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domenica 3 febbraio 2008

Rianimare i feti!

Farà scalpore: 4 università romane hanno firmato un documento che prevede l'obbligo a rianimare il feto nato vivo nel tentativo di abortirlo.
Cerchiamo di essere più chiari: se, durante l'intervento di interruzione volontaria della gravidanza, il feto nasce vivo bisogna rianimarlo "anche se la madre è contraria, perché prevale l'interesse del neonato", chiarisce Domenico Arduini, direttore della clinica di ostetricia e ginecologia di Tor Vergata, uno dei firmatari del documento "il neonatologo guadagna minuti preziosissimi perché non ha più il dovere di discutere con i genitori prima di decidere, come accadeva prima".
La volontà omicida della madre non ha più importanza. Neanche se il bambino dovesse presentare malattie o malformazioni. Inoltre non vi è nel documento nessun accenno alla settimane del feto.
Certo, sarà evitata ogni forma di accanimento terapeutico, ma verranno fornite al bambino le cure che gli sono dovute in quanto persona umana.

Un diretto in faccia alla follia femminista.

"E' mostruoso. - latra Elettra Daiana (ovviamente di Rifondazione Comunista) - La donna viene considerata un semplice contenitore, privo di volontà e responsabilità. La si considera un qualcosa a disposizione di una volontà superiore. Di fatto, la si annulla. Bisogna uscire dal silenzio e combattere questa volontà di potere maschile che mira a ridurre le donne in condizioni di inferiorità giuridica".

Di mostruosa c'è solo la furiosa ostinazione della signora Daiana nel volere la morte del bambino.
Il nostro parere è che dietro la ridicola accusa di considerare la donna un contenitore c'è l'intenzione di considerare il bambino un oggetto.
Il bambino sarà rianimato.
Se la madre continuerà a non volerlo potrà avvalersi dell'abbandono giuridico ovvero lasciarlo in ospedale, anche in modo del tutto anonimo.
Abbandono giuridico che è la soluzione con cui si può conquistare l'abrogazione (o quantomeno la modifica) della 194.

Femministe, comunisti e radicali promettono guerra.
Siamo pronti.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

è strano che due siciliani come voi non dedichino nemmeno due righe a Sant'Agata...e dite di essere ultra cattaloci!
vabbè sicuramente sarete palermitani.

Domenico & Gianluca ha detto...

E' molto fastidioso leggere un commento, nel quale sembra che la patrona della mia città venga usata come arma per becere beghe di campanile con Palermo (o forse con IL Palermo).

In ogni caso, per richiedere articoli potete contattarci sulla mail gemelli.neri@hotmail.it

i lettori ci perdoneranno se a volte non siamo tempestivi nello scrivere i pezzi, ma gestire un blog è impegnativo e i nostri impegni sono molteplici.

Anonimo ha detto...

si ma come avete appena risposto a questo commento e come avete dedicato articoli alla bloody sunday e alla giornata della memoria ebraica potevate anche occuparvi di qualcosa che dovrebbe essere molto importante per voi come cattolici e come catanesi.
la mia non è una critica è solo una costatazione.

Domenico & Gianluca ha detto...

Capisco, amico mio, ma adesso sono sotto esami vari e il pc lo vedo di sera per leggere le mail.

Comunque ho chiesto ad un caro amico di scrivere un pezzo per il blog sulla festa.
Lui sarà certamente più bravo di me perchè, con sommo rammarico, ormai sono diversi anni che non ho la possibilità di essere a Catania per la festa di Sant'Agata.

Anonimo ha detto...

Proprio l'altro giorno ho sentito parlare un medico a proposito di questa pratica assurda di rianimare a tutti i costi un feto. Il medico ha detto che il feto rischia dei danni gravissimi al sistema nervoso e non solo; secondo questo medico accanirsi su un feto per cercare di rianimarlo a tutti i costi è una tortura che va contro tutti i principi della medicina. E' un uso assolutamente improprio della medicina stessa. Meno male che esiste ancora gente intelligente!

Domenico & Gianluca ha detto...

Che ci sia un rischio di danni fisici nel bambino è evidente, ma molti possono essere evitati.
E' giusto che si forniscano al bambino vivo le stesse cure che vengono offerte a tutte le altre persone umane.

L'opinione della madre abortista non ha più senso: c'è una vita da difendere.
Ad ogni modo, verrà evitato, come è chiaramente scritto nell'articolo, l'accanimento terapeutico.

L'uso improprio della medicina è quando si utilizza l'ars curandi per nuocere.

Anonimo ha detto...

L'uso improprio della medicina è quando questa viene utilizzata come tortura: accanirsi nel tenere in vita un feto sapendo di fargli più male che bene è assoluta tortura. Queste cose le ha dette in medico esperto, non me le sono sognate io. Informatevi prima di scrivere assurdità!

Domenico & Gianluca ha detto...

Ma chi ti ha detto che rianimare un feto in queste condizioni sarebbe una tortura inutile?

Il medico esperto sarebbe il tuo medico di base in un paesino?


Dalla 22° settimana e per un peso di 500 grammi è possibile il parto pre termine e il bambino ha buone chances di sopravvivenza.


Chiedilo al tuo medico,e vedi cosa ti dice. Vedrai che imbarazzato ti dirà "ahm...ehm...non so,può essere".



Questo per adesso. Presto speriamo che gli ingegneri biomedici attivino questa geniale invenzione dell'utero artificiale che ci permetterà di bypassare i capricci omicidi di queste donne.
Mi auguro che a quel punto, visto che comunque vogliono farsi scavare l'utero,permetteranno la salvezza della creatura.

Anonimo ha detto...

la decisione di rianimare i feti senza il consenso della madre è una delle più idiote venute fuori negli ultimi anni, ovviamente solo in Italia, dove c'è il Vaticano che anzichè andare avanti tira ad andare indietro, poteva essere sparata una cosa del genere.

Oltretutto mi sembrate in disaccordo tra voi stessi, perchè questo è accanimento terapeutico.

Sì dai datemi dell'ignorante, è l'unica cosa che sapete fare dare degli ignoranti agli altri, prima di fare un'altra losca figura vi premetto che sono una laureata con lode.

Anonimo ha detto...

IO VORREI DIRE SOLO UNA COSA. AMMETTO CON SINCERITà CHE QUALCHE TEMPO FA ERO FAVOREVOLE ALL'ABORTO, IN QUANTO LO CONSIDERAVO SOLO DAL PUNTO DI VISTA DELLA DONNA E DELLA SUA LIBERTà, NEL SENSO CHE SECONDO ME ERA GIUSTO ABORTIRE SE LA DONNA NON SI SENTIVA IN GRADO DI PORATARE AVANTI LA GRAVIDANZA. OGGI COME OGGI, FORSE PER UN MIO AVVICINAMENTO ALLA CHIESA, FORSE PERCHè SONO CRESCIUTA E MATURATA, MI VEDO CONTRARIA ALL'ABORTO. COME MOLTI DI VOI LO CONSIDERO UN OMICIDIO, LA DONNA CHE PORTA IN GREMBO UN BAMBINO NON PUò PIù PENSARE AL SINGOLARE, DEVE DECIDERE PER L'ALTRA PERSONA E NON è GIUSTO DECIDERE DI UCCIDERLA. SCONVOLTA DALLA FACILITà CON LA QUALE MOLTE RAGAZZINE, PRATICANO L'ABORTO, VORREI SOLO DIRE CHE SE TI REPUTI TANTO MATURA DA AVERE RAPPORTI...BEH...NON CONSIDERARE IL BAMBINO UN ERRORE, PRENDITI LE TUE RESPONSABILITà. è FACILE DIVERTIRSI, MA NN ESISTONO PIù PERSONE CHE HANNO IL CORAGGIO DI FARE DELLE SCELTE IMPORATANTI DATO CHE LE LORO UNICHE PREOCCUPAZIONI SONO,COME VESTIRSI E QUALE RAGAZZO "ATTRACCARE". IL FETO è VITA, LA VITA INIZIA SUBITO, LA VITA LA DONA DIO E SOLO LUI HA IL POTERE DI TOGLIERLA.

Domenico & Gianluca ha detto...

X puc19
"Ignorante" per lei non vuole essere un insulto, ma una constatazione.
Il medico nel salvare la vita al bambino compie solo il proprio dovere. Non si parla di accanimento terapeutico perchè, detto in parole povere (vengo in aiuto alla sua laurea con lode) "il gioco vale la candela": il bambino può vivere senza alcun problema.

La madre non è proprietaria della vita del bambino e non può quindi "spegnerlo" solo perchè lei ha deciso così.
Il fatto di preferire la morte del bambino all'abbandono giuridico è indice solo di una furia omicida.

Domenico & Gianluca ha detto...

Il coraggio di cambiare idea è uno dei più elevati.
Grazie per il commento.

PS. firmate i commenti, anche solo con un nickname.