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lunedì 19 marzo 2007

Mastella da Ceppaloni


Quest'uomo ritratto nell'intento di ingozzarsi,è il nostro Ministro della Giustizia. Dopo una laurea in filosofia, non so dove abbia trovato il tempo di fare il giornalista,impegnato com'era nella militanza nella DC e nel suo vero hobby che è fondare partiti(CCD,CDR,UDR,UDEUR). Quest'uomo riesce ad adattarsi alla politica italiana come i muschi sulla nuda roccia. Ministro del lavoro con Berlusconi, della Giustizia con Prodi e a breve esponente del famoso partito di centro (non prima di questa legislatura,bene inteso...dicono che le poltrone ministeriali siano molto comode).
Ultimamente si è dilettato nell'esporre il proprio "no" ai DiCo,onde attrarre a sè altri cattolici sprovveduti.
La tattica è interessante,analizzarla può essere utile affinchè questa classe di persone non si faccia irretire nuovamente(d'altro canto un motivo ci sarà se costui è sempre lassù da 6 legislature). Analizzeremo il suo comportamento ad Anno Zero,il programma di Santoro dove tra l'altro si dà impunemente modo di esprimersi ad una Borromeo,tanto per dire.
Bene,il ministro inizia col circondarsi di un'aura di cattolicesimo tra le più melense mai viste...dichiara di essere un cattolico come Madre Teresa,(padre Pio no?)dichiarazione poi totalmente gratuita,parlando di DiCo.
Inizia a parlare di famiglia naturale,ma dimentico dell'evidentemente frettolosa laurea in filosofia non riesce a spiegare la sua posizione alle pur scontate domande poste dal pubblico fazioso.
L'inetto si impantana nella definizione di "famiglia naturale",non riuscendo a spiegare che una famiglia (intesa a livello giuridico e non religioso) anche quando non fertile,avrebbe comunque in potenza la facoltà di adottare bambini ed educarli nel modo più adatto.
Non riesce a far capire neanche una delle centinaia motivazioni secondo i quali questi DiCo sono un'ingiustizia,potenzialmente capace di creare pseudofamiglie che entreranno in competizione con le famiglie normali per le varie graduatorie(lavoro,case,etc.) tutto questo per riconoscere diritti già ampiamente garantiti o legittimamente da garantire al massimo con qualche accorgimento a livello di regolamento ospedaliero o notarile.
La cosa che mi cruccia è il fatto che costui si sia messo dalla mia parte. Dalla parte del "no". Chi pensava il "no" come un atto bigotto, ne ha avuto una falsa conferma. E questa responsabilità va al Ministro.
Ma la cosa atroce è la seguente: Prima della sua mesta uscita, il vergognoso ha addirittura l’ardire di accusare Santoro intimandogli “lei non può farmi fare la figura del cretino di fronte all’Italia!!!”.Mi chiedo se la colpa sia di Santoro o della scarsissima cultura colmata dalla presunzione di quest’uomo.
Ieri poi il colmo:non contento della figuraccia,lo ritroviamo su Rai 1 ieri a parlare dello stesso argomento. Domenica In però non è la bolgia di Anno Zero,e lì anche un mastella può essere preso sul serio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche io ho visto "Anno Zero",il programma di quell'idiota di Santoro, quando era presente anche il ministro della giustizia. DEvo però dire che mi ha disgustato molto più il contesto, ho apprezzato che Mastella si sia alzato ed andato via avendo visto lo schifo che la televisione ha proposto (e spero se ne siano accorti tutti!). Per cui, sebbene ,come la Littizzetto, preghiamo tutti che Mastella "entri per l'indulto":)...non mi ha fatto TROPPA antipatia quella sera!

Francesca Sambataro

Domenico & Gianluca ha detto...

In realtà i contesti schierati esistono ed esisteranno sempre. Sono solo una sfida in più,una gara in trasferta che, evidentementente, il nostro improponibile ministro della giustizia indultina non riesce minimamente a sorreggere.

Le domande erano legittime,se la folla rumoreggia c'è il modo per zittirla:fornendo loro le risposte adeguate.

Ragionando in tal modo nessuno dovrebbe andare neanche al tg4 o su rai3. L'informazione è SEMPRE faziosa,soprattutto se ha interessi politici o economici.
Siccome la carta stampata è schierata politicamente o posseduta da chi è schierato politicamente e i media lo stesso,l'ultima speranza di fare discussioni obiettive è rimasta la rete e i blog,dove nessuno ha interessi di sorta.
Ma ho letto che anche qui stanno per estendere il lungo braccio.