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lunedì 3 marzo 2008

Li stanno sterminando


Il massacro di Palestinesi sta raggiungendo cifre impressionanti. L'invasione di gaza ha causato più di 100 morti e diverse centinaia di feriti. tra i morti,anche bambini dai 6 mesi ai 12 anni. Con questi, si è sforata quota 1000 in 5 anni.
E tutto questo,in risposta(a detta del governo israeliano) al lancio di razzi qassam al di là di quel vergognoso muro.
Stavolta,insieme ai qassam(che sono razzi artigianali,spesso incapaci di esplodere o addirittura senza esplosivo all'interno)c'erano i grad,attempati missili sovietici che hanno però ucciso un israeliano di Ashkelon,a 15 km da Gaza.
La risposta Israeliana è stata devastante. Nel lager di Gaza,più densamente popolato di Hong Kong, i missili hanno ucciso,a sentire le fonti giudaiche,34 miliziani di hamas con omicidi mirati.
Peccato che quei 34 soldati gioco-forza stavano accanto a civili. E l'utilizzo di missili non è naturalmente in alcun modo selettivo. Le vittime innocenti sono più del triplo dei soldati palestinesi morti.

I giudei continuano a piagnucolare di aver agito solo come ultima ratio ai lanci di quei proiettili da catapulta che osano chiamare razzi.
Ma loro- per loro stessa ammissione- sanno chi sono i miliziani,sanno dove abitano,sanno come si riforniscono di armi,sanno i loro movimenti.
Pur con mezzi capaci di uccidere un uomo dalla stratosfera con sistemi puntatori satellitari, sembrano difettare solo nella mira.


Lo sterminio continua e non arriva nessuna chiara condanna all'operato di Giuda. E il leone continua a mordere la colomba sempre più a fondo. Presto morirà nell'indifferenza del mondo.



Riportiamo una mail di un medico palestinese,tratta da www.effedieffe.com
Il dottor Mona El Farra, spiega in una mail com’è la vita sotto Sion:
«Il mio sonno è stato per lo più interrotto la notte scorsa, e così quello di mia figlia. Pesantissime mitragliate contro diverse parti della città, e varie parti di Gaza; il suono dei caccia era spaventoso, e anche quello degli elicotteri. Questa mattina, 28 febbraio, è una guerra aperta senza proporzioni; i civili ne pagano il prezzo. 15 persone sono state uccise negli attacchi della notte, anche un bambino di 3 mesi!!!! (mille i bambini uccisi in cinque anni). Mentre camminavo verso il mio posto di lavoro, la Mezzaluna Rossa (non ho carburante nella mia auto, ma sono solo 25 minuti), ho sentito moltissime esplosioni successive, in varie zone della città; ho visto i soldati delle forze di sicurezza star fuori dalle loro caserme, perché sotto minaccia di bombardamento; ho accelerato il passo, temendo il peggio.
Arrivato al posto di lavoro scopro che non abbiamo carburante per l’ambulanza e gli altri veicoli. Non è entrata una goccia di diesel, a Gaza, da 17 giorni. Tutte le nostre riserve mediche sono finite, mio Dio, questo avrà un effetto disastroso…»


«Medici e infermieri lavorano come sempre sotto pressione; e mentre cerco di organizzare un passaggio di materiale sanitario entro Gaza (è una donazione MECA), non so come faccio a vivere in una così pericolosa situazione; e manca l’elettricità, adesso abbiamo 6-8 ore di elettricità al giorno; l’acqua pulita è un grosso problema per quasi tutti gli abitanti di Gaza.
Non ne posso più, sono esausto, svuotato dal dire e ripetervi sempre le stesse cose, e le cose che vanno di peggio in peggio. Perciò cercate di capirmi se non vi scrivo. Ora sono preoccupato soprattutto della mia vita; e di fare fronte alle necessità di forniture mediche. Il mio fine è giustizia e pace. Passate parola»


Passate parola anche voi

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