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venerdì 25 gennaio 2008

Lettera a Spielberg


Se ne discute nel Forum Tratto da Thule-Toscana 5 maggio 1999 Questa lettera mi è stata mandata da Roger Dommergue Polacco de Menasce, un ebreo francese da me conosciuto tramite un video girato da Ernst Zundel proprio agli inizi del mio interessamento al movimento revisionista. Sfortunatamente il Dr.Dommergue parlava con un accento francese così marcato che non potei comprendere parte del contenuto di quel video, ma ricordo vividamente quanto Zundel, al ritorno dal suo viaggio in Francia, fosse rimasto affascinato dall’onestà e dall’integrità di quell’uomo. Perciò, quando ricevetti questa lettera via posta elettronica, la pescai immediatamente fuori dalla montagna di posta che aspettava di essere letta e cominciai a scorrerla. Credo di non farvi cosa sgradita nel mandarvi questa testimonianza di ciò che io chiamo “Estorsione Olocaustica S.p.A.” l’ho lasciata intatta, per cui vi chiedo di soprassedere agli errori grammaticali e al fatto che il Dr.Dommergue appaia veramente esasperato per la stridente arroganza etnocentrica mostrata dai suoi congeneri ebrei che sfruttano l’Olocausto in maniera così stridula e spietata. Non so se anche altre persone oltre a me abbiano ricevuto una copia di tale lettera. Eccovela di seguito. Ingrid Rimland [curatrice del sito di Ernst Zundel, ndt.]. “Caro amico, mi farebbe piacere sentirla di tanto in tanto. Le mando la lettera che ho scritto a Spielberg, assieme ad allegati. La prego di porre attenzione al brano “ammissione di colpevolezza di un rabbino”, sfortunatamente in lingua francese. Vale la pena di tradurla. Se ne ha una traduzione in inglese, La pregherei di inviarmela per posta elettronica. E’ qualcosa di assolutamente tremendo, oltre che affascinante e inaspettata. Toute ma bonne amitié”.
Egregio Sig. Spielberg,
Vorrei che la Sua onestà eguagliasse il Suo grande talento. L’ho vista alla televisione francese, dove Lei ha dichiarato di voler inondare di propaganda olocaustica le scuole tedesche. Lei ha ricordato che i testimoni sono in grado di convincere pienamente, riguardo alla realtà della Shoah (i 6 milioni, le camere a gas). Sento come mio dovere di ebreo e dopo 20 anni di studi sul problema storico dell’olocausto, il richiamare la Sua attenzione sui fatti. I fatti sono alquanto testardi, e visto che nessuno è in grado di negarli, molti della nostra etnia hanno dovuto far sì che disgustosi politici varassero leggi staliniste-orwelliane che proibissero di menzionare qualsiasi cosa concernente il dogma “6 milioni/camere a gas”, portando definitivamente quest’alchimia ad un culto perpetuo. In caso di mancato rispetto del silenzio e dell’adorazione del mito, si viene colpiti da multe, carcere o entrambe le cose. Il professor Faurisson, che ha studiato la materia per 20 anni, è stato praticamente massacrato. Ciò è completamente ridicolo, ma dai la polizia e la giustizia di tutti i paesi in mano al Signor Levi ed egli non sarà più ridicolo: ecco il XX secolo! Tali leggi sono, conformemente, la prova assoluta del falso prima ancora dello studio della sua impossibilità aritmetica e tecnica. No, Signor Spielberg, Lei non troverà UN SOLO testimone che vide 6 milioni di ebrei assassinati. Lei non troverà UN SOLO testimone delle camere a gas al Zyklon-B che, accanto ai forni crematori, avrebbero sterminato da 1000 a 2000 persone alla volta. Legga il mio “La Shoah sherlockholmizzata” qui allegato: è il riassunto di 20 anni di studi sulla materia. Il mito “6 milioni/camere a gas” e un nonsenso aritmetico e tecnico. In verità gli strilli e i piagnistei dello Shoah Business, a 50 anni dalla fine della guerra, sono disgustosi, degradanti : è una disonorevole mancanza di pudore. Nessun popolo nella storia è stato mai visto gemere ancora sulle sue perdite 50 anni dopo una guerra, neanche sulle sue perdite effettive e reali. Anche se i “6 milioni/camere a gas” fossero veri, sarebbe un disonore fare tale chiasso e spremere così tanti soldi ovunque: chi erano gli usurai della Repubblica di Weimar? Lei lo sa altrettanto bene quanto me. Ciò è tanto più vero in quanto sappiamo che 6 000 000 sono una rozza esagerazione e che le “camere a gas” al Zyklon B sono un’impossibilità tecnica. (V. Processo Degesch nel 1949). Nei fatti, 150 000 o 20 000 ebrei morirono nei campi tedeschi di tifo e di fame. Molti altri morirono ma da combattenti contro la Germania, alla quale noi, gli ebrei, avevamo dichiarato guerra nel 1933! (Hitler era allergico all’egemonia dell’oro e del dollaro: così poté dare lavoro a sei milioni di disoccupati, prima della messa in funzione delle industrie belliche tedesche!). Conosce il libro pubblicato in quel periodo e scritto dal nostro congenere Kaufmann: GERMANY MUST PERISH [La Germania deve morire, ndt.]? (1) Sappiamo che 80 000 000 di Goyim vennero massacrati in URSS, sotto un regime politico quasi interamente ebraico, da Marx a Warburg a Kaganovic, Frenkel, Yagoda, i boia di quel regime. Sappiamo che dopo il 1945 i russi e gli americani uccisero e violentarono comunità tedesche in tutta Europa dalla Lituania all’Albania. Sappiamo che 1 500 000 di prigionieri di guerra tedeschi furono fatti morire di fame dopo la guerra (un famoso libro è stato pubblicato qualche anno fa, ma viene ignorato). Troverà assieme a questa lettera anche un testo in francese di un rabbino: “A rabbi pleads guilty” [un rabbino ammette le colpe]: sfortunatamente non sono in possesso né dell’originale in tedesco né della sua traduzione in inglese. Dovrebbe farselo tradurre. Il rabbino condanna il comportamento ebraico in Germania 50 anni prima del nazismo e giustifica l’apparizione di Hitler. Riguardo al male che abbiamo fatto all’umanità assolutamente non redento dai Suoi eccellenti film o dal virtuosismo di un Yehudi Menuhin, o dalla bomba a neutroni di S.T.Cohen, ho scritto un libro ispirandomi da testi scritti da importanti ebrei che si collocano di gran lunga oltre i maggiori testi anti-semiti scritti da Goyim.

Simone Weil ha tratto un tragico riassunto:

“Gli ebrei, questa manciata di persone sradicate, sono stati la causa dello sradicamento dell’intera umanità”.

E George Steiner:

“Per 5000 anni abbiamo parlato troppo: parole di morte per noi e per gli altri”.

Sappiamo che tutte le città tedesche con più di 100 000 persone vennero distrutte durante l’ultima guerra, con donne e bambini: non vi è che silenzio riguardo questo vero olocausto. Se consideriamo l’andazzo preso dallo Shoah business, ciò che si intende fare in Germania è in verità la maniera più sicura per accumulare un’enorme quantità di anti-ebraismo la cui esplosione sarà unica nella storia. Discrezione e moderazione devono essere il nostro comportamento: tutte le altre cose sono un suicidio. Né il “mondialismo” né leggi orwelliane contro i “crimini di pensiero” possono prevenire l’esplosione di antisemitismo: solo il NOSTRO comportamento può. Ciò che Lei fa e tutto il frignare e il pompare denaro possono soltanto istigarlo. Esso aumenterà oltre ogni proporzione ragionevole, se vi può essere una proporzione ragionevole nell’antisemitismo. So che è praticamente impossibile controllare la nostra propensione alla speculazione e che solo l’abolizione della circoncisione all’ottavo giorno lo potrebbe (il nostro particolarismo deriva dal turbamento dei ventuno giorni della prima pubertà, che inizia precisamente all’ottavo giorno) ma dobbiamo, almeno, cercare di evitare tali gravi errori quale quello che Lei intende compiere in Germania e che sarebbe terrificante. Sono un grande ammiratore dei Suoi film (tranne che di “Schindler’s List”: chieda alla moglie di Schindler riguardo alla vera realtà storica, ma questa è la pecca minore). Spero che Lei esamini attentamente quanto Le ho mandato e rifugga dalla follia della maggioranza dei nostri congeneri. Le risponderò sempre se vorrà avere la lealtà di scrivermi.

Cordialement à vous.

Roger Dommergue de Menasce

6 marzo 1999

Ecco di seguito la II parte della lettera di Dommergue a Stephen Spielberg. Ho lasciato intatte le imprecisioni grammaticali e sintattiche perché essi aggiungono un tocco etnico e di genuina rabbia umana al pezzo. Il professore ebreo di lingua francese Dr.Dommergue ha intitolato questa seconda parte della sua lettera “La Shoah sherlockholmizzata”.
1. Abbiamo notizia, nel corso della storia, di un gruppo etnico che non sarebbe felice nell’apprendere che in una guerra finita cinquant’anni prima ha sofferto molte meno perdite di quanto pensava? Lo scopritore di tal genere di buone notizie non sarebbe ricompensato, festeggiato? O verrebbe forse sommerso con pesanti multe, e dovrebbe scampare a tentati omicidi, come nel caso del Professor Faurisson? Un tal genere di reazioni non appartengono forse ad un grave caso di psicopatia?
2. Gli scheletri viventi che possono essere visti in film come “night and fog” (di Alain Resnais) hanno qualcosa a che fare con le presunte gasazioni? Non sono forse il risultato della fame nei campi causata dal sistematico bombardamento delle città tedesche aventi più di 100 000 abitanti, cosa che provocò gli “olocausti” di centinaia di migliaia di donne e bambini che non vengono mai menzionati?
3. Dove sarebbero stati i 4 milioni di ebrei (se consideriamo che 2 milioni vennero uccisi sul campo di battaglia), quando è risaputo che un campo non poteva contenere più di 60 000 persone, e che eccetto che ad Auschwitz non vi erano camere a gas al zyklon-B? (E neanche riguardo a presunte gasazioni di massa con alcun altro gas non vi fu mai alcuna prova).
4. Valgono a qualcosa i testimoni, quando si sa che la tortura era il modo per spremere le prove incolpanti? Tale fu sicuramente il caso del Comandante Hoess le cui ridicole dichiarazioni sono diventate una leggenda. E che cosa mi dice degli oltre 100 testimoni di gasazioni a Dachau, dove è ufficialmente ammesso che non vi furono camere a gas in quel campo?
5. 130 chili di carbone sono necessari per la cremazione di un corpo morto. Ci viene detto che i tedeschi cremarono 1300 cadaveri al giorno. Gli aerei USA presero centinaia di fotografie di Auschwitz, durante il supposto periodo dell’olocausto. (1943-44). Perché non ne abbiamo nemmeno una in cui si veda una pila gigante di quel necessario carbone? Perché non una singola colonna nera di fumo?
6. Perché le radio, i film, la stampa, la tivù, continuano giornalmente a infliggerci il mito dei sei milioni/camere a gas, in un eterno frignare e lamentarsi? Perché la lobby ebraica va a caccia, 50 anni dopo la fine della guerra, di nonagenari che cercarono di riscattare la Germania dall’iniquità del trattato di Versailles, dal marcio della Repubblica di Weimar, dal collasso della gioventù tedesca, dalla disoccupazione di 6 milioni di persone che, ritornate a lavorare poterono dare pane ai 21 500 000 persone a loro carico?
7. Perché l’AMERICAN JEWISH YEAR BOOK, numero 43, a pagina 666, ci informa che nel 1941 vi erano 3 300 000 ebrei nell’Europa occupata?
8. Com’è possibile che le camere a gas potessero trovarsi proprio accanto ai crematori, quando ogni chimico vi può dire che il zyklon-B è altamente infiammabile?
9. Perché gli storici revisionisti vengono perseguitati quando dimostrano la burla della shoah? Un dialogo scientifico, un confronto forense sono stati chiesti dal 1980 su questioni che sono specificamente aritmetiche e tecniche. Ciò sigillerebbe la verità per sempre. Chiuderebbe definitivamente le bocche. Tale è stato il caso delle fosse di Katyn, di cui si è scoperta la reale paternità (sovietica e non tedesca come affermato per decenni) grazie al revisionismo di Gorbaciov.
10. Come poteva lo zyklon-B gassare 1000 persone alla volta, quando è risaputo che le camere a gas statunitensi per una persona (al massimo due) condannata a morte, sono di una complessità e di un costo inauditi? Perché, al processo contro la Degesch, che fabbricò il zyklon-B, venne dichiarato nel 1949 che gassare in quelle condizioni era impossibile e impensabile?
11. Perché l’ingegner Leuchter, che si occupava della manutenzione delle camere a gas statunitensi, diede una solida dimostrazione che non vi furono gassazioni ad Auschwitz? Perché rapporti austriaci e polacchi hanno confermato il rapporto Leuchter? (3) Perché il rapporto Rudolf, che analizza tutti i risultati, è stato proibito? Perché coloro che divulgano il rapporto Rudolf vengono pesantemente condannati dalla legge in diversi paesi europei? E contemporaneamente non ci si occupa minimamente di verificare la qualità e l’accuratezza di tale rapporto.
12. Perché, per la prima volta nella storia, la tesi con cui si è laureato uno studioso (il signor Roques, tesi sul “rapporto Gerstein”) è stata revocata? E ancora, tale rapporto a sua volta non era stato ammesso al processo di Norimberga! Oltre al conosciuto storico, un ministro socialista, Alain Decaux, affermò sulla stampa che “nessuno poteva accedere al rapporto Gerstein senza dover prima passare per l’eccellente tesi del signor Roques”. Alain Decaux ha scritto: “ho ammirato la perizia e la perfezione di un “cartista” usata dal sig. Roques nella sua tesi di laurea sul rapporto Gerstein”. (dal suo libro: “la guerre absolute”, 1998)
13. Perché Raymond Aron e Francois Furet hanno affermato ad un seminario alla Sorbona (al quale nessun revisionista è stato invitato) che non vi era la più piccola traccia di un ordine scritto o orale di sterminio degli ebrei?
14. Perché non si fa mai menzione della pianificazione dello sterminio dei tedeschi espressa nel libro di un ebreo, Kaufmann (“Germany must perish”), tramite sterilizzazione dei maschi tedeschi? E’ un dettaglio senza dubbio così piccolo?
15. Perché il zyklon-B, usato per scopi igienici dai tedeschi sin dal 1920, poté essere usato nei campi di concentramento per altri scopi che non fossero la disinfestazione e la protezione contro il tifo? Perché grandi quantità di zyklon-B poterono essere trovate in campi dove è ufficiale che non vi fu alcuna gassazione???
16. Perché essi insistono tediosamente sui “sei milioni/camere-a-gas” e mai sugli 80 milioni di Goyim sterminati nell’URSS da un regime politico interamente ebraico, i cui boia portavano i nomi di Kaganovic, Yagoda, Frenkel, Firine, Jejoff, Ourenski, Rappaport, e di altri cinquanta ebrei?
17. Perché, durante il processo Zundel in Canada, i famosi ebrei sostenitori dello sterminazionismo si infamarono da soli parlando di “licenza poetica” nelle loro rivendicazioni olocaustiche, e non tornarono mai più quando convocati dai giudici?
18. Perché la legge Fabius-Gayssot? (il cui istitutore è l’uomo dello scandalo del sangue contaminato, assieme ad un altro, un comunista giustificatore di un regime responsabile di 200 000 000 di cadaveri).
19. Non è la prova suprema del falso? Non è la prova del nove? Non abbiamo alcuna necessità di leggi stalino-orwelliane “che mettano in prigione qualcuno per le sue opinioni” (reato di pensiero in “1984”) come affermato da Toubon, prima che divenisse ministro della giustizia in Francia, per stabilire la verità. Tale legge è anti-costituzionale, anti-democratica, contro i diritti degli uomini. Fatti, prove, pro e contro, è tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il professor Faurisson supplicò la concessione di un forum, aperto anche ad un numero illimitato di contradditori: non l’ottenne mai. L’Abbé Pierre lo chiese: essi finsero di concederlo ma rifiutarono quasi immediatamente. Il forum venne tenuto alla televisione di Lugano. Fu un completo successo per i revisionisti e venne replicato due volte. Nessuno ne ha notizia poiché i media agli ordini della lobby ebraica non muovono un mignolo se non autorizzati.
20. Come mai quando un professore dichiara che l’olocausto è una stoltezza aritmetica e tecnica, egli viene immediatamente destituito?! Ciò, per la prima volta nella storia, istituisce il concetto dissennato di un dogma religioso nella storiografia, e chi non lo adori perennemente, è condannato ad essere colpito dal fulmine inquisitorio di uno stato secolare.
21. Perché l’EXPRESS, famoso giornale francese, nel gennaio del 1995, ha affermato che la camera a gas mostrata per decenni ad Auschwitz I, fu ricostruita dopo la guerra, e che tutto ciò che la concerne è falso?
22. Vi fu veramente un olocausto di 60 milioni di persone in una guerra dichiarata nel 1933 dagli ebrei a Hitler. Hitler aveva dato pane a 6 milioni di disoccupati, aveva buttato fuori la dittatura del dollaro e il totalitarismo ebraico che inquina l’uomo e il pianeta e che è chiamato, con una mistificazione semantica, “democrazia”. Solo due partiti sono rimasti: la giudeopatia totalitaria, che stermina l’uomo e il pianeta e il nazionalismo per i Goyim non ancora infettati dall’influenza ebraica capitalistico-marxista. In “Marianne” Jean Francois Kahn esprime rabbia contro i burocrati del Congresso Mondiale Ebraico sulla spoliazione delle proprietà ebraiche, congresso che si concluse il 3 marzo 1998 a Washington. Egli scrive: “Essi hanno ridotto la Shoah ad un mercato finanziario. Così la tipica vittima della barbarie nazista, l’archetipo del più tremendo genocidio di quest’epoca, non è lo sfruttato operaio di Cracovia, l’umile artigiano di Lodz, il piccolo impiegato di Kiev, il modesto ciabattino di rue des Rosiers, o lo sconosciuto artigiano di Riga, ma il miliardario cosmopolita che collezionava Rembrandt e Rubens, dormiva su sacchi d’oro e firmava qua e là comode polizze d’assicurazione, che mandava i figli in USA per avviarli ad una carriera brillante. Questa potente lobby di oligarchi americani non si vergogna a ridurre l’olocausto ad uno Shoah-business.” Se Faurisson avesse scritto ciò che ha scritto J.F.Kahn, avrebbe un processo in più sulle spalle! Non vi è ombra di dubbio!
R. Dommergue Polacco de Ménasce
(un ebreo che si oppone fortemente alla giudeopatia totalitaria)
Note
(1) Ancora acquistabile in America; lo si può leggere in originale inglese su internet all’indirizzo http://www.codoh.com/germany/GERPERISH.HTML .
(2) Si veda in italiano : Victor Zaslavsky, Il massacro di Katyn. Il crimine e la menzogna, Ideazione Editrice, Roma 1998, acquistabile in qualunque libreria.
(3) Per il pubblico italiano si veda: Il rapporto Leuchter, Ed. All’insegna del veltro, Parma.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

le foibe non le dimendicate e fate bene.
Ma l'Olocausto lo negate.
Un deliri monoclonale....

Domenico & Gianluca ha detto...

Non nego che ci sia stato un piano di discriminazione e sterminio che vedeva come vittima gli ebrei.
Non nego che molti furono uccisi.

Il mio obiettivo è dar voce anche all'altra verità: sono molto critico verso quella che chiamo l' "Industria dell'Olocausto". Parlare di Shoa sta permettendo agli ebrei di portare avanti il loro piano di conquista nei confronti della Palestina.

Questo non lo possiamo accettare.

Anonimo ha detto...

>Non nego che ci sia stato un piano di discriminazione e sterminio che vedeva come vittima gli ebrei.
Non nego che molti furono uccisi.

mi fa piacere perchè è quello che negano i negazionisti

Anonimo ha detto...

Quando scrivi:

"Il mio obiettivo è dar voce anche all'altra verità: sono molto critico verso quella che chiamo l' "Industria dell'Olocausto"

ci devi far capire.
Se l'altra verità è "l'Industria dell'Olocausto" è una cosa
Se per altra verità intendi la versione dell'Olocausto che danno Zuendel, questo ebreo rimbambito e glia altri negazionisti è un'altra cosa che può essere chiamata "altra verità".

Anonimo ha detto...

ERRATA CORRIGE:

che NON può essere chiamata "altra verità"

Domenico & Gianluca ha detto...

Ripeto che non sono un negazionista.

Al massimo potrei definirmi un revisionista anche perchè i numeri dello sterminio degli ebrei sono stati gonfiati per renderli arma al servizio del sionismo.

Presento questo articolo perchè mi è sembrato piuttosto ben argomentato.