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venerdì 12 ottobre 2007

Due facce della stessa medaglia



Himmler e Che Guevara. Identici,tragicamente speculari. Dilungarsi sul primo è inutile,tutti sanno e riconoscono lo sterminio degli ebrei nei ben noti campi di concentramento tedeschi.
Molte meno persone sanno dell'esistenza di campi di concentramento a Cuba,fortemente voluti dal Che,e ancor meno sono le persone disposte ad ammetterlo.
Nel 1960 il procuratore militare Guevara illustra a Fidel e applica un “Piano generale del carcere”, definendone anche la specializzazione. Tra questi, ci sono quelli dedicati ad attori, ballerini, artisti, anche se hanno partecipato alla rivoluzione. Non sono ritenuti “affidabili”.
Pochi mesi dopo, ai primi di gennaio, si apre a Cuba il primo “Campo di lavoro correzionale”, ossia di lavoro forzato. È sempre il Che che lo dispone preventivamente e lo organizza nella penisola di Guanaha(lo dirigerà personalmente). Poi, ancora quand’era ministro di Castro, approntò e riempì fino all’orlo quattro lager: oltre a Guanaha, dove trovarono la morte migliaia di avversari, quello di Arco Iris, di Nueva Vida e di Capitolo, nella zona di Palos, destinato ai bambini sotto ai dieci anni, figli degli oppositori a loro volta incarcerati e uccisi, per essere “rieducati” al comunismo.

Riportiamo alcune dichiarazioni di "bene informati".
Massimo Caprara,ex segretario particolare di Palmiro Togliatti: “Le accuse nei Tribunali sommari rivolte ai controrivoluzionari vengono accuratamente selezionate e applicate con severità: ai religiosi, fra i quali l’Arcivescovo dell’Avana, perfino ad adolescenti e bambini”.
Un dettagliato regolamento elaborato puntigliosamente dal medico argentino - nota ancora Caprara, sottolineando che Guevara sarebbe legato al giuramento d’Ippocrate - fissa le punizioni corporali per i dissidenti recidivi e “pericolosi” incarcerati: salire le scale delle varie prigioni con scarpe zavorrate di piombo; tagliare l’erba con i denti; essere impiegati nudi nelle “quadrillas” di lavori agricoli; venire immersi nei pozzi neri (di merda, ndr)”.

Fu il Che stesso ad opporsi alle richieste di grazia appoggiate dallo stesso Castro. Fu lui ad eseguire varie esecuzioni.
Amnesty International ha calcolato le sue vittime nella cifra di 110000,e ne lamenta la fervente attività ancora persistente.
C'erano campi anche per "accogliere" omosessuali,che non sembra siano stati grandi amici del Che. La stessa Arcigay,il cui presidente siede al parlamento accanto ai suoi estimatori, ne denuncia l'attività.

L'istituto per la memoria storica cubana contro il totalitarismo fornisce un eloquente filmato di un'ora e mezza a proposito del Che.
Certo meglio un lavoro di storici che una biografia scritta da un giornalista sportivo(alludo al libercolo di gianni minà).
Per ulteriori fonti
http://www.storialibera.it/epoca_contemporanea/comunismo_nel_mondo/comunismo_in_america_latina/articolo.php?id=755&titolo=Che%20Guevara%20sconosciuto

http://www.cubamemorial.net/

http://fainotizia.radioradicale.it/2007/03/28/cuba-non-lasciatela-sola

www.ilcannocchiale.it

http://www.arcigaymilano.org/riviste/articoli.asp?IDTestata=1432&Anno=2003

http://www.lostorico.com

E ovviamente Amnesty International,la stessa Wikipedia,i siti da noi consigliati in home e qualunque altro sito sia anche leggermente scevro dalla propaganda comunista.
Notare che tra le fonti ho inserito l'arcigay e i radicali che non sono proprio dalla mia parte politica.
Se non si può prendere questo come dato oggettvo,spero non si pretenda che si prenda in considerazione al biografia da tuttosport...

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