Ricardo Franco Levi, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha scritto a quattro mani con Prodi il DDL che imbavaglierà internet.
Sottoposto all'attenzione del consiglio dei ministri, nessun ministro si è dissociato.
Il DDL prevede che ogni blogger dovrà perdersi in un oceano di burocrazia, pagare un bollo ed avere un direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti.
Tutto questo anche se il blog non ha fini di lucro.
Inutile dire che la stragrande maggioranza dei blogger non vorrà, nè potrà sottoporsi a questo iter e quindi inevitabilmente chiuderà.
Quei pochissimi che resteranno, appena scriveranno cose che il governo reputerà essere "diffamazione", saranno perseguiti ai sensi degli art 51 e 51bis del codice penale. E quindi galera.
Furbi l'ebreo e il reggiano.
La stampa è serva dei potenti, quindi è un problema relativo. Non verrà sfiorata.
Il vero pericolo è internet con Grillo e tutti gli altri blogger. Le menti libere sono il vero pericolo. Troppi rischi, troppe critiche.
Allora iniziano con le solite tasse che tarperanno le ali a tutti i blogger che spendono il loro tempo libero per curare un sito dal quale non ricavano il becco di un quattrino. Se non dovesse esser sufficiente c'è lo spauracchio della galera: qualche posticino l'indulto l'ha liberato.
Alla faccia della DEMOCRAZIA.
Vi invito ad esprimere la vostra opinione direttamente al levita levi_r@camera.it
sabato 20 ottobre 2007
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