottobre 2007

Si torna alla Pravda

Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha scritto a quattro mani con Prodi il DDL che imbavaglierà internet.
Sottoposto all'attenzione del consiglio dei ministri, nessun ministro si è dissociato.
Il DDL prevede che ogni blogger dovrà perdersi in un oceano di burocrazia, pagare un bollo ed avere un direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti.
Tutto questo anche se il blog non ha fini di lucro.
Inutile dire che la stragrande maggioranza dei blogger non vorrà, nè potrà sottoporsi a questo iter e quindi inevitabilmente chiuderà.
Quei pochissimi che resteranno, appena scriveranno cose che il governo reputerà essere "diffamazione", saranno perseguiti ai sensi degli art 51 e 51bis del codice penale. E quindi galera.
Furbi l'ebreo e il reggiano.
La stampa è serva dei potenti, quindi è un problema relativo. Non verrà sfiorata.
Il vero pericolo è internet con Grillo e tutti gli altri blogger. Le menti libere sono il vero pericolo. Troppi rischi, troppe critiche.
Allora iniziano con le solite tasse che tarperanno le ali a tutti i blogger che spendono il loro tempo libero per curare un sito dal quale non ricavano il becco di un quattrino. Se non dovesse esser sufficiente c'è lo spauracchio della galera: qualche posticino l'indulto l'ha liberato.
Alla faccia della DEMOCRAZIA.

Vi invito ad esprimere la vostra opinione direttamente al levita levi_r@camera.it

domenica 7 ottobre 2007

Il precariato uccide i bamboccioni



L'ineffabile Padoa Schioppa ha risparmiato ai bamboccioni(sic) ancora in casa dei genitori 41 euro al mese per permettere loro di farsi un futuro.
Basterebbe questo per concludere l'articolo.

Presumere che quella cifra irrisoria basti,è un'offesa al comune sentire. Come la famosa frase di Maria antonietta "non hanno pane?Perchè non comprano brioches?".
E' un'offesa per tutti i giovani costretti dalla casta al lavoro precario a spignattare panini nei tossici porcili a nome"Mc Donald" all'età di 40 anni. Ai laureati costretti a contratti da fame o ad una vita di disoccupazione. Ai vari dipendenti sottopagati e supersfruttati nella più totale incuria verso ogni tipo di sicurezza sul lavoro. Le famose "morti bianche",tanto in voga da quando Maroni ha firmato quella legge(30/2003) vergognosa e vergognosamente accollata con tanto di dedica a Marco Biagi(che più volte aveva fatto presente come non fosse corretta) al fine di coprirla di quell'aura di sacralità che non ne permettesse alle successive legislature una modifica.
Così ha legiferato nel 2003 la destra neocon,così la legge resta,nonostante le promesse scritte nel famoso tomo elettorale di 282 pagine proposto dal branco di collusi all'attuale governo,dediti ad occulti scambi brevi manu con la classe dirigente e i sindacati loro epigoni.
Sentire Casini che si lamenta per le critiche alla legge MARONI-biagi in nome della morte del secondo,fa piangere dalla collera. Come se non avesse ricevuto lui stesso le lettere con le richieste della scorta poi negata.
Come se il precario aspirante suicida fosse un brigatista rosso assassino.

E Mastella? Il noto porco al family day mostrava la moglie e la nuova sciarpa,comprata con i soldi di una delle diverse pensioni in vitalizio a lui accordate e adesso ritoccate al rialzo per proteggerlo(lui,solo lui e il resto della casta)dal caro vita in aumento.
Lui,ministro a manifestare contro il suo governo,vieta che ministri vadano a manifestare in favore del rispetto dei patti elettorali con cui il suo carrozzone è stato eletto. Non sia mai!
Come se fosse realmente possibile creare una famiglia con un lavoro precario che vieta i mutui o con i 41 merdosissimi euro che ci concede la classe di grassatori,pronta sempre a trattarci come una torma di schiavi!

E allora bamboccioni: andate in parlamento,e chiedete pure a Padoa Schioppa che vi subaffitti una qualunque delle case che il suo status gli fornisce. Andate a dormire a casa sua,tra lui e barbara spinelli. Non sarà un bello spettacolo,al risveglio. Ma quanto meno potete levarvi la soddisfazione di schiaffarglieli in faccia,quei 41 euro.

E voi,immorale casta di sfruttatori badate!
Nella foto si mostra la disperazione di chi rivolge l'arma contro di se per l'incapacità di sopportare una condizione simile di vita.
Dio non voglia che un giorno gli schiavi decidano di utilizzare diversamente i coltelli.
La disperazione è cattiva consigliera,e il mostro con la falce potrebbe anche alzare lo sguardo.
Non credo ci sia bisogno di dire verso di chi. Impegnati come siete nelle continue beghe economiche e faziose che vi dividono in categorizzazioni tipo "destra-sinistra",ormai svuotate di ogni tipo di significato,non avete il tempo di ripassare la storia.
Fatelo.

domenica 23 settembre 2007

Commento al Blog di Mastella


Lo pubblico nella certezza che il ministro "modererà" il commento e non lo pubblicherà.

Nel suo post si chiedeva ironicamente se fosse lui il male d'Italia,e ci spiegava come-invece-sia adorato in tutto il bel paese,assicurandoci come sia il migliore dei politici e il più interessato al meridione,testimone la sua obiettiva moglie. A seguire il post da noi mandato.


Alla sua domanda rispondo:no non è il Male,ma ne fa degnamente parte.
Piuttosto che piagnucolare che viene trattato male ad "anno zero",perchè non ci spiega in quali punti travaglio si sarebbe sbagliato nel descriverla?

L'accanimento di "anno zero" contro di lei,deriva dal fatto che l'anno scorso,a proposito del family day,fece una delle figure peggiori mai viste in televisione,dove fu costretto ad andarsene con la coda fra le gambe(a causa delle bastonate ricevute)ma con la sicumera che solo l'ultimo dei superbi poteva mostrare.
Lei non si è preoccupato nemmeno di difendere DEGNAMENTE la sua GIUSTA CAUSA.
Bruciavo di sdegno vedendo come veniva bastonato moralmente da Travaglio,dalla coppia omosessuale e da Santoro,biascicando frasi senza senso,mentre io ero a casa e perfettamente in grado di rispondere a tutte le accuse che le venivano mosse.
Moalmente è come se lei,con un paio di orecchie da somaro,mi venisse ad abbracciare dicendo "abbiamo le stesse idee"(contestualmente sminuendo la stessa idea che io,a differenza sua,so argomentare)

E che dire della sua comparsata al Family Day? Vederla lì dopo quella magra figura fatta da Santoro,aveva del ridicolo,ma ovviamente doveva venire ad accaparrare voti.
Nella mia ingenuità,sperai di cavarle fuori dalla bocca una risposta intelligente e le chiesi per quale motivo lei ha accettato un'alleanza con la feroce sinistra che c'è al governo.
Lei mi rispose "sono un radicale libero".
Si commenti da solo,per favore.

Sull'indulto voglio sorvolare,credendola troppo FURBO per non essersi accorto dell'errore,ma troppo SUPERBO per ammetterlo.

Riguardo il suo consenso popolare,le ricordo che lei totalizza l'1,4% delle preferenz,val a dire poco più di quello che totalizzerebbe un qualunque debosciato inneggiante al pube femminile in pubblica piazza.
Se lei usa però come termini di paragone Ceppaloni, sua moglie,o un passante emozionato per aver visto il nostro tragicomico ministro,è un altro discorso.
Si faccia un giro per il web,veda quanti la adorano.


Gemelli Neri.

ps. Ho la certezza che questo post non vedrà il suo blog,ma la invito ugualmente a fare un post dove risponde alle accuse che le muovo. Sarà interessante per tutti.
Dal canto mio,ne disseminerò il web.

venerdì 21 settembre 2007

Travaglio ad Anno Zero



Il ministro della Giustizia Clemente Mastella, per gli amici "Dumbo" per la sua propensione alle trasvolate è stato sempre a mezz'aria. A 60 anni ha passato 31 anni al parlamento,cioè ha passato lì più tempo che fuori. Per questo i politici anti-grillo quando vogliono cotestare il tetto massimo di 2 legislature dicono "eh,ma così non avremmo avuto e Gasperi,Moro,etc." . Se dicessero "non avremmo avuto mastella" Grillo avrebbe raccolto non 300000,ma avrebbe superato il milione di firme.
Mastella è l'unico ministro vivente che è riuscito a stare sia nel governo-Berlusconi che nel governo Prodi. A Ceppaloni riesce a fare il sindaco con Forza italia e a Roma è ministro con la sinistra. volando volando era nella DC con De Mita, poi fondò il CCD con Casini,poi l'UDR con Cossiga,poi da solo con l'Udeur, adesso minaccia di unire il suo 1,4% col 6,8% di Cesa. Roba forte,lui lo chiama "grande Centro"...diciamo "centrino".
Insomma,è sempre in viaggio. Un ministro di terra,di mare e di aria,ma ovunque si sposti combina guai. Per terra si sposta da Ceppaloni,dove ha una famosa villa con piscina a forma di cozza(o di capasanta,come la chiama la moglie)a Napoli dove ha piazzato la sua signora medesima alla presidenza del consiglio regionale. Poi va a Roma,dove l'appartamento del ministero della giustizia non gli basta. Infatti ne ha comprati altri sei, tra trastevere e largo argentina a prezzi poco più che da box auto. E sta per comprarne altri due. Un pò per sè,un pò per il partito e un pò per i figli. I valori della famiglia innanzitutto.
Il figlio Pellegrino,31 anni,principe del foro di Ceppaloni è stato ingaggiato come consulente giuridico dal ministero delle attività produttive dal noto liberalizzatore Bersani,ma solo perchè è bravo.
Elio,l'altro figlio era con papà clemente sull' Air Force One di stato per non far tardi al gran premio di F1. C'erano pure Rutelli,la Palombelli e una quindicina di portaborse. roba che se si portavano la franzoni e vespa si poteva fare un porta a porta di alta quota.
Costo della missione:qualche decina di migliaia di euro e 7000litri di benzina sprecati.Roba che i poliziotti,senza benzina e impossibilitati ai pedinamenti,se lli sognano la notte. Quanto meno non possono accusare Mastella di non volare alto.
La missione a monza fa il paio con la trasvolata della moglie Sandra a New York per il Columbus Day insieme ad altre 160 persone di delegazione. Spesa modica 680000 euro di denaro pubblico.
Lui di fronte alle foto dell'espresso che lo ritraggono dice che è tutta una manovra per attaccare prodi,il quale,per la verità viaggia in Eurostar.
Poi invece di tacere e sperare nella smemoratezza degli italiani,il ministro con le ali parla e pegiora la situazione "ero in missione di stato:rutelli doveva premiare il primo,io il terzo". Il secondo se lo proprio dimenticato. Forse è ancora sul podio in attesa di un terzo ministro.
E il figlio che ci stava a fare?
"L'ho dovuto portare,non ci vediamo mai",risponde lo sventurato mastella. Ecco,non era un GP,ma un post scriptum del family day.
E prendere un volo di linea? Assolutamente no.
Padoa Schioppa vola in low cost,Draghi viaggia in intercity,gordon Brown in metro,Carlo d'Ingilterra nemmeno per il funerale della moglie Diana è stato autorizzato dalla regina a prendere l'aereo di stato.
Ma Mastella non può farne a meno,motivi di sicurezza.
Qui però viene in mente l'ultima impresa(per mare,stavolta)del nostro ministro gran turismo. La notte del 20 agosto,mentre era a Lipari in vacanza sullo yacht di della valle,un piccolo pregiudicato locale si infuria perchè ritiene che quel posto sia riservato ai mezzi pubblici. E allora per protestare,sega gli ormeggi,assolutamente indisturbato mandando il panfilo alla deriva. Mastella e la signora dormivano sotto coperta. Ma la scorta?Motivi di sicurezza e dormiva anche la scorta?
Meno male che il tizio non era fuori per l'indulto,altrimenti sarebbe stata una doppia beffa.
Il giudice di Lipari,nel giro di 24 ore l'ha condannato a 2anni e mezzo di galera. Se lavava pure i vetri della barca e incontrava un sindaco di sinistra gli davano l'ergastolo.
Da allora il Ministro di Indulto e giustizia ha scoperto la tolleranza zero.
Lui che nel 2000 fece il testimone di nozze al braccio destro di Provenzano insieme a cuffaro, Lui che si vantava di essere "il moggi del centrosinistra", lui che ha scarcerato con l'indulto 50000 delinquenti,chiede "certezza della pena" e con chi se la prende? Con grillo.
Un anno fa,annunciando l'indulto a Regina Coeli, annunciò che sarebbe stato un ministro più vicino ai detenuti che ai magistrati. E' stato di parola.
L'altro giorno è uscito di galera un consigliere regionale campano arrestato per tangenti e sospeso dai Ds. Mastella però non si è lasciato scappare l'occasione e l'ha subito reclutato nell'Udeur.
Appunto perchè nessuno lo sospetti di essere più vicino ai magistrati che ai detenuti.
Con un ministro così Grillo può andare in vacanza per 6 mesi. Ci pensa lui a distruggee i partiti.

martedì 26 giugno 2007

Padoa Schioppa il tecnico. Incompetente.


Padoa Schioppa esordì al ministero, ricordate?, accusando il governo precedente di aver lasciato un buco enorme: ciò che giustificò il mettere gli italiani alla torchia fiscale.
Qualche settimana dopo, contrordine: i conti erano in ordine.
La torchiatura aveva anzi prodotto un «extragettito».
Nessuno dei grandi media confindustriali si degnò di rilevare l'errore, rivelatore del semplice fatto che - forse - l'espertissimo, il bravissimo, il lodatissimo eurocrate non sa leggere i bilanci.
Anzi.
L'extragettito fu subito ribattezzato «tesoretto», e promesso alle più varie categorie: poveri, pensionati, parassiti, statali, nani e veline.
I famelici ministri se lo sono conteso in zuffe da cani randagi: a me!
No a me!
Mai stato chiaro quanto fosse il «tesoretto».
Padoa Schioppa non l'ha mai chiarito.
Ha sempre parlato di 2,5 miliardi di euro, ma varie voci ministeriali lo facevano ammontare a 5 miliardi.
Prodi ha accennato a 7,5 miliardi.
Si scrisse che l'astuto Padoa Schioppa taceva, per salvare almeno una parte del tesoretto per l'unica destinazione decente per un «una tantum», la riduzione del debito nazionale.
Ma ora è lecito sospettare che, davvero, non lo sapesse nemmeno lui.
Se parliamo al passato, è perché il tesoretto è passato.
Volatilizzato.
Almeno 4,7 miliardi sono stati mangiati dall'aumento agli statali con gli arretrati (da pagare entro il 2008): il che significa che l'anno prossimo ci estrarranno un altro tesoretto, perché gli statali vogliono anche l'aumento anche nel 2009, nel 2010, nel 2011.
Ma il resto?
L'occulta riserva dell'astuto Padoa?
Anche quello è finito.



Lo ha ammesso lui stesso nei colloqui coi sindacati: i conti pubblici «vanno meno bene del previsto».
E ciò nonostante la torchia abbia prodotto in questi mesi altri 4 miliardi di extragettito (introiti anche questi non previsti dall'espertissimo).
Il Messaggero ha fatto qualche conto, al posto del contabile tecnocrate Padoa Schioppa: 2,5 miliardi sono di fatto già spesi per «pensionati, giovani e disoccupati», ossia per la pioggia di micro-regalie volute dalla sinistra estrema, terrorizzata dalla emorragia elettorale e decisa a comprarsi il suo elettorato con qualche pacco di pasta.
Un miliardo per riprendere le opere pubbliche (altrimenti Di Pietro fa cadere Prodi).
Altri 2 miliardi per la Sanità, dove le regioni spendono più allegramente che mai.
E poi, 3 miliardi per obbedire all'Europa e al Fondo Monetario: Prodi e Padoa Schioppa avevano promesso di portare il rapporto deficit/PIL sotto il 2,2%, e per questo avevano avuto approvati i conti dai super-contabili europoidi.
Ora il rapporto è 2,4 (forse più), e dunque bisogna trovare altri 3 miliardi.
A far la somma, risultano mancanti tra i 7 e i 10 miliardi.
Che Padoa Schioppa ci estrarrà dalle tasche con una super-manovra in autunno.
Che significa tutto ciò?
Che il super-tecnocrate Padoa Schioppa, l'esperto universale di spesa e fisco, non sa controllare la spesa pubblica.
L'hanno messo lì proprio perché come «tecnico» la sapeva più lunga e avrebbe resistito alle richieste demagogiche dei «politici».
Si scopre che non ha resistito un bel nulla e che è incapace nel suo mestiere.
Un miliardo qua, un miliardo là, ha speso come fosse un Mastella o un Cuffaro.
S'è lasciato fuggire un fiume di soldi dalle mani; e non se n'è nemmeno accorto in tempo, il che è peggio per un super-ragioniere.
Ma questo è ancora nulla.



Padoa Schioppa ha dimostrato in corpore vili (il nostro) che la sua teoria di finanza pubblica - che lui è il solo a seguire nel mondo civile - è clamorosamente fallimentare.
Tutti gli studiosi di finanza pubblica (tranne lui) sanno e ripetono che aumentare il gettito con l'iper-tassazione non serve, perché le spese pubbliche aumentano ancor di più.
Ogni volta che arrivano più soldi dai contribuenti, le burocrazie e le clientele parassitarie esigono più fondi: e li ottengono, perché sono vicine al potere e sottopotere, mentre il contribuente è lontano.
Il circolo vizioso è ben noto e studiato: più crescono le entrate pubbliche, ancor più crescono le uscite.
E' un circolo vizioso.
La strada giusta è la lesina delle spese pubbliche, particolarmente facile in Italia dove basta incidere sui lussi vergognosi, gli sprechi colossali e gli emolumenti dei miliardari pubblici e parapubblici, documentati dal libro di Gianantonio Stella.
Tutti i tecnocrati del mondo lo hanno capito.
Tutti, tranne Padoa detto Schioppa.
Nemmeno l'esperimento da lui operato su di noi, e fallito, lo ha convinto.
Come un ragazzino che traffica col «piccolo chimico», ci sta facendo esplodere e dice che sta producendo acqua di Colonia.
Lui insiste sulla sua teoria.
Come ha detto di recente, il problema è che in Italia non si pagano abbastanza tasse.
Che c'è «la pandemia dell'evasione fiscale».
La quale, ha assicurato, comporta «una perdita di 100 miliardi di euro l'anno in mancate entrate per lo Stato».



Già questo pone un dubbio: come ha calcolato l'evasione, uno che sbaglia i conti trimestrali?
E se sa esattamente a quanto ammonta l'evasione, dovrebbe sapere anche dove si produce.
E allora perché non la recupera?
Ma ha Padoa Schioppa aggiunto radioso: «Un'Italia ad evasione zero è possibile ed è a portata di mano».
Ed è quest'ultima frase che fa paura, in un gelido incapace come lui: convinto che ci siano da qualche parte 100 miliardi nascosti, ce li vuole far sputare tutti fino all'ultimo euro.
Crede davvero possibile estrarre dagli italiani 100 miliardi, pari al 7% del PIL.
Con la lugubre serietà di quei fanatici di ghiaccio, come un Pol Pot che volle «formare l'uomo nuovo comunista» e per questo dispose il massacro di un terzo del suo popolo nei lager, Padoa Schioppa persegue «l'evasione zero» - il limite teorico in qualunque sistema tributario - con fredda determinazione ideologica.
La prova della sua follia l'ha data quando s'è messo a sognare pubblicamente: «Pensate», ha sospirato radioso, «se avessi 100 miliardi in più…» ed ha descritto un'Italia dove ci sono soldi per una esemplare sanità, per gli aumenti agli statali, per le provvidenze ai giovani, ai pensionati e ai disoccupati e forse - estremo, folle limite del folle sogno - persino abbastanza da ridurre qualche aliquota spoliatrice... non prima, s'intende, che sia raggiunta la «evasione zero».
Ma ogni italiano sa perfettamente dove andrebbero quei 100 miliardi in più: in autoblù anche per i commessi del Senato e hostess Alitalia, in quattro autisti e tripla scorta per Mastella & signora, in aumenti alla signora Spitz in Follini, in stipendi miliardari per più amici e compagni di partito trombati e perciò piazzati a scaldare poltrone in Europa e in qualche Regione.
Più biglietti aerei per «viaggi di studio» a Las Vegas di intere delegazioni regionali con amanti al seguito, più concerti rock e pop allestiti da Veltroni e sindacati, più netturbini napoletani assunti su ordine della camorra, più immobili dei proliferanti uffici pubblici affittati al palazzinaro di riferimento, più cocaina per il senatore a vita Colombo a sostegno della sua incresciosa longevità, più trans per il segretario di Prodi, più veline, più Alitalia, più puttane e ballerine e Fabio Fazio da ordinare a Lele Mora: più sprechi, più inefficienze e occasioni di corruzione.
E più spese prevedibili per il futuro: una simile torchiatura fiscale a «evasione zero» esigerebbe infatti controlli estremi ad personam sulle categorie produttive, più «regole» e più burocrati controllori e poliziotti tributari.
Ci si arriva, ci si sta già arrivando.



L'ineffabile Draghi (altro grande esperto) vuole una tassa di 1,5 euro per ogni assegno emesso da privati che non siano «non trasferibili», e un tetto di 5 mila euro, anziché gli attuali 12 mila, su movimenti in contanti da privato a privato.
In ogni caso, gli assegni dovranno riportare il codice fiscale dell'emittente, dei giratari e degli incassanti… pensate quanto «lavoro» per i fannulloni di Stato, quanti nuovi precari saranno assunti stabili per questo controllo minuzioso e totale, asfissiante, da «evasione zero».
E quanto costerà applicare norme che saremo, nel mondo, gli unici ad applicare.
Pensa a tutto, l'incompetente Padoa Schioppa, affiancato dal grintoso incompetente Visco e dal sospetto incompetente Draghi.
Tutto tranne alla più logica soluzione: ridurre stipendi indebiti e autoblù, autisti e cocaina senatoriale.
O anche le paghe degli eurodeputati italioti, le più colossali d'Europa, a livello dei tedeschi e dei francesi.
Il motivo s'è visto.
Quando Cossiga ha annunciato di voler rinunciare all'autblu a vita, con scorta a vita e stipendio a vita da ex-capo dello Stato, è stato accolto da fischi e insulti dei suoi pari.
Ma sei pazzo?
Quelli sono «diritti acquisiti»: rinunciarvi è vietato, altrimenti dove si va a finire?
Dobbiamo rinunciarvi anche noi…
No, sono diritti acquisiti.
Ma anche i pensionati hanno contribuito tutta la vita alle pensioni degli altri, ritenendo di aver acquisito il diritto di avere una certa pensione ad una certa età.
Invece, quel «diritto acquisito» viene violato, e stanno architettando come violarlo sempre più. Anche i proprietari di prima casa dove abitano pensavano di aver acquisito un diritto sul loro bene: invece esso gli viene limato sotto i piedi dalla patrimoniale, l'ICI sulla prima casa.



Qui, noi contribuenti, scopriamo di giorno in giorno che qualche «diritto acquisito» ci viene tolto: e non sono autoblu né panfili da regata, né transessuali da diporto.
Il sistema giuridico italiano suppone due tipi di «diritti acquisiti»: quelli eterni e intoccabili di lorsignori, quelli cancellabili ad arbitrio, i nostri.
E tutto sotto gli occhi di «tecnocrati» che si rivelano incapaci, affetti da ideologismi preistorici, e incompetenti persino come contabili.
Viene da elevare una supplica a Goldman Sachs.
Regina Nostra, visto che già ci governi attraverso i tuoi delegati, perché non intervieni?
Licenzia i tuoi dipendenti italiani e mandaci i tuoi tecnici americani, che almeno hanno studiato, sanno manovrare i conti e sono al corrente delle novità della dottrina economica.
Che sentano anche loro la concorrenza straniera, per una volta, questi incompetenti.
Ti preghiamo, o Goldman: salvaci da questi cretini che ci hai appioppato.



Maurizio Blondet




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giovedì 14 giugno 2007

Su Israele,la verità ONU. In segreto.


La Palestina affonda nel sangue.
Perché?
Lo ha spiegato Alvaro De Soto, l’inviato dell’ONU per il Medio Oriente, nel suo rapporto di fine-missione.
Un rapporto riservato.
Solo in segreto si può dire la verità. (1)
Israele, scrive De Soto, ha posto ai palestinesi, per aprire trattative, condizioni impossibili da raggiungere.
Israele ha assunto un atteggiamento «essenzialmente di rifiuto» nei confronti dei palestinesi.
Washington ha «atterrato a bastonate» (pummelled into submission), o «massacrato», il ruolo dell’ONU come negoziatore imparziale fra israeliani e palestinesi.
L’espressione va spiegata: i negoziatori occidentali (il quartetto: USA, EU, Russia ed ONU) non sono più stati imparziali da quando hanno non solo accettato, ma preso parte al boicottaggio economico della Palestina per punire il popolo palestinese di aver votato Hamas.
Come noto, questo crudele blocco economico, con la ritenzione degli aiuti internazionali e il furto dei diritti doganali perpetrato da Israele, è stato concepito da Israele ed imposto ai vili Paesi occidentali dalle lobby israeliane.
Era la «cura dimagrante» di cui parlò, ridacchiando, Ehud Olmert.
Con questo, l’Europa si è fatta complice del genocidio a bassa velocità perpetrato contro i palestinesi ed ha distrutto la sua credibilità come mediatore.
Solo e semplicemente per viltà di fronte alla lobby ebraica.



Ora De Soto dice che questa messa alla fame ha avuto «conseguenze devastanti» sul popolo palestinese, ed è stata, «a dir poco, di cortissima veduta».
L’adesione al blocco ordinato da Israele, scrive De Soto, «Di fatto ha trasformato il Quartetto da un gruppo di negoziazione guidato da un documento comune (la ‘road map’) in un corpo che null’altro ha fatto che imporre sanzioni ad un governo liberamente eletto, contro un popolo sotto occupazione, mentre poneva per il dialogo pre-condizioni irraggiungibili».
Un linguaggio molto più diretto della solita lingua di legno ONU.
Il fatto è, come ha spiegato De Soto al Guardian, che il suo rapporto finale è destinato al Consiglio di Sicurezza.
«E’ un rapporto riservato, non inteso alla pubblicazione».
Nel tempo dell’Anticristo, la verità si può dire solo in sede segreta.
E nemmeno del tutto: De Soto non ha osato scrivere nelle sue 53 pagine che Fatah viene da mesi armata da armi americane per volontà dei due potenti israeliani dell’Amministrazione Bush, Elliot Abrams e John Bolton: con lo scopo primario di far riprendere il potere a Fatah (che non ha più la legittimità democratica) o almeno di far scoppiare la guerra civile intra-palestinese cui oggi assistiamo; bel risultato in ogni caso, per propaganda e per sovversione.
Anche Zbigniew Brzezinski da qualche tempo dice la verità, e per questo viene censurato.
Di recente (2), ha pubblicamente detto: «USA ed Israele dovrebbero porre la questione del disarmo nucleare dell’Iran nel contesto della de-nuclearizzazione dell’area».
Ossia, ha chiesto che Israele si dichiari pronta a denuclearizzarsi, a rinunciare alle sue bombe atomiche.
«Dopotutto», ha aggiunto sarcastico, «se ci si vuol far credere che l’arsenale nucleare di Israele non è un deterrente sufficiente per garantire la sicurezza di Israele di fronte al programma nucleare iraniano, vuol dire che non ha un gran valore».
Argomento lucidamente razionale: a che serve il deterrente israeliano, se non deterre?
Ciò che Brzezinski propone è ciò che propongono da sempre Siria, Arabia Saudita e Lega Araba: facciamo una zona libera da armi atomiche, dunque disarmi il solo Paese che ha queste armi.
Così, avremo un motivo sensato per chiedere all’Iran di disarmare.
Ma naturalmente non è il disarmo bilaterale che interessa a costoro.
Non è la pacificazione che perseguono, ma la «bastonatura per sottomettere».
E’ in corso la più vasta opera di sovversione internazionale della storia.
Un indizio?



Lo hanno rivelato l’agenzia Deutsche Presse e l’italiana AGI. (3)
Durante il vertice del G-8 ad Heiligendamm, il 7 giugno scorso, la polizia tedesca «ha sorpreso agenti dei servizi di sicurezza USA che tentavano di far passare esplosivo C4 dissimulato attraverso un posto di controllo».
Solo quando i detector automatici hanno rivelato l’esplosivo nelle loro valigette gli agenti americani, tutti in abiti civili, si sono qualificati.
Ed hanno detto che volevano mettere alla prova la sicurezza tedesca.
E’ stato sventato un attentato false flag, da attribuire al terrorismo islamico?
Thierry Meissan ricorda che anche il 7 luglio 2005, il noto e sospetto attentato alla metropolitana di Londra avvenne all’apertura del G-8: 56 morti e 700 feriti, con la conseguenza che i maggiori temi di discussione del vertice furono cancellati, per parlare di uno solo: «la lotta mondiale al terrorismo».
E’ noto, ed abbiamo rievocato il fatto più volte, che quel 7 luglio l’attentato «islamico» coincise con una «esercitazione antiterrorismo», ordinata non si sa da chi, che ebbe luogo negli stessi istanti nelle quattro stazioni colpite.
E’ noto che i servizi israeliani avvertirono in anticipo Ben Netanyahu, che era a Londra, di non uscire dall’albergo.
Ed è anche evidente che la lotta al terrorismo si fa non bombardando villaggi afghani e stazioni ferroviarie irachene, ma come l’hanno fatta gli agenti tedeschi ad Heiligendamm: con controlli preventivi anche (soprattutto) sui funzionari americani.
Non avesse controllato, avremmo avuto un orrendo attentato al C-4, il plastico militare.
Washington avrebbe proclamato che era opera di Al Qaeda, come oggi accusa Al Qaeda di aver distrutto i minareti della moschea sciita di Samarra (già distrutta da simile attentato «sunnita-islamico»).
E ancora una volta, al G-8 non si sarebbe parlato di riscaldamento climatico e promesse (vane) di aiuti all’Africa, ma esclusivamente di lotta al terrorismo islamico.
Magdi Allam e Ferrara avrebbero, ovviamente, tenuto bordone.
Anzi invocato il bombardamento dell’Iran, all’unisono con il senatore Lieberman, con il guru neocon Podhoretz: avremmo un’altra guerra.



E’ sempre più chiaro: dalla Somalia al Medio Oriente, dall’Europa a Beiruth, il pericolo viene da una vastissima e spietata manovra di sovversione, da una immensa e sanguinosissima «strategia delle tensione» da cui Israele crede di ottenere vantaggi radicali.
Come sempre, la sovversione ha bisogno del segreto e della menzogna.
Basta dire la verità per azzerarla, salvando vite umane sacrificate inumanamente.
Ma la verità non si può dire, se non in rapporti confidenziali.
Né l’agenzia Deutsche Presse né l’AGI sono state riprese da alcun media occidentale.
Le parole di Brzezinski non hanno avuto eco nella stampa.
E, dopo aver beccato gli agenti USA in flagrante tentato terrorismo al G-8, la polizia tedesca ha «rifiutato di commentare l’evento».
Ciò vuol dire che non possiamo che aspettare la prossima strage.
Complici e vittime volontarie.

Maurizio Blondet
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Note
1) Rory McCarthy «Secret UN envoy report condemns US for Middle East failure», Guardian, 13 giugno 2007.
2) Justin Raimondo, «It’s alla about Israel», antiwar.com, 13 giugno 2007. Brzezinski ha parlato alla conferenza dei think tank «The Century Foundation» e «Center for American Progress», tenutasi allo Hyatt Recency sul Campidoglio il 12 giugno. Fra i presenti: Madeleine Albright, Wesley Clark (già comandante supremo NATO), John Deutch (ex direttore CIA), Daniel Kurtzer (ex ambasciatore USA in Egitto), Bob Rubin (ex segretario al Tesoro). un bel gruppo di «ex», quasi tutti ebrei, critici o allarmati della sovversione israeliana. Ma senza voce.
3) «La police allemande dèjoue un tentative d’attentat état-unienne contre le G-8», Réseau Voltaire, 11 giugno 2007. Ecco il breve comunicato AGI: «G8: Sicurezza alla prova, agenti USA tentano di passare con C4. AGI, Heiligendamm (Germania), 7 giugno. Gli uomini della sicurezza americana hanno messo alla prova i controlli attorno al vertice del G8. Secondo quanto riferito da fonti tedesche, alcuni agenti USA in borghese hanno tentato di introdurre dell’eplosivo al plastico C4 da un varco di accesso all’area di Heiligendamm. L’esplosivo, nascosto in una valigetta a bordo di un’auto, è stato localizzato dai macchinari e a quel punto gli uomini della security americana si sono qualificati».




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domenica 10 giugno 2007

Il senatoruccio vuole il gelatino



E' incredibile,quasi surreale.
Hanno i viaggi aerei prepagati,le schede telefoniche a credito illimitato,stipendi faraonici(i più alti del mondo,l'assessore alla spazzatura in Sicilia prende 5 volte quello che prende Condoleeza Rice),pensioni in vitalizio per solo 2 anni di "lavoro".
Il costo della loro carta igienica(è tutto vero e comprovato)è pari a 300000€. Fa sospettre un colera intrattabile in ognuno di loro.
La bolletta dell'acqua è pari al costo per riempire diverse piscine olimpioniche.
Lo scandalo ha fatto passare alla revisione dei vantaggi,ma l'unica cosa che sono riusciti a togliersi è LA SAUNA e LA CYCLETTE.
Hanno ricevuto le "settimane enogastronomiche regionali", il primo "corso per sommelier per senatori"(tenutosi nelle aule parlamentari,e adesso Buttiglione manda la seguente ai questori di palazzo Madama
Ci rivolgiamo a voi con una richiesta di miglioramento della qualità della vita in Senato. La buvette non è provvista di gelati. Noi pensiamo che sarebbe utile che lo fosse e siamo certi di interpretare in questo il desiderio di molti. E' possibile provvedere? Si tratterebbe di adeguare i servizi del Senato alle esigenze della normale vita quotidiana delle persone. In attesa di riscontro, porgiamo cordiali saluti
Il gelato. Non possono uscire a prenderlo con il faraonico emolumento che ci viene estorto a loro beneficio. Lo vogliono lì,nella loro mangiatoia.
Il fatto si commenta da sè.
Ma spezziamo una lancia in favore dei parlamentari.
Il fornitore del servizio catering del viene pagato 1,30€ a porzione di lasagne.
Su di lui risparmiano.

venerdì 8 giugno 2007

Quanto è difficile scegliere...


» 2007-06-08 15:29
Berlusconi: "Che Italietta"
GENOVA - "E' una cosa inaccettabile, torna l'italietta. Mi vergogno": così Silvio Berlusconi da Genova, commenta il fatto che il presidente americano non andrà a Trastevere. "E' una cosa che mi addolora ed è colpa di questa sinistra anti-americana", ha osservato il presidente di Forza Italia nel corso di una passeggiata nel centro di Genova, dove è venuto in vista dei ballottaggi per le amministrative. "Mi dispiace - ha aggiunto - perché avviene per la visita della più grande democrazia del mondo che ci ha dato la dignità e la libertà". Di tutto questo, ha concluso, "mi vergogno".

Colui che scrive i discorsi di Berlusconi è evidentemente in ferie. Ripercorriamo insieme le ultime affermazioni improvvisate da questo funambolo della gaffe oltre che eroe delle idiozie fuori luogo.
1)Chiede l'organizzazione di uno sciopero fiscale.
Ora,siamo d'accordo che la finanziaria è stata predatoria,ma lo sciopero fiscale si configura come un'apologia di reato,facilmente attendibile da chi ha usato come braccio destro Dell'Utri e Previti.
Accortosi della gaffe,il nostro ex premier si rimangia tutto,lasciando a tutti i forzisti(mi fanno anche un pò di pietà per questo)l'arduo compito di giustificare il proprio re.
2)Dall'articolo ansa pubblicato:la colpa delle manifestazioni antibush è dovuto alle fomentazioni anti-americane della sinistra.
Che la colpa sia invece delle guerre preventive illegittime di bush,contr stati arabi MAI implicati con Al Qaeda,senza le famigerate armi chimiche o nucleari.
Si porta le democrazia in punta di missili Patriot. Ma come si fa a credere a cose simili? La democrazia è un processo culturale inimponibile,e ne abbiamo dimostraione continua. Il discorso è lungo,ma mi fermo qui.
3)Sempre dall'articolo: gli americani ci hanno dato la dignità.
A noi. A noi che abbiamo sviluppato le università anni prima che loro fossero scoperti. A noi che siamo stati il faro della cultura mondiale per 3000 anni.
Semmai siamo noi,ad aver dato loro la dignità.
4)Capolavoro politico: alla chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio a Genova,usa una tattica già usata a Messina: Il Milan darà giocatori al Genoa!
Notiziona da calciomercato che varrà il voto degli ultrà genoani. La cosa triste è che potrebbe addirittura funzionare.

Ti vergogni dell'italietta,imperatore del nulla? In un'Italia seria non saresti mai stato premier nemmeno per un mandato. Rappresenti pienamente la pochezza culturale e morale di questa nazione.

E questo è quanto,dunque. Da una parte il parassitismo antisociale a favore delle clientele fancazziste rappresentato da prodi,dall'altra la nullità tragicomica rappresentata da Berlusconi e la sua auspicata repubblica delle veline.
Restiamo speranzosi che qualcosa cambi,ma la possibilità di una terza posizione vera(non quella prostituta politica che vuole fondare mastella)non si vede nemmeno all'orizzonte.

mercoledì 6 giugno 2007

SPECIALE: chi l'ha Visco

La pietra di scandalo è la scalata alla BNL da parte di Unipol e delle coop rosse. Chissà quali nefandezze nasconde questa scalata. Famosa è la frase di Fassino che gongolava "Adesso abbiamo una banca!". Ed infatti le indagini erano partite. Ma ecco che entra in scena Visco che, tramite pressioni pressochè quotidiane, sollecita al generale Speciale la decapitazione vertici della GdF della lombardia. Speciale, col rigore che contraddistingue le forze armate, si rifiuta di asservire la GdF alle forze politiche. Visco aprì quindi una crisi istituzionale che culmina in oscure minacce che costringono il generale a rassegnare le proprie dimissioni dall'incarico.
"Visco mi disse - ha dichiarato il generale nell’interrogatorio reso all’avvocato generale Manuela Romei Pasetti - che se non avessi ottemperato a queste direttive erano chiare le conseguenze cui sarei andato incontro".
Inquietante.
Chi vi scrive sta in questo momento seguendo il dibattito al Senato sulla questione.
Il vampiro Padoa Schioppa ha avuto la faccia tosta di descrivere il generale Speciale come una sorta di minaccia per la società. Però prima avevano proposto di mandarlo alla corte dei conti se avesse smesso con quelle indagini. Una cosa vergognosa.
Mettiamo caso che avessero ragione. Che Speciale sia un infame, un pericolo pubblico. Ed allora perchè dargli una promozione? Perchè Visco è stato costretto a consegnare le deleghe?
Ed in ogni caso perchè non sono state seguite le normali procedure di trasferimento? E perchè trasferire gente che occupava il posto da appena 13 mesi?
Domande a cui nessuno ha saputo rispondere. Nessuno tra i membri della sinistra. Neanche il padrineggiante viceministro Visco, che non ha avuto neanche il buon gusto di essere presente al senato, tranquillo del baluardo che gli ergerà la sua turpe maggioranza. Fulgido esempio di attaccamento alla poltrona, come dice Castelli.
Padoa Schioppa mostra i suoi canini aguzzi: ride. Se la ride con la discrezione e la pacatezza di un conte transilvano. Io non vedo cosa ci sia da ridere.
La verità è che sono state dette oggi delle calunnie vergognose.
Il generale Speciale ha mostrato di essere un grande uomo ed un grande professionista, preferendo perdere il proprio posto piuttosto che venir meno ad i suoi doveri di giustizia ed ha rifiutato la corte dei conti.
La maggioranza è stata chiamata a votare le dichiazioni del vampiro ed ovviamente ha vinto la mostrando che a questo governo non interessa il bene del paese, ma il suo unico interesse è foraggiare se stesso.
Ma vorrei portare l'attenzione del lettore sulle dichiarazioni di Di Pietro:"Quello che ha fatto Visco è vergognoso, ma voterò a favore del governo perchè l'alternativa sarebbe andare tutti a casa".
Per farvi capire: l'alternativa sarebbero le elezioni che condannerebbero perentoriamente la sinistra.
Quindi Di Pietro voterà a favore del governo, nonostante le nefandezze di cui si sta coprendo, perchè è l'unico modo per rimanere al governo conservando un posto di potere strapagato alla faccia del volere del popolo.
C'è chi parla di golpe.