E' il tema di un quadro esposto nel museo diocesano di Vienna. L'artista è Alfred Hrdlicka, autodefinitosi stalinista e ateo.
Non voglio certo pubblicare l'immagine di un quadro del genere: non voglio dargli alcuna visibilità e poi la mia ignoranza in campo artistico me lo fa giudicare una merda.
Di parere opposto è l'autore che, dopo essersi paragonato a Leonardo da Vinci, ha detto che sono secoli che nessuno crea un crocifisso meglio di lui.
Alla domanda del pubblico che chiedeva il perchè della scelta di rappresentare scene di orgia omosessuale nell'Ultima Cena, il vecchio blasfemo ha risposto: perchè non c'erano donne.
Assurdo il comportamento irresponsabile del vescovo di Vienna, il card. Schönborn: permettere l'esposizione di uno stalinista nel museo diocesano è già vergognoso. Si aggiunga che non ha avuto neanche l'accortezza di valutare le opere prima di esporle.
Erich Leitenberger, portavoce dell'arcidiocesi di Vienna, dopo lo scoppio del caso, si è affrettato a dire che la scelta di esporre certi quadri non significa approvare il contenuto delle opere.
Poi si supera con una frase trionfo di stupidità: ritengo un fatto positivo che artisti che non credono oppure che cercano ancora la risposta della fede si occupino di tematiche bibliche.
Leggendo una cosa del genere mi chiedo se il cardinale ci stia prendendo in giro o sia del tutto impazzito.
Michelangelo si è occupato di tematiche bibliche e i suoi nudi sono nella Cappella Sistina.
L'opera blasfema di Hrdlicka è indegna di un giornaletto pornografico da due lire.
Che Hrdlicka dipinga tutto ciò che vuole negli ultimi mesi che Dio vorrà concedergli. Ma che un cardinale commetta l'errore di esporre feccia del genere non può passare impunito.
giovedì 10 aprile 2008
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