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giovedì 24 gennaio 2008

Che incredibile faccia tosta!


Apprendiamo dall'ansa,capitolo "approfondimenti" il seguente articolo che pubblichiamo nella sua interezza,riservandoci di mettere in RISALTO i punti salienti.

RAPPORTO UE RIVELA: CRESCE ODIO PER EBREI

TEL AVIV - Cresce l'odio per gli ebrei tra i Paesi dell'Unione europea, un odio razziale che talvolta sembra persino seguire l'andamento del conflitto israelo-palestinese. Lo rivela l'ultimo rapporto dall'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Ue (Fra), che sarà reso pubblico entro la fine di gennaio ma di cui l'ANSA ha ottenuto un'anticipazione.

Sono le 22 pagine di una "copia di lavoro" che dimostrano come nel 2006 in ben sette dei nove Paesi monitorati gli episodi a sfondo antisemita siano aumentati. In testa alla classifica si colloca il Regno Unito, che ha visto passare gli incidenti accertati da 455 a 594, seguito dalla Francia (passata da 508 a 541 episodi) e dall'Olanda, che ha visto lievitare il numero delle aggressioni o delle offese agli ebrei da 159 a 261 in un solo anno.

L'incremento in numero assoluto riguarda anche Belgio (da 58 a 63), Repubblica Ceca (da 42 a 48), Danimarca (da 37 a 40) e Svezia (da 111 a 134). Stabile invece l'Austria e in lieve calo la Germania, che rimane tuttavia il Paese, fra quelli citati dal rapporto, con il maggior numero di episodi a sfondo antisemita: nel 2005 furono 1682, nel 2006 sono stati 1662. Il Paese in cui l'antisemitismo sembra crescere in modo esponenziale, si scopre tuttavia essere la Francia: raffrontando l'andamento degli incidenti registrati dal 2001 al 2006, il rapporto calcola un sorprendente aumento del 61%. Ed è proprio fra la banlieue francesi che gli analisti dell'agenzia europea hanno notato una curiosa coincidenza: le manifestazioni antisemite sembrano seguire l'andamento del conflitto israelo- palestinese.
Fra il 2002 e il 2004, ad esempio, mentre in Medio Oriente la tensione cresceva, in Francia si registrava il picco nel numero di aggressioni agli ebrei. All'inizio del 2006 un marocchino francese di origine ebraica, Ilan Halimi, venne rapito, seviziato e ucciso da una banda di 22 estremisti: forse é solo un caso, ma in quello stesso periodo gli integralisti islamici vivevano l'eccitazione del trionfo elettorale di Hamas a Gaza e in Cisgiordania. Il rapporto dell'agenzia europea non trascura infine di citare anche l'Italia, sebbene non compaia fra gli Stati monitorati. Per il nostro Paese vengono perciò utilizzati i dati forniti dal ministero dell'Interno italiano ai ricercatori dell'Osce, e dai quali emerge che in un anno sono stati 62 gli incidenti contro gli ebrei.

Se la cifra fosse corretta, in questa virtuale graduatoria dell'odio antisemita l'Italia si collocherebbe nella media di Belgio e di Repubblica Ceca, si rivelerebbe più razzista dell'Austria, ma molto meno di Germania, Inghilterra e Francia. Il documento ammette quanto sia difficile (e spesso imprecisa) la catalogazione degli episodi a sfondo chiaramente "antisemita".

In alcuni Paesi, come ad esempio la Francia, le statistiche ne tengono conto in modo esplicito. In altri Paesi é invece addirittura vietato rivelare eventuali retroscena a sfondo religioso per i crimini commessi. Gli incidenti catalogati spaziano così da casi gravissimi come omicidi, linciaggi o ferimenti, a episodi di vandalismo (spesso contro tombe o monumenti) fino ai graffiti offensivi e ai più moderni "sms" telefonici.
carlo.bollino@ansa.it



E adesso brevemente,cerchiamo di leggere tra le righe.
Non si capisce come ci si possa stupire del fatto che l'"antisemitismo" segua l'onda del conflitto israelo-palestinese.
Gli occhiuti statistici dell'UE (o di tel-aviv? nell'articolo la città è quella,ma la statistica DOVREBBE essere dell'U.E. ...ammesso che ci sia differenza) badano a vedere se in Danimarca siamo realmente passati da 37 a 40 e non magari a 41,ma non hanno visto che i paesi dove maggiormente si registrano questi casi sono a forte componente islamica. Islamici che naturalmente vivono con rabbia le torture ai quali,anche in questi giorni, è soggetto il popolo palestinese.
Ma come si fa a definire gli atti presi in statistica come "antisemiti"?
Ci viene spiegato dopo. Nella statistica sms di protesta (e c'è da immaginare pure scritte sui muri, clacson ai semafori,bucce di banana a terra e naturalmente manifestazioni filopalestinesi) vengono registrati come atti antisemiti se rivolti contro un ebreo. Al pari di un omicidio.
Lasciamo che sia l'intelligenza del lettore ad immaginare quanti siano gli omicidi o le vessazioni in statistica e quante le battutine,le barzellette,gli sms o il clacson ai semafori.


Come mai questa stupida statistica? Forse perchè sulla striscia di Gaza si sta compiendo un genocidio che non deve assurgere al grado di "Olocausto"? Forse perchè troppe notizie sono scappate ed è il caso di urlare immediatamente all'antisemitismo per zittire gli europei?
Lasciamo anche questo all'intelligenza dei lettori.

Sarebbe però utile iniziare ad allenarsi... Nel 1950 quando si scoprirono i campi di concentramento nazisti gli ebrei accusarono l'europa intera di omertà. E i nostri nonni riuscirono a biascicare un timido "...non sapevamo...non potevamo sapere".


Beh,cerchiamo di allenarci,noi. Quando arriveranno i nostri nipoti a chiederci come mai non abbiamo fatto nulla,cerchiamo di fare in modo che il nostro "...non sapevamo...non potevamo sapere" sia un pò meno imbarazzato,quanto meno.

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