Sono combattuto tra riso e rabbia quando mocciosi pseudointellettuali di sinistra innalzano lodi a Che Guevara. Riso quando realizzo la loro insulsa ignoranza che cercano di esorcizzare con una laurea; rabbia quando ricordo le numerosissime vittime del maiale (lungi dall'insultarlo: era soprannominato el Chancho per la sua particolare antipatia verso il sapone; in questo il medico argentino viene emulato da moltissimi frequentatori dei centri sociali). Potrei cominciare stigmatizzando il business miliardario che gira intorno al merchandising dei gadgets del Che, lui che aveva lottanto contro il consumismo. Invece mi preme sottolineare la difficoltà che ho trovato per trovare delle fonti che mostrino la figura del Che senza perdersi in retorica ridicola, assenza di apparato critico, pubblicazioni agiografiche o spudorato leccaculismo.
Mai perdersi d'animo: notizie molto utili ce le procura l'"Instituto de la memoria històrica cubana contra el totalitarismo" il quale ha prodotto un film molto interessante dove mostra la vera faccia di Che Guevara.
Già nei "diari della motocicletta" (quelli veri, non quel film ridicolo prodotto per affascinare i bambocci) il Che scrive "il negro è indolente e sognatore; spende il suo magro stipendio in frivolezze o nel bere". Non è un segreto infatti che il Che fosse razzista nei confronti dei neri. Guevara aveva in antipatia Juan Almeida Bosque, quello che poi sarebbe diventato comandante dell'esercito rivoluzionario, e soleva chiamarlo "el negrito".
Ma il Che non ce l'aveva solo con gli uomini di colore. Se solo quei caproni dei suoi ammiratori avessero letto i "diari della Bolivia" saprebbero che il Che definiva gli abitanti del luogo "animali" e i messicani "banda di indios analfabeti". Non aveva opinioni migliori verso i cubani.
All'assemblea generale dell'ONU, l'11 Dicembre 1964 il Che si presentò in divisa militare agli ambasciatori di tutto il mondo e dichiarò:"Fucilazioni, sì. Abbiamo fucilato, fuciliamo e continueremo a fucilare finchè sarà necessario. La nostra lotta è una lotta a morte". Questo dovrebbe far capire gli stermini che ci sono stati prima e dopo la Rivoluzione del 1959. Ma come aspettarsi altro da uno che soleva firmarsi "Stalin II"? (1)
Comunque molti del "Che" ammirano le virtù eroiche. Bene, vediamo di ridimensionare pure quelle.
Per evitare un rimpatrio forzato in Argentina, il 24 giugno del 1956, con le sue delazioni permette l'arresto di un gruppo di compagni. Le voci di questo tradimento furono poi tacitate con i soliti metodi rivoluzionari: promozioni ai vertici o, in alternativa, carcere o eliminazione fisica. Non vi fate sorprendere dalla violenza della prassi rivoluzionaria, Che Guevara era assetato di sangue. In una lettera alla prima moglie Hilda Gadea il 28 gennaio 1957 scriveva:"vivo nella foresta cubana, vivo assetato di sangue".
E per spegnere questa sete uccideva, anche tra gli stessi rivoluzionari come capitò a Guerra e Pèrez accusati di delazione così come capitò a 2 contadini accusati di collaborazionismo senza uno straccio di prova.
Senza considerare le migliaia di morti tra i presunti collaboratori del regime batistiano o tra gli ex funzionari di stato, condannati a morte dopo processi sommari.
A tanta crudeltà non fanno seguito valore e prodezze militari. Molti, anche tra le sue fila, gli negano la paternità dei sui scritti sulle battaglie. E' opinione comune infatti che era privo di doti belliche. Invece gli si confermano le "doti" di terrorista e pare avesse una predisposizione nella persecuzione dei dissidenti. Ma la cosa più curiosa è che era responsabile della "Commissione Purificatrice" delle carceri e dei campi di concentramento comunisti cubani.
Nonostante questo continua il processo di beatificazione culturale di questo pazzo.
Come sputare sulle tombe delle sue vittime.
(1) Stalin I di vittime ne ha fatte diverse decine di milioni. Lo scrivo anche se non c'entra nulla nell'articolo perchè ho recentemente scoperto che alcuni neodiplomati negano le vittime del comunismo. Sembra assurdo ma è così.
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18 commenti:
Mi sa che non ragioni tanto. Dovresti chiederti: Perché? Come mai? Non sei neanche tanto informato: il Che fu tra i primi a denunciare il sistema sovietico, dall'interno. Per questo, entrò in contrasto con il gruppo dirigente cubano, compreso Castro. Il quale non lo appoggiò più di tanto nella sua velleitaria impresa boliviana. Comunque ha pagato con la vita le sue idee. Ha scelto di vivere insieme ai poveri, rinunciando a onori e glorie (era ministro, poteva anche strafegarsene). Ha sempre rinunciato a tante cose materiali. Ha scelto di rispondere con la lotta e la violenza ad altra violenza. La violenza dello sfruttamento, dell'ingiustizie, della disuguaglianza, ma soprattutto quella che nega anche la sopravvivenza per una medicina negata. Non è assassino Bush che ha negato pochi giorni fa l'assistenza medica ai bambibi? Non era un pacifista, CHE, certo. LA sua soluzione probabilmente era sbagliata. E con ciò? Mai sentito parlare di Spartaco? Vorrei sapere perché Bush non ci va personalmente a combattere in Iraq o ci manda un suo figlio. Ernesto almeno lo ha fatto. Provalo a farlo fare ad un ministro della repubbica italiana...
Mi sfugge l'obiezione. E soprattutto non capisco gli insulti iniziali. Ho scritto cose false?
Con me trovi terreno fertile nelle critiche al governo Bush e alla politica italiana, ma perdonami: che c'entra con il post che ho scritto?
Fammi capire:
stimi un sanguinario stragista perchè le stragi le faceva da se?
Lo ammiri perchè la sua sete di sangue era superiore alla sua avidità?
Apprezzi la sua efficienza come responsabile della "commissione purificatrice" dei campi di concentramento cubani?
Potrei parlarti di Joachim von Ribbentrop. Era ministro degli esteri della Germania nazista. Al momento dell'invasione dei comunisti si arruolò sotto falso nome come soldato semplice della Whermacht per poter personalmente aprire il fuoco contro i bolscevichi. Anche lui fu giustiziato (Norimberga 1946). Ma scommetto che non hai il suo faccione sulla tua maglietta...
Stranito dalla lettura del tuo commento, porgo i miei saluti.
Continui a rispondere come uno che la storia la ignora. Ti sogni di mettere sullo stesso piano i campi di concentramento nazisti con la guerriglia cubana. Quali stragi ha compiuto Che Guevara? Dimmene UNA! Documentata, però.. Ha sempre combattuto lealmente, con un manipolo di uomini contro forze dieci volte preponderanti. La stessa rivoluzione cubana ebbe queste caratteristiche. La vittoria di un popolo male armato contro degli eserciti. CI sei mai stato in Sudamerica? IO SI!!. Lo sai che cosa erano gli squadroni della morte? Lo sai che i capitalisti e i latifondisti, dovunque, hanno degli eserciti privati? Ancora oggi? Lo sai che a Cuba prima della Riv. la terra apparteneva per il 50% a NOVE famiglie cubane e per il restante 50 alle multinazionali americane? Con i contadini in condizioni di schiavitù? Sei a conoscenza delle migliaia di madri argentine e cilene che grazie alla dittature hanno perso i propri figli senza saperne più nulla? Senza neanche una tomba su cui piangerli? Lo sai che il Che è stato il primo "desaparecido"? Che ci sono voluti trent'anni per trovare il suo cadavere e restituirlo ai figli e alla moglie? Lo sai che Pinochet bombardò un Parlamento democraticamente eletto?? Col consenso della CIA? Sistema, questo sì, usato nella storia soltanto da HITLER! Lo sai che negli anni '50, 60 e '70 ERA IMPOSSIBILE mantenere il potere ottenuto con elezioni libere? Che TUTTI i governi eletti democraticamente in America Latina furono rovesciati da colpi di stato militari o paramilitari appoggiati direttamente o indirettamente dagli Stati Uniti? Ad uno di questi governi, in Guatemala, diede il suo appoggio proprio il giovane Che che viveva come un mendicante pur essendo medico? Quella che tu chiami violenza io la chiamo legittima difesa. Certo Gandhi avrebbe fatto di meglio. Ma anche lui è stato ucciso... Quali sarebbero, poi, i campi di concentramento Cubani??? Dove sono?? Documentameli!! Cuba non ERA la stessa cosa dell'Unione Sovietica. Era un paese non allineato che aveva certo un forte appoggio dall'URSS. Ma da qui a parlare di campi di concentramento è veramente ridicolo! Fidel Castro non è Pol Pot, che è stato odiato dal suo popolo e ucciso dal suoi stessi generali, non è la stessa cosa. Quel regime ha tante magagne, compreso il fatto stesso che il comunismo, nel complesso, non è un sistema che funziona, ma da qui a parlare di campi di concentramento ce ne passa...
Caro Francesco, col tuo pedante commento mi mostri che forse hai dato una lettura troppo superficiale al mio post. Se avessi prestato più attenzione avresti notato che ho scritto le fonti. Con una ricerca (impegnativa certo, ma è così che si fa buona informazione) potrai aver riscontro di tutto quello che ho scritto.
Che poi tu indichi come lotta leale il terrorismo... diciamo solo che io la penso diversamente.
Ti consiglio la lettura de "il libro nero del comunismo" edito da Mondadori. Oppure puoi rivolgerti all'Instituto de la memoria històrica cubana contra el totalitarismo. Troverai tutto quello che ti interessa. Anche sui campi di concentramento (dove venivano spediti dissidenti e omosessuali, guarda un pò: proprio come i nazisti). Comunque trovi notizie sui campi di concentramento anche con una breve ricerca sul web. E non ne parla certo la mia fazione politica.
Consigliando una maggiore prudenza nelle affermazioni, porgo i miei saluti.
ARCOR IRIS
CAPITOLO
SANTIAGO DE LAS VEGAS
NUEVA VIDA
GUANANHA
sono campi di concentramento cubani. Il Che inoltre dirigeva il campo di concentramento di La Cabanha.
Vorrei tanto sapere che cosa intendete per campi di concentramento. Per me significa luoghi dove si praticava lo sterminio di massa. Come tali li hanno usati i i nazisti. I comunisti hanno creato i gulag, in Unione Sovietica (Siberia specialmente). Un libro sul comunismo edito da una casa editrice controllata da Berlusconi è una cosa semplicemente ridicola e non lo considero proprio. Ho letto "Arcipelago gulag" di Solgenitgin e quindi non credo di aver nulla da imparare sui crimini del comunismo. MA campi di sterminio a Cuba?? Neanche un rigo di risposta, invece, da parte vostra, sui crimini perpetrati da gente come Pinochet e sui governi eletti democraticamente e rovesciati sistematicamente. Su tutto questo, qualcuno non volle stare a guardare, scegliendo di organizzare una difesa. Poi la guerra porta sempre purtroppo conseguenze di un certo tipo. Certo anche risultati, a volte, positivi, visto che poi Cuba divenne un punto di riferimento, in quell'epoca storica, per tutti i popoli dell'America Latina. Era considerato il paese più democratico e persino quello dove si viveva meglio materialmente, tanto che c'era una forte immigrazione dal resto del Sudamerica. Ruolo che oggi ha perso, anzi ha subito una grossa involuzione. Dovresti comunque rispondere alla domanda iniziale: perché milioni di persone continuano ad ammirare il CHE? Come mai?
La Cabana non era un campo di concentramento, ma una prigione militare.
"Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza al solo Fidel Castro. Nella prima metà del 1959 (fra gennaio e giugno), fu il responsabile, il procuratore generale della fortezza militare di La Habana in cui vennero svolti i processi a carico dei militari del regime accusati di crimini di guerra, mentre rivestiva tale ruolo decise la condanna alla pena capitale tramite fucilazione di circa 55 prigionieri. Secondo Orlando Borrego [1] Guevara fece osservare tutte le regole processuali e fu accusato da alcuni di rallentare i processi per "esigere eccesso di elementi probatori". Secondo Tony Saunois [2] vennero condannati coloro che si erano resi responsabili di torture e assassinii durante la dittatura di Batista."
Nessuno ha intenzione di negare,giustificare o quant'altro le morti causate dalle dittature di destra.
per quanto riguarda gli altri dubbi che hai mosso,credo di averti risposto direttamente in home col nuovo post.
Continuo a dire che confondi cose molto diverse. I prigionieri in questi campi sono stati uccisi con il gas, come gli ebrei? Sono stati gettati in fosse comuni senza che se ne potesse più ricostruire neanche il nome? Quanto tempo hanno trascorso in questi campi? Esisteva un programma di eliminazione fisica sistematica? Io so che a Cuba quasi nessuno ha trascorso più di due anni in campi di prigionia (di prigionia, e non di concentramento). Chiamali comunque come vuoi, ma non certo di STERMINIO: perché è questo che fai: metti sullo stesso piano Himmler (!!), colpevole della tortura sistematica e dello STERMINIO di milioni di ebrei con Che Guevara, colpevole di aver organizzato programmi rieducativi di tipo comunista in campi di prigionia e di lavoro. Ammesso che sia vero, mi pare che il paragone che fai tu sia assolutamente improponibile. Dovresti dire, per poterlo rendere credibile, quante persone sono state messe a morte, gassificate, per quanto tempo sono stati in carcere. Se esisteva un progetto di eliminazione di queste persone. La maggior parte sono state rimesse in libertà. Ciò non toglie che il metodo sia in sé e per sé condannabile. Ma faceva comunque parte della logica della guerra, che non è mai una scampagnata. Gli oppositori di destra sudamericani hanno sempre eliminato fisicamente i loro avversari, facendone scomparire persino i corpi.
Mi dispiace doverti contraddire ancora una volta, ma si trattava esattamente di campi di sterminio. E non è un segreto in quanto le uccisioni e le torture furono candidamente ammesse da Caprara (ex braccio destro di Togliatti), riconosciute da Castro, denunciate da Amnesty International e condannate dall'ONU.
Sono pure pubblici i nomi delle vittime che sono state riconosciute.
L'elenco è sterminato e a carattere talmente piccolo da rendere difficoltosa la lettura.
"programmi rieducativi"??? rimango allibito.
Programma rieducativo l'ho detto in senso negativo e non positivo. Non credo certo che si sia arrivati a sterminare sei milioni di persone, visto che sarebbe più della metà della popolazione attuale di Cuba. Bisognerebbe fornire una cifra reale e valutare in che contesto sarebbero state prese certe decisioni. Se ci sono stati dei processi, con quali accuse. C'erano tanti soldati ufficiali e sottuficiali che facevano parte degli eserciti privati e che non avevano mostrato certo pietà o tenerezza quando era stato il loro turno. Il paragone con Himmler comunque è ridicolo. I nazisti hanno pianificato e persino teorizzato lo sterminio.
La cifra è di 110000,ad ascoltare Amnesty International e l'ONU. Di questi,per ammissione di Castro che li tiene attualmente in funzione,20000 erano dissidenti politici.
Il discorso dei 6 milioni resta ridicolo,ovviamente.
Forse lo sterminio nazista sarebbe stato meno grave se di vittime ne avesse fatte "solo" 2 milioni o "solo" 500000?
Ovviamente no.
La teoria e la pianificazione sono parte integrante di ogni sterminio,non sono certo esclusivi degli ebrei.
Sono anche cose secondarie,contando che la cosa che li equipara e ci indigna è IL RISULTATO e le torture e umiliazioni compiute.
Torno da una discussione in un forum in cui si dava ragione al Che per via del fatto che,alla fin fine,se qualche prete è finito sotto la mannaia non fa nulla.
Voglio sperare che tu non voglia scendere al livello di questi tuoi "compagni di ideali".
Vediamo di non lodare i sanguinari e rivederci in personaggi puri.
Certo non sarebbe mai partita da questo sito una campagna contro Peppino Impastato(non certo della mia parte politica).
Ma contro il Che e i suoi campi me lo si conceda
Ciao Domenico, ciao Gianluca,
non sono daccordo su diverse delle cose che sono scritte nell'articolo.
Al di la' delle differenti interpretazioni/visioni, volevo solo commentare su alcune frasi citate.
Lo spagnolo argentino e' abbastanza diverso nella "estensione" semantica di alcune parole comparato con lo spagnolo iberico.
Generalmente l'argentino parla molto direttamente, con un linguaggio spesso rude, tutto meno che politically correct - ma scherzoso allo stesso tempo.
Preporre le parole negro, flaco (magro), gordo (grasso), tano (napoletano), turco ai nomi propri e' per esempio di uso comune.
Similarmente e' molto comune usare insulti in modo scherzoso. Un esempio tipico e' il modo argentino di chiamare gli altri "puto" (omosessuale) o "boludo" (coglione) ad ogni possibile occasione. Sono "argentinismi" che non si riscontrano nello spagnolo della penisola iberica.
Grazie per il commento, Andres.
Molto interessante quello che hai scritto, ma ciò comunque non ammorbidisce la posizione di Che Guevara.
A lui non rimprovero certo il linguaggio scurrile o politicamente scorretto, ma la sua inestinguibile sete di sangue.
Complimenti per il dibattito,molto interessante sia da una parte che dall'altra. Riflettevo sugli studenti che menzionavi nell'articolo e penso che sanno tutto del CHE ma alla fine se non fosse per wikipedia non saprebbero niente di Garibaldi, forse perché non fa figo conoscerlo
... purtroppo la politica è come il calcio, la religione ... è una fede. E quando c'è la fede di mezzo la ragione si eclissa.
Garibaldi di peggio del Che, era un ladro di cavalli e commise molte atrocità, come da lui stesso ammesso.
Sarà stato pure una belva assetata di sangue che combatteva per una politica sbagliata, però sulle razze aveva ragione da vendere! E se la maggioranza di quelli che ha ucciso erano negher o meticci non verso troppe lacrime, dato che simili elementi non erano meglio di lui!
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