Prima di addentrarci nei problemi di bioetica è bene fare un articolo di premessa. Allora cominciamo a parlare della dignità dell'embrione umano.
L'uomo compie degli atti peculiari: atti di ragionamento, atti d'amore, atti liberi, atti che esprimono qualità estetico-artistiche, atti religiosi, atti che manifestano l'essere spirituale. E' questo quello che ci differenzia dagli animali. L'animale non è persona in quanto riesce a cogliere nelle cose solo utile/dannoso, piacere/dolore. Le altre non le percepisce.
L'uomo è persona perchè vuole addentrarsi nella verità delle cose, percepisce il bene e il male, il bello e il brutto, il giusto e l'ingiusto.
Gli stupidi radicali, nel portare avanti le loro sulfuree battaglie confondono il concetto di persona con quello di personalità.
Definizione di persona: SOSTANZA INDIVIDUALE DI NATURA RAZIONALE.
Definizione di personalità: progressiva acquisizione sul piano operativo di qualia proprie della persona, ma che non necessariamente l'accompagnano fin dall'inizio della sua esistenza.
Un essere di NATURA razionale è un essere capace potenzialmente di compiere atti razionali, NON uno che li compie attualmente.
L'uomo quindi è PERSONA anche quando non compie operazioni razionali in quanto possiede una natura che lo abilita a tali attività.
Pensiamo a chi ATTUALMENTE non compie operazioni razionali: gli embrioni, i malati terminali, ma anche i bambini, i pazienti sotto anestesia, i folli, i dormienti.
Allora vediamo perchè non si devono uccidere i dormienti (è una cosa che conviene anche a me visto che sono uso dormire almeno 6-7 ore al giorno): la persona NON è identica alle proprie azioni, ma esiste prima del compimento, le accompagna mentre si svolgono e perdura quando queste sono ultimate! quindi TUTTI gli uomini sono PERSONA, dall'embrione al vecchio morente.
Vediamo cosa ne pensano gli intellettualoidi della sinistra, ecco cosa dice Giovanni Sartori: innanzitutto questo IDIOTA (sì ho scritto idiota) fa una distinzione tra VITA e VITA UMANA. Il cretino dice che l'uomo è caratterizzato da autoconsapevolezza, quindi si parla di vita umana quando si ha "consapevolezza di se". L'embrione quindi, secondo l'imbecille, è vita, ma non vita umana. Conclude il suo articolo su un famoso giornale nazionale scrivendo: io uccido esattamente quello che uccido: abortendo uccido un embrione, non un uomo. Se mangio caviale non mangio 100 storioni.
Sartori lo smonterebbe un bambino: (1) quando questo intellettualoide dorme non ha autoconsapevolezza e quindi neanche lui, secondo la sua teoria, non sarebbe vita umana quando dorme (2) i pazzi non hanno autoconsapevolezza, li uccidiamo, caro Sartori? (3) l'embrione ha NATURA UMANA, è uomo in atto! Potrei continuare ma non sprecherò un altro secondo del mio tempo parlando di Sartori.
Più interessante la teoria di Emanuele Severino, lui parla del paradosso di Aristotele: ciò che è in potenza è in potenza anche agli opposti. Se un muro è bianco, è bianco in atto, in potenza è blu e non-blu (cioè se lo dipingo di blu diventa blu se no resta bianco).
E allora ecco cosa dice Severino:
L’embrione è in potenza un esser-già-uomo. Ma proprio perché “in potenza uomo”, l’embrione è in potenza anche un non-uomo. Pertanto è in potenza anche un esser-già-non-uomo.
Nell’embrione questi due opposti sono necessariamente uniti.
L’embrione è in potenza un esser-già-uomo. Ma proprio perché “in potenza uomo”, l’embrione è in potenza anche un non-uomo. Pertanto è in potenza anche un esser-già-non-uomo.
Nell’embrione questi due opposti sono necessariamente uniti.
Premesso il fatto che Severino è uno dei migliori filosofi italiani, è un dato di fatto che, se si fa smontare da uno studentello di medicina, stavolta ha pestato una fece;
L'embrione è UOMO IN ATTO, UOMO ADULTO in potenza.
Correggendo quindi la teoria di Severino:
L’embrione è in potenza un esser-già-uomo (adulto). Ma proprio perché “in potenza uomo (adulto)”, l’embrione è in potenza anche un non-uomo (adulto). Pertanto è in potenza anche un esser-già-non-uomo (adulto).
Nell’embrione questi due opposti sono necessariamente uniti.
Nell’embrione questi due opposti sono necessariamente uniti.
In parole povere un embrione può diventare un adulto di 90 anni e può non sopravvivere fino a 90 anni. Come me. Come Severino. Come tutti.
La conclusione è che l'embrione è vita umana, è persona e uomo in atto. Con buona pace di intellettualoidi, filosofi, radicali e ignoranti della stessa schiatta.
3 commenti:
Mi sa che avete fatto un pò di confusione riguardo alla logica di Emanuale Severino.
Vi rimando ad un articolo tratto a sua volta dal Corriere della Sera, che spiega meglio ciò che il filosofo vuole dire:
http://www.ferrucciosangiacomo.it/
public/pages/leggi.asp?art=69
In particolare riporto ciò che contraddice quanto da voi detto:
"proprio perché è «in potenza» uomo, l’embrione è in potenza anche non-uomo. Pertanto è in potenza anche un esser-già-non-uomo .È già uomo e, anche, è già non uomo.
Proprio per questo, l’embrione non è un esser uomo . Infatti - anche per coloro che pensano alla luce dell’idea di «potenza» - l’uomo autentico è uomo, e non è insieme non-uomo. "
Quindi ciò che in potenza vale per gli opposti, non definisce in atto la natura dell'oggetto, che avrà quindi una caratteristica doppia del tipo VERITA'\NON-VERITA', e per di più IN POTENZA, quindi ancora DA DIVENIRE anche se filosoficamente E' GIA'.
Quindi:
poichè l'omicidio è l'uccisione di un uomo in ATTO e non di uno in POTENZA (che essendo tale inoltre è anche un non-uomo), l'aborto non può essere per legge un omicidio, casomai è concesso filosoficamente che sia un "omicidio\non-omicidio in potenza".
Ma la legge si deve occupare di ciò che è in atto non di ciò che è in potenza (ancora da divenire).
Se si occuppasse di ciò che è in potenza voi potreste essere puniti ad esempio per detenzione di cannabis, perchè essendo voi degli individui giovani, siete "in potenza dei detentori\non-detentori di cannabis", anche se non lo siete (spero per voi) in atto.
COSA DICE INVECE LA CHIESA: l'uomo in atto, si ha non solo nella forma di embrione (che già contraddice Severini), ma risiede addirittura anche nella forma (in potenza) dei gameti singoli (spermatozoo e ovulo), da qui derivano le assurde fandonie su preservativi e forme contraccetive PREVENTIVE (cioè non successivi).
In ogni caso trasformare una qualsiasi asserzione in potenza in qualcosa che è in atto, è qualcosa di assiomatico, assolutistico, postulante, aprioristico.
E siamo sempre lì: l'onere della prova spetta a chi emette l'asserzione.
Purtroppo però il clero da tempo, spara una asserzione assiomatica, senza aver preventivamente fatto il lavorio mentale di provarla, e avvalendosi della propria autorevolezza e carisma sui milioni di persone (e sfruttando l'impreparazione o l'indottrinamento delle masse a tali argomenti), scarica sulla comunità scientifica e sulle società la fatica mentale di provare che sia falsa, quando spetterebbe a loro di provare invece che sia vera la loro asserzione.
E' come se dicessi a un'amico:
"per me è verità assoluta che gli asini volano. Sta a te quindi dimostrare che tale asserzione sia falsa, e non a me dimostrare con le prove che sia vera"..."Perchè?"...
"Perchè lo dico io che sono più autorevole di te..."
Scusate ho dimenticato la firma
Emiliano
Sarai tu ad aver fatto confusione con delle mediocri deduzioni non suffragate nè da conoscenze teologica nè da conoscenze scientifiche, ma mostrate con una singolare arroganza.
Per la Chiesa (e per la scienza) spermatozoo e ovulo NON sono vita. La Chiesa infatti è contraria al preservativo NON perchè crede che lo spermatozoo sia vita umana, ma perche il rapporto sessuale non sarebbe aperto alla vita.
Che sia chiaro.
Chi usa il preservativo, per la Chiesa cattolica, commette un peccato mortale che viene perdonato al momento della confessione. Per i non cattolici invece non ha commesso nulla di male. Giusto così.
Per quanto riguarda l'aborto siamo su tutt'altro piano!
La Chiesa scomunica coloro che commettono l'aborto. L'aborto è un OMICIDIO in ATTO in quanto quello a morire è un UOMO IN ATTO.
Non ti stordirò con paroloni scientifici, comunque OGNI LIBRO CHE SI RISPETTI di Embriologia indica la nascita della vita umana al momento del concepimento.
Non si può negarlo. Che tu lo voglia oppure no. Se è dunque vita umana quella che subisce l'aborto, si sta dunque parlando di OMICIDIO.
Spero di essere stato chiaro.
In ogni caso, prima di accusare la Chiesa di qualcosa (ormai sembra diventata una moda) sarebbe bene informarsi un minimo.
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