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domenica 8 luglio 2007

Ma cos'è il terrorismo?


Una bella domanda a cui tutti propongono questa risposta:
Il terrorismo è una forma d’azione violenta “indiretta”, cioè non rivolta contro un obiettivo specifico definito,ma verso bersagli indeterminati e indifesi con lo scopo di produrre terrore.
La cosa fondamentale,è non fare confusione col termine "guerriglia",che invece,posti due fronti di cui uno decisamente inferiore all'altro,prevede uno scontro bellico "nascosto",ma comunque diretto contro le forze armate nemiche.

Il terrorismo va sempre e comunque condannato,come atto infame contro gli inermi. Va semmai appurata la responsabilità degli atti,avendo negli stati uniti e in israele fulgidi esempi di stati tendenti al "false flag".
Informandosi(per fare un rapido esempio) sull'11 settembre 2001,ci sono 2 modi soli per credere alla versione ufficiale degli stati(canaglia) uniti
1)Essere stupidi
2)Essere pagati per crederci

Questa condanna non si può avere per gli atti di guerriglia,da considerare addirittura legittimi. Alcuni facili esempi sono le aggressioni al popolo eletto invasore lungo la striscia di Gaza o in Cisgiordania.
Altri esempi sono gli attacchi in Afghanistan o Iraq (quelli contro le forze militari).


Certamente,nella lotta contro il famigerato Asse del Male(zuppo di petrolio) è considerato valido ricorrere alla propaganda più falsa e vergognosa:
1)Non c'è differenza tra terrorismo e guerriglia(avete mai sentito il termine "guerriglieri" legato ad Hezbollah,Hamas o simili?mai,sono tutti terroristi).
Gli islamici(se ne fa un discorso etnico,culturale e religioso) sono tutti inevitabilmente sanguinari assassini e naturalmente propensi al terrorismo.
Impossibile trattare con loro,come ci indottrina la propaganda kazara
2)Il musulmano non combatte per i soprusi che subisce in Iraq,Afghanistan,Palestina o quant'altro. Lo fa perchè ha fastidio della florida e superiore cultura occidentale.
3)Va di moda,dopo gli studi sull'11 settebre,ricorrere al cosiddetto fenomeno dell'"incestuous amplification",che consiste in "una condizione bellica dove uno ascolta solo quelli che sono già d’accordo con lui, rinforzando determinate opinioni e creando una situazione matura per una valutazione delle azioni errata."
In pratica,si crea il panico nella popolazione e si infervora la stessa zittendo o ridicolizzando chi la pensa in modo diverso.
D'altro canto non penserete di essere in un paese liberale laddove l'informazione è in mano a Vespa,Mentana, Ferrara,Magdi Allam o Lerner, no?
Chi la pensa in modo diverso è pazzo,svalvolato e -logicamente- antisemita.
Così si crea un circolo vizioso di ignoranza e odio che infervora la popolazione e crea consensi.

Ma quindi,a fronte di quello che abbiamo scritto, la definizione di terrorismo esula dai contenuti religiosi,etnici o politici.
Non importano le armi utilizzate,ma le modalità di utilizzo. Anche i militari,laddove colpiscano in modo strategicamente inutile la popolazione inerme,diventano terroristi.
Quindi
TERRORISTA è anche l'America e il bombardamento di Nagasaki del 1945
TERRORISTA è anche l'Inghilterra a Dresda nello stesso anno
TERRORISTA è anche il popolo eletto nelle incursioni a gaza e cisgiordania
TERRORISTI sono anche tutti gli stati che fanno vittime tra la popolazione civile quale che sia la nomenclatura della missione

Chi tace o asseconda(come ho detto) non è un terrorista.
Al limite o è ignorante o è complice,a il risultato è lo stesso.


Ps. in foto il gratuito fungo atomico di Nagasaki.
Chissà che tra qualche anno non ci venga detto che a lanciare la bomba sia stato Osama Bin Laden. Nella orwelliana fattoria degli animali in cui viviamo,la verità è solo quello che viene pubblicizzato

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