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sabato 14 giugno 2008

La buona battaglia

Sollecitato da un blogger irrispettoso nei confronti della Chiesa e della religione cattolica, apro questa discussione. Sono pronto alla discussione, sull'argomento che si vorrà scegliere.

Prometto che non ci saranno censure, ma si gioca in casa mia perchè devo tutelare la discussione.
Verrà cancellato ogni messaggio contenente una bestemmia.
Non ne voglio leggere assolutamente. Sul mio blog sono in grado di impedirne la presenza.
Educazione e civiltà poi sono le regole principi che spero verranno rispettate.

Ripeto, non voglio certo pubblicità. Me ne frego, ho già la mia visibilità e non ho alcun interesse ad avere più accessi al blog: non ci becco una lira. Ma questo blog è stato aperto anche per poter dare un minimo di insegnamento e testimonianza alla gente.
Il dibattito che ne nascerà potrà essere utile.

Mi sembra che tutto sia nato da una discussione sull'aborto.
Bene, la buona battaglia può aver inizio.

25 commenti:

Penelope ha detto...

O Signore, per vivere Te in mezzo agli uomini,
uno dei più grandi rischi da prendere
è quello di perdonare,
di dimenticare il passato dell'altro.
Perdonare e ancora perdonare,
ecco ciò che libera il passato
e immerge nell'istante presente.
Amare è presto detto.
Vivere l'amore che perdona,
è un'altra cosa.
Non si perdona per interesse,
non si perdona mai perché l'altro
sia cambiato dal nostro perdono.
Si perdona unicamente
per seguire Te.
In vista del perdono oserei pregarti, o Gesù,
con la tua ultima preghiera:
Padre, perdona loro,
perché non sanno quello che fanno.
E questa preghiera
ne farà nascere un'altra:
Padre, perdona me,
perché così spesso anch'io non so ciò che faccio.
Fa' che sappia ricominciare sempre di nuovo
a convertire il mio cuore:
per essere testimone di un avvenire.

Anonimo ha detto...

secondo me chi insulta la Chiesa, anche quando questa ha palesemente ragione, è da ascrivere nella cerchia dei cialtroni.
Ormai sappiamo, ad esempio, che l'aborto così com'è oggi è un assassinio, ma si continua a praticarlo e a elevarlo come una grande conquista.
carcaroth

Domenico & Gianluca ha detto...

La mia posizione in merito è risaputa.
Aspetto durk di passofalso per il dibattito

durk ha detto...

Ho già detto ciò che penso sull'aborto. Erroneamente si pensa che chi è favore dell'aborto voglia ammazzare qualcuno.
Strano, invece, il fatto che io parli di aborto come LIBERTA' e POSSIBILITA' di scelta e che questa LIBERTA' e POSSIBILITA' venga subito classificata come omicidio. Si dovrebbe essere liberi anche di sbagliare oltre che di dire ciò che si vuole.
Sta di fatto, inoltre, che anche il topic della discussuione è sbagliato. Io non ho nessuna intenzione di parlare di aborto, su cui ho già espresso ampiamente un'opinione con la quale io sono d'accordo e non mi devo giustificare con nessuno di questo.
C'è da dire che vi ho dato anche una buona mano. Una bestemmiuzza qua e là e vi è subito sembrato lecito lasciare nell'ombra vari altri quesiti posti (molto più difficili, forse, da disquisire).
Del resto, anche questa potrebbe essere la dimostrazione che la censura è proprio un automatismo psicologico: rifiuto totale di ciò che potrebbe entrare in qualche modo in conflitto col proprio pensiero.
Eppure anche questa è una censura.
E vorrei far notare che sono bastate poche parole per far volare l'attenzione su qualcosa su cui è facile dibattere per il semplice fatto che non c'è discussione. La differenza, infatti, sta sul punto di discussione, il vostro è aborto = no vita, il mio è aborto = scelta.
Ciò non vuol dire che la scelta di abortire sia giusta. Del resto anche quella dell'astinenza sessuale da parte dei religiosi non è giusta verso il proprio corpo (e spesso sfocia in atteggiamenti che dovrebbero quantomeno far vacillare la vostra obiettività di pensiero [non parlo di fede] come pedofilia e violenza sessuale di vario tipo). Del resto non sono stato io a dire "andate e moltiplicatevi" e la suddetta astinenza sessuale è stata istituita nel medioevo (cosa che ho già detto, ma che forse, come tante altre, non è stata letta o presa in considerazione).
La differenza sta nel fatto che basta sollecitare il vostro moralismo per farvi chiudere gli occhi. Lo fate da fin troppo tempo, a questo punto mi chiedo se siate anche in grado di guardare la realtà in faccia.
La realtà è che se anche io ammettessi di poter sbagliare non cambiarebbe molto. Se la chiesa ammettesse di poter sbagliare, forse ciò aiuterebbe a cambiare il mondo e a far ricredere molta gente intelligente che potrebbe anche credere in un dio che non ha mai sbagliato, ma non in esseri umani che hanno sbagliato, sbagliano e continueranno a farlo e non lo ammetteranno mai.
Questo è tutto. Non ho nient'altro da dire. Profondamente deluso dalla chiesa e dai suoi seguaci, come al solito. Mi lascio andare in una bestemmia per conto mio, non vale nemmeno la pena di aggiungere altre provocazioni. Basterà anche questa volta questa semplice frase a far cadere tutto il senso del commento e a costruirvi i vostri paraocchi.
Saluti a tutti.

PS: Vorrei far notare che, inoltre, vengo a parlare su un blog non mio perchè la pubblicità di cui sono stato "denunciato" non mi serve. E vorrei, inoltre, che venisse garantita una discussione super partes in cui non offendo nessuno. Desidero, ad ogni modo, far notare che le preghiere, come quella in questi commenti, potrebbero offendere (non me, sono molto più tollerante di quanto non pensiate) un qualsiasi laico, in quanto potrebbero considerare le preghiere alla stregua di vili formule magiche di altri tempi che ledono quindi la laica fede nella scienza. Ovviamente, nessuno a parte me ve lo farebbe notare per semplice buon senso. E se mi state per dire che le preghiere non offendono nessuno, che sono solo parole (o anche solo preghiere), potrei dire che anche per me le bestemmie sono solo parole e che, in ogni caso, l'anima è mia e la gestisco io (sempre che esista un'anima). Ancora saluti.

durk ha detto...

Vorrei ancora ringraziare gli amici e padroni di questo blog, me ne stavo per dimenticare, sperando che il mio commento rimanga.

Domenico & Gianluca ha detto...

Il commento resterà assolutamente. Non ho mai cancellato messaggi civili. Non inizierò adesso.

Sull'aborto ti invito a leggere i miei vecchi post. Potresti trovare discorsi molto interessanti.

Sulle preghiere. Quando fatte a mò di magia offendono laici e cattolici. Quando fatte per devozione sono indifferenti ai laici e gradite agli occhi dei cattolici. Così la preghiera su scritta resterà.

Metti troppa carne al fuoco e non si può fare una discussione normale.

Vuoi parlare di preti pedofili. Del problema ci siamo già occupati nel blog, basta usare il motore di ricerca interno.

Devi solo scegliere l'argomento. Ho la presunzione di credere che non avrò problemi ad affrontare un qualsiasi argomento.

Sparare a zero con 2000 parole che impediscono la lettura al visitatore e un modo comodo per uscire di scena in una situazione che comincia a farsi spinosa.

durk ha detto...

Anche il portare il discorso su altre questioni, può essere considerato un tentativo di sviare un argomento spinoso (gioco a cui, voglio sperare, tu non voglia prestarti). Come te, ho la presunzione di poter parlare di argomenti svariati (non quella di parlare di tutto, ogni tanto mi piace anche ascoltare), su cui, ovviamente, devo essere preparato e conoscere entrambi i lati della medeglia (senza la saccenza di parlare a sproposito, che mi auguro non ti confaccia, nè a te, nè a chiunque altro voglia partecipare alla discussione che proponi). Sul mio essere prolisso, mi spiace, ma è solo un modo per essere chiari ed esaurienti su quale sia la mia posizione.
Sull'aborto, mi pare di aver già espresso il mio modo di pormi: ovvero una scelta che non deve dipendere da nessuno che non siano la madre o i genitori insieme, ovviamente seguiti col giusto aiuto psicologico e consci della responsabilità della propria decisione. Nè io, nè altri devono arrogarsi il diritto di giudicare su questo.
La libertà di scelta non deve, a mio avviso, essere violata.
Sono, ovviamente, del parere che ogni caso vada studiato e seguito a sè e che non si possa scegliere di avere un figlio e poi, semplicemente, cambiare idea.
Ad ogni modo, se anche si considerasse l'aborto un errore, penso che anche dagli errori si possa imparare e che si debba, in ogni caso, poter garantire una buona esistenza a chiunque ci si prenda la briga o l'impegno di mettere al mondo. Ancora saluti.

Domenico & Gianluca ha detto...

No, guarda, non ci siamo capiti. Non voglio spostare l'argomento sui campi in cui sono più ferrato.
E' naturale che se dai una sfogliata all'etichetta "bioetica" capisci che mi muovo con una discreta perizia sull'argomento. Ti do proprio carta bianca.
Esci l'argomento dove ti senti a tuo agio, la questione che ti scatena questo odio contro la Chiesa che ti fa culminare nella bestemmia.
Io ti dimostro che, dietro tutto questo, c'è solo la pressione di una cultura massonica (anticattolica) volta a dare addosso alla Chiesa.
Con un alone di buonismo, questo pensiero massonico lava il cervello delle persone predisposte da una mediocre preparazione (storica, teologica, sociale) o da una semplice cultura del piacere personale.

durk ha detto...

La mia bestemmia contro la chiesa lede solo la vostra morale buonista (io, buonista, non lo sono mai stato), per me è un misero intercalare e un motto da sfottò per gente che troppo pudica rimane sciocata e si mette a pregare dinanzi a tali "infamie" verso un dio che non ritengo esista e che, se esistesse, non starebbe a perdere tempo con quattro poveri imbecilli che preferiscono rinchiudersi in quattro dogmi piuttosto che allargare il proprio pensiero. Strano che tutto questo "segreto" sia nato dalla figura di un grande rivoluzionario come quella di Gesù Cristo. Per quanto riguarda le stronzate della massoneria, mi spiace, ma non credo abbiamo a che fare con me. Io sono per una scelta morale nella scienza e per una divisione tra spirituale e terreno. Non condivido, ad ogni modo, il concetto secondo il quale la morale gretta ed antiquata abbia la possibilità di costringere la scelta altrui ad un pensiero limitato ed arrogante. Non c'è etica nella scienza, solo buon senso, i buonismi lasciamoli ai moralisti. Costoro sono spesso così tanto impegnati a scandalizzarsi che non trovano proprio il tempo di ascoltare ed allargare i propri orizzonti.
Detto questo, ritengo, tra l'altro, di avere già abbondantemente discusso sull'argomento aborto, ergo, questa discussione non mi interessa più. Non mi piace essere etichettato, ancor meno come assassino, da chi non sa distinguere se sia più importante la morale di bassa lega o la libera scelta. Se girate avanti coi paraocchi e addirittura vi dovete rifare alla massoneria (per di più dandomi del buonista), mi sa che state scendendo molto in basso.

Domenico & Gianluca ha detto...

Mai la bestemmia è un atto innocuo. Per il credente la bestemmia è il grido dell'Inferno. Per l'ateo è un atto compiuto nel preciso obiettivo di mancare di rispetto verso il credente.
Rilegare la bestemmia ad un misero sfottò è indice della pochezza di un uomo.

Non credo tu sia massone. Credo solo che tu, come molti altri, ti sia fatto plagiare dalla propaganda massonica.

La morale non è mai gretta ed antiquata. E' universale. Bloccare l'omicidio di una persona è un atto dovuto. Il tuo assenso verso l'aborto è fondato sulla scientificamente ridicola teoria che il feto non sia vita individuale. Ti mancano proprio le basi scientifiche. Se non hai voglia di sleggiucchiarti qualche pagina seria continuerai a credere che l'aborto sia solo una scelta.

Anche la scienza segue la sua etica. La bioetica segue le leggi di Natura. Il Giusnaturalismo. Scommetto che avrai sentito parlare di gente come Aristotele, Cicerone o Ugo Grozio (bada bene: non sto citando Bibbia o Vangelo). La scienza deve essere regolamentata, quindi, da leggi di natura. La scienza si deve fermare quando compie un abominio contro le leggi di natura (l'aborto ne è un esempio). E lo dico io che nella vita mi occupo di scienza.

Detto questo, sei liberissimo di andare. I lettori hanno capito quello che c'era da capire.

durk ha detto...

A parte che, come dimostri, sulla libertà di scelta non hai molto da disquisire.
Per quel che riguarda l'aborto, secondo quanto tu dici, un figlio nato da una violenza sessuale, per esempio, sarebbe dunque una manna dal cielo, un atto di dio, una condanna divina, o la semplice legge della giungla? Dov'è questa etica di cui tanto parli? Dov'è il tuo dio in quel momento? E non malcelarti dietro satana, che la psicologia e la scienza mi pare abbiano fatto già parecchi passi avanti sulla spiegazione di comportamenti difformi.
E, comunque, pienamente d'accordo su una scienza regolamentata. Magari anche sul fatto che la Chiesa non dovrebbe occuparsi di ciò che non riguarda la religione, ma appunto, la scienza?
E, comunque, una cultura laica non ha bisogno di essere influenzata da alcuna massoneria, visto che è, molto probabilmente, preesistente sia alla chiesa che alla massoneria stessa.
I lettori possono capire quello che pare a loro, per me, come al solito, la scelta è libera.

Anonimo ha detto...

durk esprimo il mio pensiero seppur non con grandi paroloni, capendone ben poco di bioetica e scienza.riguardo all'aborto successivo ad una violenza carnale.prova a pensare se una persona che ammiri,che so uno scienziato,un grande filosofo o anche un amico non fosse al mondo perchè magari frutto di una violenza carnale e la madre avesse deciso di abortire,saresti dello stesso parere?se fosse toccato a te?
sai si parla tanto di genocidi...prova a pensare quante milioni di vite vengono spezzate ogni giorno nel mondo,nel nome di una libera scelta,come la chiami tu.pensa, se fra questi bambini mai nati ci fosse quello col dono della scienza,se ci fosse uno che sapesse dare al mondo quel qualcosa che gli altri non riescono a dare,se fra loro ci fosse il nuovo leonardo,il nuovo einstein,il nuovo flemming... e potrei continuare.
rifletti
leo

Domenico & Gianluca ha detto...

Il fatto è che tu parli di libera scelta quando, libera scelta, non c'è. Qui non si parla del "mi metto il vestito rosso o nero?".
Si parla del diritto alla vita. Nessuno ha l'autorità di negarlo. La scelta è solo tra partorire e tenere il bambino o partorire e lasciarlo in ospedale. Lì sì. Può farlo.

Dimmi che colpa ha il bambino se il padre ha violentato una donna.
Nessuna colpa. La donna in questo caso sarà chiama ad uno sforzo superiore.
Le si chiede di portare avanti la gravidanza e di lasciare il bambino in ospedale (se non lo vuole). Senza dargli neanche il nome.
Non sarà il figlio a pagare la violenza del padre.

Voglio sottolineare che ti sto rispondendo perfettamente senza nominare una sola volta la parola "Dio". Perchè questo? Perchè non c'è bisogno. La nostra religione rispetta appieno il diritto di Natura. Quindi in argomento bioetico ti rispondo semplicemente rispettando le leggi di natura, valorizzate dalle conoscenze scientifiche assodate come quella che il feto è già vita umana individuale.

Sulla Chiesa. Vuoi che la più grande istituzione della Storia non dica una parola in materia di bioetica ai suoi fedeli? E' giustissimo così. Se invece la Chiesa dovesse intervenire sul potere temporale avresti ragione tu. Eppure non credo di aver mai sentito Benedetto XVI mettere parola sull'addizionale IRPEF o sul sistema maggioritario. Solo un'altra teoria dal discutibilissimo livello culturale frutto di un lavaggio del cervello.

durk ha detto...

Il problema principale, amico leo, è che non è una scelta mia o tua o di chiunque altro che non siano la madre o i genitori. E, comunque, potrebbe essere anche il nuovo Galileo Galilei, sarei della medesima opinione. Fatto sta che non credo che la scienza sia fatta solo di menti tanto illustri. E non penso nemmeno che la chiesa abbia il diritto di giudicare le scelte altrui.
E, comunque, non sono a favore di nessun genocidio, ma mi auguro che tu sia d'accordo con me sul fatto che sia una responsabilità molto grande quella di mettere al mondo un figlio e che i genitori debbano scegliere onestamente e responsabilmente di effettuare questa scelta o meno e, in tal caso, debbano assicurare al nascituro una vita dignitosa, cosa che molte madri che scelgono la dolorosa via dell'aborto capiscono di non poter dare a quel feto (che, tra l'altro, al momento dell'aborto nelle giuste disposizioni legislative, non è ancora formato come essere umano e senziente, come la stessa natura insegna, dato che gli aborti sponetanei avvengono fino all'incirca al terzo mese di gravidanza).
E mi chiedo, poi, data la grande tutela della vita che vi arrogate, perchè vi scagliate contro la ricerca sulle cellule staminali dato che potrebbero essere utilizzate per salvare molti malati e molte vite? Cos'è in quel caso, deve provvedere dio, a differenza di quando si attacca una persona ad una macchina per costringerla a respirare con l'abuso dell'accanimento terapeutico? Un persona non ha dunque il diritto di vivere e morire dignitosamente? Credi davvero che possa nascere una mente brillante da un bambino non voluto e la cui esistenza sarebbe etichettata ed emarginata nella migliore delle ipotesi? Se la mente fosse così brillante e la vita così poco formativa, credo che al massimo potremmo avere un altro furioso, intelligentissimo serial killer.
E, ad ogni modo, non è di aborto che io discuto, ma di libertà di scelta che è inviolabile.

durk ha detto...

Beh, se il bambino non ha le colpe del padre, mi chiedo perchè io dovrei essere battezzato per un peccato che non ho commesso come quello di rubare il sacro poco.

E, comunque, mi pare che il tuo Papa abbia più volte invitato i suoi fedeli a non votare su un certo famoso referendum sulle cellule staminali e su leggi che sono di uno stato che si professa LAICO, come il divorzio o l'aborto. Mi pare normale che difficilmente si metterà a parlare di tasse che la Chiesa non ha mai pagato.

durk ha detto...

*pomo

durk ha detto...

Il lavaggio del cervello lo hanno fatto a me che parlo di discutibilità di giudizio, o a voi a cui un giudizio e un giudice sono stati imposti?
Sul tuo portare a termine una gravidanza e ABBANDONARE il nascituro, dico che è una scelta anche quella, scelta che però non mi pare esalti molto la tutela della vita perchè, se per tutela della vita, intendi l'ABBANDONO, dovresti riguardare la tua bioetica moralista e, per di più, maschilista che non tiene nella benchè minima considerazione il fatto che anche il portare avanti una gravidanza costa ideologicamente (soprattutto con la tua proposta di ABBANDONO finale), psicologicamente, fisicamente ed economicamente (soprattutto in uno stato come il nostro dove il costo di un figlio è alto e lo stato non aiuta [se non in parte infinitesimale] le future genitrici, violentate o meno che siano).

Domenico & Gianluca ha detto...

Sulle cellule staminali.
Vi è una duplice ignoranza.
1° ignori il fatto che la Chiesa è SOLO contro la sperimentazione su cellule staminali embrionali (perchè l'embrione è già persona umana)
2° ignori il fatto che le cellule staminali embrionali servono a poco perchè troppo indifferenziate. Quelle utili sono le stem cells del cordone ombelicale o del midollo osseo e la Chiesa non ha alcun problema contro di esse. Anzi.

Se un bambino in orfanotrofio dovesse essere discrimintato la colpa sarebbe solo della società. E non di quella cattolica, ben abituata a non discriminare come insegnatoci da Cristo.

Sul peccato originale.
Non vedo come possa interessare ad un ateo, comunque col peccato originale paghiamo un peccato d'orgoglio verso Dio. E' il simbolo del fatto che, in una vita, di peccati ne commetteremo tantissimi, ma con umiltà ci pieghiamo alla misericordia divina. Ma tu sei ateo, che t'importa?

Il Papa parla ai fedeli e ne ha diritto. Lo stato è laico, ma i suoi fedeli sono cattolici. Si fanno i referendum e le leggi non passano per volere del popolo. Si Chiama DEMOCRAZIA. A molti non piace, ma in Italia funziona così.

Io sono molto più anarchico di quello che credi. Da cattolico, non c'è uomo mortale che può comandarmi perchè seguo le leggi divine.

So perfettamente quanto costa ad una donna. Per questo, in molti miei articoli, mostro come soluzione all'aborto un vero e proprio STIPENDIO. Lo stato non può permettere che si abortisca per motivi economici. Darà alla madre sostegno economico e psicologico durante tutta la gravidanza e continuerà a darlo per i primi anni se la madre deciderà di tenere il figlio.
La soluzione c'è. Serve solo applicarla.

durk ha detto...

Mi pare che la 194 fosse stata votata dal popolo. Quindi in piena democrazia. Ergo, mi chiedo, perchè cambiarla? Misteri della fede?
E, comunque, non c'è stato che abbia tanti soldi da spendere... e nemmeno il Vaticano ha mai investito granchè in ciò che tu proponi. Finchè non si trovano i soldi, siamo punto e a capo. E poi non si può nemmeno scegliere per la madre: se vuole abortire, il problema non è tuo. La scelta non è tua. Quando smetterete di arrogarvi il diritto di scegliere e giudicare per gli altri? E metti che a una non gli va di portare avanti una gravidanza per nove mesi e che se ne vuole vivere la sua VITA per cavoli suoi bella tranquilla? Ma perchè gli devi andare a rompere le scatole? Che t'ha fatto di male? Sarà LIBERA di scegliere come meglio crede per sè, per il SUO feto, per la SUA anima, per il SUO credo? Non dimentichiamo che in Italia, fortunatamente, non ci sono solo cattolici.
Ma non ho capito perchè devi imporre la tua legge agli altri. A nessuna cattolica viene intimato di abortire se non lo vuole. Dovrebbe essere lecito abortire se una non è cattolica, che cavolo di fastidio ti da? E metti che ci questa abbia fatto l'amore con tutte le precauzioni possibili e immaginabili e che per pura sfiga il preservativo (che, al contrario di quanti molti credono non è sicuro al 100%) non abbia funzionato, che questa abbia una vita da portare avanti, che so, studio o lavoro, che fa? Molla tutto e rimane indietro per mettere al mondo un bambino che non vuole e che magari non può manco mantenere o prendersene cura? Ma che cavolo stiamo dicendo? Ma scherziamo? La vostra non è democrazia, è un'imposizione ideologica. Ma che cavolo volete dalla gente? Che creda per forza nelle tante stronzate che dite? Che non dico che sia tutto sbagliato, come non penso che tutto quello che dico possa essere giusto per tutti, ma farvi gli affari vostri dato che la scelta non è vostra, punto e basta e che questo non lo potrete mai cambiare?

Domenico & Gianluca ha detto...

La 194 l'ha voluta il popolo (non sto qua a parlare dei motivi, prendiamolo come dato di fatto). Adesso una parte del popolo chiede che venga cambiata. E' sempre il popolo a parlare. Se ci sarà un referendum sarà ancora una volta il popolo a scegliere democraticamente il destino dello stato.

Non tocca al Vaticano uscire i soldi. Nonostante questo la Chiesa è la sola che fornisce un aiuto psicologico gratuito. Davanti ad ogni Chiesa infatti è possibile trovare un numero verde da chiamare. Lo Stato non lo fa. Ne fai un problema di soldi? Stella col suo libro ci ha mostrato fior di sprechi.
I soldi ci sono. Basta usarli bene.

E quì casca l'asino.
La donna è libera di scegliere per se, per la sua anima, per il suo credo, tutto quello che vuole. Ma qui siamo davanti ad una scelta che implica la vita o la morte di un'altra persona.
Il bambino non è DELLA donna, è NELLA donna. Il bambino è una persona, sostanza individuale di natura razionale.
La donna non può decidere di ucciderlo perchè "se ne vuole stare per i cavoli suoi, bella tranquilla".

La donna, eticamente, non ha potere di scelta sulla vita di un'altra persona. Quindi la soluzione non è l'aborto, ma il parto e l'abbandono del bambino se proprio non vuole tenerlo.

E non c'è nulla di dittatoriale. Non vi è alcuna tutela del diritto alla vita del nascituro.
Il feto viene paragonato ad un oggetto di proprietà della donna. Non è così che funziona.

In un periodo dove il pensiero dominante è "faccio quello che voglio" certe cose sono difficili da comprendere, ma è solo logica.

Negare il diritto alla vita del nascituro in favore del piacere di una serata in discoteca si commenta da se.

Anonimo ha detto...

Premetto che nelle motivazioni a favore dell'eliminazione dell'aborto trovo sempre una sconfortante confusione sul valore della natura; a volte viene caldeggiata, altre sminuita.



"Il bambino non è DELLA donna, è NELLA donna."
il feto E' ANCHE LA DONNA. Usa le sue energie, il suo corpo, il suo sangue, tutto questo attraverso la placenta (che si forma in primis dalla madre) perché senza NON VIVE, fino alla 22sima settimana.

E anche con l'aiuto del corpo della madre questo feto non sente come un bambino, non prova come un bambino, finché il suo sistema nervoso non sarà in avanzato stato di formazione non avrà sentimenti e sensazioni UMANI.

Formazione che senza la madre è impossibile.

Tanta attenzione per la vita di qualsiasi tipo, anche quando sostanzialmente differente da quella di un essere umano formato, mi sembra in contrasto con lo scempio che facciamo di animali e piante.

Non voglio che queste mie parole vengano scambiate per un incitamento alla soppressione di un uomo in stato vegetativo: perché in questi casi bisogna tenere in considerazione anche il dolore che i suoi parenti proveranno nel perderlo, la vita condotta in passato, il suo corpo del tutto formato e funzionante, e una quantità di altre variabili.

Altra questione ancora è quella dell'anencefalia. Trovo molto triste far diventare il feto un bambino destinato a morte sicura e più sofferta. Ma se i genitori vogliono ritengono una prova la sofferenza provata per la morte sicura di un loro figlio...



"Il bambino è una persona"
giusto. Mentre il feto SARA' una persona, e finché ha bisogno di un altro corpo per sopravvivere rimane un progetto di persona: ha le istruzioni e le potenzialità per diventare tale ma senza la sua mamma non può diventarlo.
Un feto è meritevole di alta considerazione, si spera di amore, di cura e di attenzione. Ma non è soggetto di diritti umani finché del tutto umano non diventa.



"Il feto viene paragonato ad un oggetto di proprietà della donna"
il feto è una parte della donna, prende le sue energie come fa una qualsiasi altra parte del suo corpo anzi di più (il nutrimento assunto da una gestante va in primis al feto). Il feto è parte del corpo della donna finché non ha una possibilità di sua vita autonoma.


Se solo, invece di spingere i laici all'eliminazione dell'aborto, ci si adoperasse per spingere la Chiesa a rivalutare gli "atti impuri" (diventati inopinatamente tali da "adulterio" che erano nel VI comandamento) e la contraccezione...

(anche gli spermatozooi non uniti all'ovulo sono persone da non eliminare? In effetti spargere il seme senza voler procreare non è da buon cattolico. Allora anche l'ovulazione, cioè l'eliminazione degli ovuli, che sono gli spermatozooi ovvero i gameti della donna, e che escono da soli dal mio corpo ogni mese, anche l'ovulazione è contronatura e anticristiana?)


Firmato: una donna che non abortirebbe ma che non si nasconde dietro paraventi improbabili (far nascere mio figlio sarà una scelta d'amore e non un'imposizione)


P.S. "Guai a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito..." (Luca 11:46)

P.P.S. questa domanda parrà ingenua o blasfema, ma perché il sacrificio di Isacco dovrebbe essere considerato diverso dalla prova tremenda che di sicuro (per un buon cattolico) sarebbe un aborto? Quante contraddizioni...

Domenico & Gianluca ha detto...

Odio essere ripetitivo e, tra l'altro, non ho tempo per rispondere.

Prometto una risposta più completa quando avrò risolto i problemi tecnici che stanno impedendo il lavoro sul blog.

Nel frattempo la rimando agli altri interventi e agli altri post nei quali troverà piena risposta alle sue affermazioni, mirabile esempio di dilettantismo scientifico ed umanistico.

Anonimo ha detto...

Ciao sono terry,
una discussione veramente interessante..e complimenti per il blog.
Oggi in una società in cui la logica della morte sembra più forte non si tutela affatto la vita del nascituro. I consultori in Italia non aiutano per niente o quanto meno pochissimo, la donna a portare avanti una gravidanza pur se indesiderata..l'aborto diventa la via più facile.
Cmq parlare oggi di queste tematiche è davvero difficile. Io da qualche giorno ho creato un blog sulla bioetica..è ancora piccolo ma spero possa essere un piccolo faro nella luce. A presto

Anonimo ha detto...

Vedo che nonostante il tempo e presumibilmente i problemi siano passati, le mie affermazioni dilettantesche non sono state affrontate, preferendo convogliarmi verso i post e i video di propaganda affissi in questo blog. Penso che il fatto di voler sminuire dubbi ed idee sia stata comunque una risposta. Molto deludente :)

Firmato: una donna che non abortirebbe ma che non si nasconde dietro paraventi improbabili (far nascere mio figlio sarà una scelta d'amore e non un'imposizione)

Rusty ha detto...

Ragazzi mi spiace per tutti.. ma credo sia presuntuoso rilegare una vita ad un corpo in questo mondo.. quindi in un certo senso essere genitori è un peccato.. e per quanto riguarda la chiesa credo essa sia un cancro per la società.. uno di quei tumori maligni che all'inizio ti uccide piano piano senza che tu te ne renda conto è quanto te ne sei reso conto è troppo tardi.. la gente ha bisogno di credere in un entità superiore che la salvi dall'oblio della morte perché è debole e ha paura.. senza religioni gli uomini farebbero le stesse cose che fanno oggi solo che le farebbero alla luce del sole.. questo blog un po mi fa ridere per la sua ingenuità ahahah