Nelle ultime settimane i lettori di Repubblica si stanno godendo le calunnie anticlericali di Maltese che, nella sua inchiesta, vorrebbe mostrare la Chiesa come una setta massonica parassitante le casse dello Stato.
Nella 5° puntata spara un oceano di boiate che dovrebbero far arrossire lui, i giornalisti, il direttore e i lettori di Repubblica. Qualche esempio: il 2008 definito "150esimo anniversario dell'apparizione di Fatima", l'esistenza di un improbabile papa Giovanni Paolo XXIII, san Giovanni Rotondo messo al confine tra Campania e Calabria e Pompei anche in Calabria, tutte pubblicate su Repubblica 10 Novembre.
Consiglio ai lettori di consultare Avvenire che smonta tutte le calunnie architettate dal questo contrabbandiere di menzogne.
Con l'ausilio dell'Osservatore Romano cerchiamo di chiarire anche noi almeno i punti relativi alla spinosa questione della fantomatica esenzione ICI della Chiesa.
1) È falso che l'esenzione spetti per tutti gli immobili della Chiesa cattolica: essa è limitata a quelli utilizzati per le attività previste dalla legge. In tutti gli altri casi, librerie, ristoranti, hotel, negozi e per le abitazioni concesse in locazione, l'imposta è dovuta
2) La più odiosa delle accuse è quella secondo la quale l'esenzione verrebbe ottenuta inserendo una cappellina in un immobile non esente, così da farlo rientrare nel concetto di immobile destinato ad attività 'non esclusivamente commercialì. È vero il contrario: una cappella all'interno del solito albergo perderebbe l'esenzione di cui, autonomamente considerata, godrebbe. Da ultimo una precisazione circa l'esenzione spettante agli alberghi degli enti ecclesiastici
3) L'affermazione è falsa in quanto l'attività alberghiera non rientra tra quelle esenti. Lo sono invece gli immobili destinati alle attività 'ricettive', quelli cioè ove si svolgono attività di 'ricettività complementare o secondaria' definite da leggi nazionali e regionali e regolate, a livello di autorizzazioni amministrative, da norme che ne limitano l'accesso a determinate categorie di persone e che, spesso, richiedono la discontinuità nell'apertura: per esempio, pensionati per studenti, case di ospitalità per parenti di malati ricoverati in strutture sanitarie distanti dalla propria residenza, case per ferie, colonie e strutture simili
4) Se qualche albergo si comportasse come una casa per ferie non ne conseguirebbe che l'esenzione è ingiusta, ma che è erroneamente applicata. Per questi casi i comuni dispongono dello strumento dell'accertamento, che consente loro di recuperare l'imposta evasa. E prima ancora essi dovrebbero contestare ai gestori l'esercizio di attività alberghiera con un'autorizzazione amministrativa incongrua
E' ovvio che è in atto una campagna di denigrazione e di attacco a 360° verso la Chiesa. Su questa scia, Curzio Maltese -Dan Brown de noantri- vuole la sua parte di notorietà e di tornaconto economico. La cosa grave è come l'Ordine dei Giornalisti non ritenga sia il caso di intervenire contro il contrabbandiere di menzogne, pur sapendo che ogni parola che esce dalla sua penna infanga tutta la professione. Non mette parola neanche il direttore di Repubblica, probabilmente lusingato dalla notorietà che sta arrivando grazie a questa inchiesta, a discapito del diritto del lettore a ricevere notizie che corrispondano al vero. Repubblica puzza di Pravda e aiuta la campagna della dittatura dell'anticlericalismo.
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2 commenti:
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