domenica 2 dicembre 2007
Jesse Owens:un mito antirazzista
Jesse Owen fu uno degli sportivi più importanti della storia. Riuscì a stabilire l'insuperato record di conquistare ben 4 medaglie d'oro in una sola olimpiade(come lui solo Karl Lewis nel 1984). Ma la cosa interessante è che le sue 4 medaglie d'oro arrivarono alle olimpiadi di Berlino del 1936. Di fronte ad Adolf Hitler che con le stesse voleva dimostrare la presunta superiorità razziale germanica.
E invece vinse Owens,e la stampa ricamò una storiella secondo la quale Hitler se ne andò dallo stadio per non premiarlo. Facciamo parlare direttamente Owens,citiamo le sue stesse parole: " Quel giorno, dopo essere salito sul podio del vincitore, passai davanti alla tribuna d'onore per rientrare negli spogliatoi. Il cancelliere tedesco mi guardò, si alzò in piedi e mi salutò con un cenno della mano. E io feci altrettanto.
Penso che gli scrittori mostrarono del cattivo gusto nel criticare l'uomo del momento in Germania."
(Jesse Owens, The Jesse Owens Story, 1970.)
Paradossalmente fu Roosevelt,impegnato nelle elezioni e ben lontano dal volersi inimicare gli stati del sud,a non volerlo incontrare. Curioso,no?
Nello stesso libro sopra citato Owens si lamentava del fatto che sotto il terzo Reich gli era concesso di vivere in un albergo a 5 stelle,servito e riverito.
In america,fino agli anni "60(tardino,in effetti...) non gli era concesso di salire sui mezzi pubblici nè di prendere l'ascensore.
Curioso...
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2 commenti:
Certo che ne scrivi di stronzate.
Basterebbe vedersi le immagini della gara per vedere come sono andate le cose.
Ha ragione. Scrivo stronzate. Anzi scriviamo stronzate.
Io nel mio blog e Jesse Owens nel suo libro (the Jesse Owens Story, 1970).
So che è difficile da cogliere, ma c'è dell'ironia in questo commento.
Con una risata di scherno porgo i miei saluti.
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