Era necessario aspettare qualche giorno. Tempo per sbollire la rabbia, tempo per pensare e ragionare, tempo per evitare di dire o scrivere cose di cui avrei potuto pentirmi.
Prendiamo spunto dai manifesti dei militanti di Noua Dreapta per parlare di zingari e rumeni.
La politica radical-comunista ci vorrebbe far credere che siano la stessa cosa costringendoci ad accogliere la peggiore feccia che l'Europa possa vomitarci addosso.
I rumeni sono solo sfortunati: fanno la fame nella loro terra e quindi sono costretti ad abbandonarla. Arrivano in Italia, trovano un lavoro (spesso sottopagato) e si integrano. Vivono col sogno -spesso realizzato- di mettere da parte abbastanza denaro per tornare a vivere nella terra natìa.
Gli zingari sono molto diversi. Tutto deriva dal fatto che i ROM considerano il lavoro un'umiliazione. Senza il lavoro non può esserci integrazione. E loro come vivono se non lavorano? i bambini borseggiano ed accattonano, le donne battono e gli uomini rapinano o compiono le violenze più turpi.
Ma il problema è molto più grave. Il loro egoismo ed il basso valore che danno alla vita umana li rende una razza sanguinaria come la nostra cultura non può concepire. Vendono i loro bambini, ne rapiscono altri, non si fanno scrupolo di drogarli per suscitare la compassione di coloro a cui chiedono l'elemosina. Un tempo un ladro minacciava "o la borsa o la vita". Non è così per gli zingari: loro uccidono per rubare più agevolmente.
C'è voluta una donna rapinata, violentata, torturata ed infine buttata in un dirupo per fare aprire gli occhi a questo governo.
Veltroni, signore indiscusso del PD, adesso li condanna, ma è stato lui a permettere 168 campi nomadi a Roma durante la sua scellerata amministrazione. E campi nomadi significano acqua ed energia elettrica a spese dei contribuenti, insieme ad assistenza sanitaria e tanto altro.
Parassiti mortali, attirati nel nostro Paese da una giustizia inefficiente che tutela gli aguzzini e mortifica le vittime.
E come ciliegina sulla torta, mentre scrivo RAI e Mediaset si stanno giocando a colpi di milioni i diritti televisivi per la presentazione del libro "io ROM" che ha già fruttato 200000 euro allo zingaro stragista suo autore.
Il popolo non riesce più a tollerare queste ingiustizie e l'ira culmina con gli atti che sono avvenuti sulla Casilina. Da condannare sicuramente, ma è così che reagisce il popolo furioso. Lo stato prenda provvedimenti perchè il coperchio traballa ed il calderone potrebbe esplodere.
venerdì 9 novembre 2007
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