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lunedì 3 dicembre 2007

Sul Limbo

Benedetto XVI l'ha definito "un problema pastorale urgente" visto il crescente numero di bambini morti (uccisi dall'aborto) senza Battesimo.

Io sono solo uno studente di medicina (e quindi non certo di teologia), ma riflettevo: nel Limbo, se esistesse, si dovrebbero subire le stesse pene spirituali dell'Inferno, ma prive della sofferenza fisica. Questo perchè, come ritroviamo nel Catechismo, le sofferenze spirituali dell'Inferno derivano dalla lontananza da Dio e dall'impossibilità di raggiungerLo.

Prendendo ad esempio i bambini abortiti, è intuibile che non hanno commesso alcun peccato (se non il peccato originale), così come non hanno compiuto nessun atto di carità.
Dio, essendo infinitamente giusto non può premiarli col Paradiso perchè i bambini abortiti non hanno fatto nulla di bene; d'altro canto, essendo Dio infinitamente buono, non può condannarli a soffrire in eterno la Sua lontananza perchè non hanno fatto nulla di male.
La Grazia vince il peccato.

In ogni caso, ogni cattolico è chiamato a credere al Papa ed alla sua infallibità in materia di Fede. Benedetto XVI ha dichiarato inesistente il Limbo.
Così è.

La soluzione teologica alla questione dell'aborto potrebbe essere che i bambini abortiti vadano in Purgatorio con la possibilità di ricevere pochi suffragi. Questo non alleggerirebbe l'enorme responsabilità spirituale di un peccato così grave ai genitori ed ai medici abortisti, ma darebbe la possibilità ai bambini di raggiungere il Paradiso e di godere delle presenza di Dio.
Ma queste sono solo mie teorie, sarei curioso di leggere il parere di qualche sacerdote o studente di teologia.
Nulla nel frattempo ci vieta di pregare per le anime di quei bambini: che possano presto raggiungere la Gloria di Dio.

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