Si è appena svolto il gay pride di Roma. Grillini l'ha definita una manifestazione seria e non folkloristica. Serietà di cui allego foto.
Nessuna novità da segnalare, ormai è sempre la stessa buffonata. Il gay pride è una manifestazione in cui si esigono diritti che non spettano e si condisce tutto con insulti alla chiesa cattolica, pagliacciate e spettacoli definibili francamente osceni.
Ministri sì, ministri no.
Certo che è quantomeno singolare vedere una "maggioranza" che manifesta contro se stessa. Ma ormai questo governo c'ha abituato a tutto. A proposito, il coro più cantato alla manifestazione era "Prodi, Prodi dove sei? Roma oggi è tutta gay".
Posso smentire: in questo momento mi trovo a Roma e sono ancora attratto dalle donne.
E' partita la solita girandola cazzateggiante di numeri: cinquantamila, centomila, cinquecentomila, anche un milione! O hanno trovato il modo di riprodursi con le loro colonscopie naturali oppure, cosa molto più probabile ed evidente all'umana vista, erano in numero palesemente inferiore.
Volevano la stessa visibilità del family day.
E' difficile commentare questo perchè non so come scrivere la grassa risata che ci siamo fatti quando l'ho sentito. Ma trovo inutile annoiare il lettore con ciò che ho scritto già 100 volte.
Dopo la manifestazione (come è usanza di tutti i gay pride) c'è la festa. Così mentre scrivo, una villa di Roma è stata trasformata in Sodoma by night. Ecco perchè durante la sfilata del gay pride era visibile il carro allegorico dei gay "superdotati" (xgayman). Maurizio Costanzo potrebbe ben definirlo consigli per gli acquisti.
...e domani è un altro giorno.
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3 commenti:
Accolgo con piacere il vostro commento, tantopiù che le mie origini sono calabresi, e non le rinnego. L'Unico che nella storia è riuscito quasi a debellare la mafia è stato Lui, il caro Ben, tanto odiato e tanto amato... Grazie per il commento ed a presto...
Ave
Si fa tanto appello al rispetto dei prelati e della Chiesa e poi si incita all'odio e alla offese verso i gay (anche con questi post dai titoli cosi espliciti...).
Non mi sembra coerente ne per voi, che pretendete di non essere offesi in questa sede da chicchessia (pena censure etc etc), ne per chi vuole adesso pretendere (come vuole l'Avvenire) un comportamento moderato dalla gente che c'era ieri in piazza a Roma, visto che cronologicamente nasce prima l'intolleranza di buona parte della società e soprattutto della Chiesa verso queste persone e non viceversa.
Lo scontro lo ha voluto la Chiesa per poter dire: tra noi e loro chi ha una morale migliore?
Questa è superbia e nient più, peraltro non suffragata da un reale codice morale indefesso da parte della Chiesa, visti i recenti scandali sulla pedofilia...
E' invece semplice intolleranza quella che è trapelata da una campagna mediatica assillante fatta soprattutto per ossesionare quei comuni cittadini (come me) per i quali non fa alcuna differenza se gli omosessuali o le coppie di fatto abbiano o meno riconosciuti i loro sacrosanti diritti, visto che lavorano e sgobbano come qualsiasi cittadino italiano.
Ma che vorrebbe vedere che la faccenda si risolvi presto come accade ormai democraticamente e inevitabilmente in tutti i paesi europei (cattolici e laici come il nostro) per potere passare avanti e trattare altri importanti problemi del paese (che mi sembra si stia dirigendo verso un precipizio)
No! Ciò non può essere!
Bisogna stare a sentire questa banale guerra dei numeri tra due piazze (Family Day e Gay Pride) che non rappresentano entrambe affatto il paese.
Numeri che sono per entrambe le piazze falsi o veri, visto che sono diffusi dagli stessi giornali e da tutti allo stesso modo.
Ma anche se fossero veri per alcuni e per l'altra parte no, ciò non cambia un fatto di cui già vi avevo accennato al tempo del Family Day, e che prontamente voi avevate sminuito controbbattendo sempre con quei famosi numeri (veri o falsi) della piazza.
E che voglio qui ripetervi proprio dopo il gay pride:
La politica non si fa con le piazze e i plebisciti.
E' proprio questo il segno di una politica che ha problemi a decidere sulle questioni che non riguardino strettamente i propri privlegi, che non usa più il Parlamento, che cavalca le emotività della gente, ma che ha contro proprio quella stessa gente insoddisfatta senza rendersene conto.
Forse stare a parlare dei diritti dei gay e di chi invece si oppone a tali diritti, distoglie meglio lo sguardo di tutti dall'incredibile marciume che sta venendo fuori dalla politica di oggi...
Emiliano
Emiliano, ormai con te abbiamo il piacere di dibattere da tempo. Dovresti saperlo che non censuro nulla. Ho solo cancellato i messaggi di un idiota che scriveva apposta per impedire la lettura agli altri. Erano più di una decina di messaggi con scritto solo "zac zac".
Se posso essere sincero non ho neppure particolare interesse a cancellare i messaggi: la mia è controinformazione. Prendo i commenti come richieste di chiarimenti. Non mi spaventano le repliche perchè in linea di massima credo di essere molto preparato su ogni argomento che tratto (se no non lo tratto).
Poi io non incito all'odio. Ho solo scritto la cronaca dei fatti accaduti. Del festino sodomitico sono venuto a conoscenza da una uoma vestita di piume.
Sulla moralità. Emiliano sono cattolico. In quanto tale considero la morale cattolica perfettissima in quanto procede da Dio stesso. Il fatto che nella chiesa ci siano preti pedofili non ferma la mia condanna nei loro confronti e nello stesso tempo non intacca la mia morale cattolica.
Sui diritti. Si parlò tempo fa del contratto d'affitto, della visita in ospedale... ebbene che gli siano concessi, ma con leggi ad hoc e non con forme scimmiottanti il matrimonio. Sarebbe da ingenui non credere che i DiCo sarebbero il primo passo verso il finocchimonio e l'adozione dei figli (ne hanno pure parlato ieri gli invertiti). Questo non può essere concesso. Non glielo consente proprio il diritto naturale.
Comunque in linea di massima sono d'accordo con te: per ogni questione morale si alza un polverone atto a nascondere la più desolante classe politica degli ultimi decenni.
Della destra e della sinistra senza troppe differenze.
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