Google
 

domenica 16 marzo 2008

Il dialogo che non vogliono


Una delle pochissime cose che ricorderò con piacere del governo Prodi è la volontà del ministro degli esteri D'Alema a portare avanti il dialogo con Hamas.
Una dichiarazione coraggiosa che nessuno della combriccola di Berlusconi porterà mai avanti. Troppo schiavi di USrAele.
In un conflitto le parti sono due ed il dialogo deve essere affrontato con entrambe. Hamas è stato regolarmente eletto dal popolo palestinese, ma non ha mai potuto governare perchè scomodo per Israele. Così nascono sanguinosi conflitti che bagnano di sangue la Terra Santa.
D'Alema sapeva bene a cosa andava incontro. Le comunità ebraiche e i media gli danno addosso. Fiamma Nirenstein vomita su di lui i suoi deliri.
In realtà c'è ben poco da fare: se si vuole ottenere la pace in Palestina il dialogo deve passare per Hamas. Il servilismo nei confronti di Israele ci rende complici dello sterminio che lo stato ebraico sta perpetrando nei confronti dei palestinesi e, naturalmente, ci inimica a questi.
Quì non si parla di trattare con i terroristi. Quella in Palestina è una vera e propria guerra portata avanti nell'unico modo con cui può farlo un paese del terzo mondo contro la terza potenza militare mondiale: colpisci e scappa.
I telegiornali hanno parlato per giorni e giorni della bomba nella scuola rabbinica, ma dimenticano i raid che Israele compie nella striscia di Gaza e negli ormai esigui territori rimasti sotto l'Autorità Palestinese. Ogni giorno decine di persone muoiono di stenti, quando non sotto i modernissimi missili israeliani, magari sganciati da elicotteri Apache che sorvolano il territorio senza dare un minimo di pace alla popolazione.
E poi ci sentiamo dire che i missili sono stati sganciati in risposta al lancio degli ormai famosi razzi Qassam.
La gente pensa a chissà quale arma di sterminio di massa quando sente parlare di razzi Qassam. Sono solo dei cilindri di ferro, spesso privi di esplosivo. Armi naturalmente inferiori anche ai peggiori pezzi dell'arsenale giudaico.
La soluzione per la pace non può passare unicamente per Israele perchè Israele non vuole la pace.
La sua politica nei confronti dei palestinesi mostra la precisa volontà di sterminarli.
Non possiamo permetterlo.
Quindi complimenti a D'Alema e speriamo che il suo successore sia in grado di portare avanti il lavoro che è stato cominciato.

Nessun commento: